Quello che non ti ho detto

Di Giada Cugini

Lui mi sorprendeva sempre. Era bravo a mettere da parte l'orgoglio, a dirmi "fa lo stesso" quando lo stesso non faceva. Era bravo a ricordarsi le cose, non i compleanni perché quelli li sbagliava tutti. Sapeva far ridere la gente, farla stare bene. Sapeva cucinare, a differenza mia. Era bravo a guidare, a prendere decisioni e a dare consigli anche se quelli che davano a lui, non li seguiva mai. Ogni giorno diventava una persona migliore, anche se in passato ne aveva combinate tante. Riusciva ad andare avanti, lasciando indietro ciò che doveva restare là. Mi ha sempre stupito il modo in cui riusciva a controllarsi. Se diceva "no" era no, "basta" era basta. Non come me che cambiavo idea ogni secondo.

Lui era lui, e nessuno ci assomigliava.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint Self-Publishing
• Data di uscita: 16 set 2015
• ISBN: 9788893064835

Anteprima del libro

indietro.

1 Gennaio 2012

Casa

Non smisi di amarlo nemmeno dopo quella giornata.

Continuavo a vedere la sua immagine allontanarsi senza voltarsi per controllare se ero ancora lì. Che alla fine faceva senza controllare, perché lì io ci sarei rimasta.

Era quello che odiavo, che ogni giorno mi maledivo: Avrei potuto urlargli in faccia che lo odiavo, ma sarei rimasta a vedere la sua risposta. Lo avrei potuto mandare a fanculo mille volte ma gli avrei sempre fatto gli auguri di buon compleanno. Gli avrei potuto sbattere la porta in faccia e mi sarei preoccupata se avesse avuto freddo.

Come si fa a lasciare indietro qualcuno che continui a portare avanti?

1 Gennaio 2012

Sera

La notte non passò mai, nemmeno se mi misi di impegno. Continuavo a fissare il soffitto con la sua idea in testa. Non parlavo di lui a nessuno, o se lo facevo, non dicevo mai tutto. Sebbene provassi in tutti i modi a nascondermi, i miei occhi parlavano sempre più di me. Bastava il suo nome per far sì che brillassero, che il cuore accelerasse come una macchina da corsa al suono del via.

Ogni sera mi promettevo che il giorno dopo sarebbe stato diverso, che il suo pensiero non mi avrebbe più tormentato e che la sua vita non avrebbe più avuto niente a che fare con la mia.

E tutte le volte mi alzavo rendendomi conto che non era possibile.

3 Gennaio 2012

Scuola

Ho la strana abitudine di ferire le persone a cui tengo e la meravigliosa capacità di farlo meglio di chiunque