Non spegnermi

Di Matteo Carecci

Credo che un giorno sarai capace di ripercorrere ogni tua linea immaginaria che il destino ha lasciato appesa e scritta sulla pagina di qualsiasi libro che ancora non hai letto. Oggi però, è un altro giorno, oggi nessuno ti aspetta e tu non puoi rimanere fermo. Oggi ti alzi, raccogli i cocci da terra, cerchi la voglia nelle tasche e riparti da zero. Sarà difficile, ma se sei qui sicuramente te lo devi. Questo è un viaggio, l'unico viaggio in cui sei a conoscenza del tuo punto di partenza e non quello d'arrivo. Perché? Perché ogni luogo che incontrerai, ogni parola che leggerai, ogni situazione che affronterai ti insegnerà qualcosa di diverso, ti aprirà la mente in base a ciò che più ti sta a cuore e ti indirizzerà verso quella meta che più ti somiglia o che sembrerai meritare.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 30 dic 2019
• ISBN: 9788831644525

Anteprima del libro

SPEGNERMI

Matteo Carecci

NON

SPEGNERMI

Titolo | Non spegnermi

Autore | Matteo Carecci

ISBN | 978-88-31644-52-5

Prima edizione digitale: 2019

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T’era caduto un fiore dai capelli,

lo raccolsi io.

A mia madre e mio padre.

Stando qui vivrete per sempre.

INTRO.

Questo è l’inizio di un lungo viaggio. Una volta arrivato su quest’uscio vuol dire che sei davvero pronto e volenteroso a voler cambiare qualcosa nella tua vita. Niente di specifico, nulla di particolare. Perché odiare qualcosa di se stessi è il primo passo verso la morte. Bisogna accettarsi, capirsi, bastarsi. Successivamente imparare a conviverci e magari dopo cercare di apportare delle modifiche su ciò che proprio ci fa del male. Questi che ho descritto sembrano dei semplici passi che vengono adoperati in un rapporto di coppia. Strano a dirsi, ma prima di poter fare tutto ciò con qualcun altro, dovete essere sicuri di averlo fatto con voi stessi. Questo è l’unico viaggio in cui il biglietto non costa nulla. In questo mondo non esistono i soldi, la felicità è altro. Questo è l’unico viaggio in cui sei a conoscenza del tuo punto di partenza e non quello d’arrivo. Perché? Perché ogni luogo che incontrerai, ogni parola che leggerai, ogni situazione che affronterai ti insegnerà qualcosa di diverso, ti aprirà la mente in base a ciò che più ti sta a cuore e ti indirizzerà verso quella meta che più ti assomiglia o che sembrerai meritare. Sarò franco con te. Non sarà un viaggio facile. Certo, questo vagone sembra confortevole. Ma da qui, una volta partiti incontrerai tutte le paure di questo mondo, tutte le cose da cui sei fuggito perché non hai mai avuto il coraggio di affrontarle, ma anche tutti quei posti in cui hai desiderato andare e mai nessuno ti ha voluto portare. In questo viaggio conoscerai il vero amore, la vera essenza delle stelle e l’infinita profondità del mare. La vera luminosità della luna e il grigiore del sole. Di persone con te ce ne saranno abbastanza, ma non potrai vederle e nemmeno ascoltarle. Ti basterà sapere che non sei solo, perché in fondo è questo quello che ci basta sapere quando la notte non riusciamo a dormire. Non esser soli. Questo viaggio, vedrai, in fin dei conti ti porterà proprio dove volevi arrivare. Serve coraggio, certo. Serve calma, soprattutto. Serve la continua voglia di lottare. Ma ne varrà la pena, una bella mattina di gennaio svegliarsi e trovare una margherita in un campo di rose; e notare, che quella margherita sei proprio tu, diversa, cresciuta, più bella.

Questo libro sarà una raccolta di frasi, una raccolta di poesie e una raccolta di brani scritte per voi, scritte per me, uno sfogo comune, per sentirci capiti, per perderci un po’ di più nella speranza e per sognare.

Null’altro.

In queste pagine troverete fondamentalmente otto temi. Volevo dividere il libro in sezioni, ogni tema con le sue pagine e una volta fatto l’ho trovato troppo statico, troppo monotono, troppo uniforme, non libero. E questo non mi rappresenta. Per cui, ho preso una scelta migliore. Ora vi spiego quali saranno i temi, i loro come e i loro perché. Poi ogni volta che leggerete un brano o un componimento, starà a voi indirizzarlo al giusto contesto. Sarà facile. Buona lettura.

1) L’amore.

Ho sempre immaginato l’amore come una persona bipolare, per lo più mestruata e di ciò ad oggi ne sono fermamente convinto. Non ho conosciuto l’amore in tutti i suoi aspetti e credo che difficilmente qualcuno sia riuscito a farlo, però credo di averlo vissuto, averlo letto, visto, immaginato e averlo sognato quel tanto che basta per scriverci su. L’amore, come la droga, è una delle piccole cose, che poi di piccolo non ha proprio nulla, in grado di cambiare le persone. L’amore, come la droga, è una delle piccole cose che ti entra dentro e non esce più, qualcosa dalla quale difficilmente una volta provata riusciremmo a farne a meno. L’amore, come la droga, è una delle piccole cose che se mal usata, mal capita, mal adoperata porta dolore, tanto dolore. E il dolore, anch’esso porta cambiamento.

Dicevo che l’amore per me somiglia ad una persona mestruata e bipolare e che voi siate d’accordo con me o meno questa è una delle etichette che mai andrà via dalla mia testa. Ed io odio le etichette, magari sarà l’età, magari è ancora presto, ma io non ho mai visto nulla aver la capacità di cambiare volto e colore in un piccolo istante come l’amore, non ho mai visto nulla rimbalzare dall’inferno al paradiso in un secondo. Dante, spostati. L’amore è in grado di proiettare nella nostra testa, nel nostro cuore ma soprattutto nel nostro stomaco film che riescono a cambiare genere da un secondo all’altro avendo non solo un finale inaspettato, ma tutta la trama, capace di cambiare come cambia il vento, capace di stupire chiunque partecipi a questo gioco e chi invece funge solo da spettatore.

Esiste una categoria di persone che non mi va molto a genio e purtroppo di questa categoria faccio parte anch’io. Le persone innamorate dell’amore. Quelle che non fanno altro che sedersi ed aspettare che qualcuno venga e le abbracci da dietro per poi portarle via, quelle che iniziano a cercare in ogni persona qualcosa che possa farle innamorare, quelle che dietro ogni sguardo e dietro ogni gentilezza vedono ovunque l’ombra dell’amore. E queste persone, povere persone sono quelle che si illudono di più. E non importa che ne siano a conoscenza, non importa che sanno di sbagliare. Quella è la loro dipendenza, quella è la loro speranza, quello è il treno che aspettano. E si sa, che quando aspetti una cosa con tutto te stesso, questa non arriva mai.

2) La pioggia.

Quando piove mi sento a casa. E’ un pensiero banale, non per me, per me è pura verità. La pioggia mi rappresenta, la pioggia fa parte di me e la sento scorrere ovunque. Ecco perché l’attendo spesso con ansia, ecco perché vorrei non mi lasciasse mai. Mi accompagna sempre quando nessun’altro mi tende la mano, mi ha capito quasi sempre, più del mare, più del sole.

I giorni grigi mi hanno caratterizzato più di quelli soleggiati, e negli stessi ho saputo crescere meglio, negli stessi son riuscito a riconoscermi e migliorarmi, capirmi e sfogarmi. La pioggia è stata fra le piccole cose che ha accompagnato le mie notti insonni, quella che ha riempito fogli bianchi quando non avevo idee, ciò che mi faceva paura da piccolo e poi mia nonna ha tramutato in passione, ciò che mi ha sempre contraddistinto da chi ama il caldo sulla pelle, l’emozioni scontate e il sembrare sempre perfetto. No, sono più debole io, sono più grigio. Sono una nuvola, sono leggero, anche se dentro porto un gran casino, anche se dentro porto l’impensabile. E cambio colore, cambio forma, cambio tutto come meglio posso, come meglio credo, come meglio vuole il mio umore. Sono una nuvola, perché non mi piace fermami, non mi piace compiere sempre gli stessi giri, perché amo la libertà. Nonostante il vento cerchi di spingermi dove lui crede che sia giusto, io mi oppongo, io sono più deciso.

La pioggia mi bagna i pensieri, trascina con se tutto quello che non sono capace di sopportare. E’ il mio aiuto. La pioggia è una prova di forza, un atto di coraggio per le persone. Adoro le stesse che mentre fuori c’è il diluvio vanno a fare il bagno, quelle che si baciano sotto ad un temporale, quelle che piangono insieme al cielo, quelle che contano le gocce sul finestrino di un bus, quelle che della pioggia hanno fatto la loro casa.

3) Mancanze.

Qui non c’è una grande introduzione, qui troverete tutto fra le righe. Io e le mie mancanze, voi e le vostre mancanze, noi e le illusioni che tutto un giorno possa ritornare ad abbracciarci, tutto quello che vorremo con noi e per noi.

Tu che mi hai parlato di promesse che non hai saputo mantenere, io che ti ho parlato di me mentre non capivo che tu sapevi mentire meglio di me, con gli occhi e le mani,