Il cuore non ha le rughe
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Anteprima del libro
Il cuore non ha le rughe - Ferri Spandri
ancora.
Capitolo 1
1977-1979
Aveva parecchi amici, una casa in centro e soli ventidue anni, frequentava l'università, voleva laurearsi alla facoltà di scienze naturali, Carlotta chiamata da tutti Lotti, era soprattutto una persona libera, senza costrizioni mentali, né convenzioni o tabù, anticonformista e uno spirito ribelle che la poneva spesso in contrasto con i genitori che volevano, a suo parere, limitarne l' indipendenza.
Del resto, lei a volte provava a seguire i canoni che le venivano imposti, ma era un imperativo più forte della sua volontà: doveva ribellarsi.
Le imponevano di rientrare a mezzanotte?! Lei rincasava alle tre del mattino perché a mezzanotte cominciava a divertirsi.
Volevano imporle un buon partito con cui uscire?! Sicuramente non era un ragazzo che le piaceva.
Volevano proibirle le vacanze da sola?! Lei partiva di nascosto in autostop e se ne stava in giro quindici giorni!!!
Senza dubbio non era una ragazza facile da gestire specie per due genitori borghesi che in società avevano una reputazione da salvaguardare, ma la personalità di Lotti così spumeggiante e viva le aveva procurato molte amicizie, soprattutto maschili.
Si era innamorata follemente di un ragazzo che però non piaceva ai suoi, e allora quante bugie per riuscire a vederlo!
Marco era davvero un bel ragazzo, aveva proprio perso la testa per lei tanto da lasciare la sua famiglia in Liguria per trasferirsi in Lombardia vicino a lei.
Ti amo e non ti lascerò mai
le diceva mentre facevano l'amore nella piccola camera d'albergo.
Ti amo anch'io! Sei il primo uomo davvero importante, ti prego Marco stringimi ancora forte
gli rispondeva e gli si aggrappava come se fosse stata l'ultima volta insieme.
Avevano fatto l'amore quante volte ormai? eppure per loro ogni volta era una nuova scoperta, un nuovo modo di amarsi e ritrovarsi.
Marco le aveva dato dolcezza, comprensione e le aveva fatto capire che l'amore è anche altruismo, generosità, rispetto, amicizia e fiducia e sincerità.
Invece con i ragazzi che aveva avuto prima l'amore era più che altro sesso e del resto :
bisogna divertirsi finché si è giovani e finché si può
pensava quando avrò quaranta anni chi avrà più voglia di uscire a ballare o starsene in giro?
Era uscita con il bel giocatore di calcio che l'aveva portata in un noiosissimo ristorante in
, era uscita con il figlio dell'industriale che voleva sposarla ma poi l'aveva solo scopata, era uscita con il ragazzo più bello della compagnia per fare ingelosire quella ragazza odiosa.
Adesso aveva Marco, si amavano e solo quello contava.
Ma poi un giorno Marco dovette partire, andare lontano in caserma e il tempo non passava mai...
Il tempo logora, il tempo allontana, il tempo medica, il tempo divide, il tempo cancella i ricordi, le promesse, le parole.
Marco dov'eri quando le mie sicurezze cominciavano a vacillare, dov'eri quando un altro ragazzo mi guardava con interesse, dov'eri quando un altro ragazzo mi invitava ad uscire?
Lotti cercava di resistere, ma era così giovane e spensierata, e poi in fondo che male c'era, mica ci andava aletto, usciva solamente a mangiare una pizza!
E intanto Ramon cominciava ad interessarla, la riempiva di lusinghe, la faceva sentire importante, anche se non era certo l'unica donna con cui usciva.
E così aveva messo fine a una storia d'amore bellissima per cominciare una nuova avventura.
Aveva buttato il certo per seguire l' incerto, aveva lasciato la sicurezza per seguire l' insicurezza, l' amore per inseguire che cosa?... che cosa avrebbe potuto darle uno come lui, pieno di donne, di sesso, di malaffari, di giri poco chiari?
Si sentiva superiore ed era certa che non si sarebbe lasciata coinvolgere più di tanto anche perché aveva sempre avuto ascendente e potere sugli uomini.
Voleva veder sino a che punto sarebbe arrivata, sino a che punto Ramon l'avrebbe interessata davvero e non si rendeva conto di essersi buttata in un gioco molto pericoloso.
Anzi, era stata quasi contenta quando Marco e Ramon erano arrivati alle mani per lei, e quando Marco se ne era andato mortificato, aveva provato un senso di liberazione e di trionfo perché lei ora era la donna
di Ramon.
Non era ancora andata a letto con lui, faceva la preziosa e cercava di sfuggirgli, ma sapeva che avrebbe detto no ancora per poco.
La loro prima volta era stata uno schifo, lui non era nemmeno riuscito a farlo, lei era rigida e imbarazzata perché si sentiva sotto esame.
Eppure, si desideravano, ma qualche volta l'ansia e l'irruenza giocano brutti scherzi!
Il loro era uno strano rapporto: lui che si faceva un sacco di donne e non riusciva con lei, lei che sentiva viva la sofferenza, la gelosia eppure aspettava quel ragazzo così diverso dal suo giro di amici, così all' apparenza gagliardo eppure così solo.
Li univa uno spirito comune di ribellione, la stessa voglia di divertirsi e la stessa determinazione alla conquista uno dell'altro.
Non sapeva lei poverina, quale prezzo avrebbe poi dovuto pagare per quel grande amore, quali sofferenze, umiliazioni avrebbe subito: eppure c'erano già i segnali che avrebbero dovuto farle capire di scappare fin che era in tempo.
Ma a vent'anni si nega anche l'evidenza, si crede nella forza dell'amore e le prime sofferenze rendono più vivo un rapporto.
E poi del resto Lotti non amava le cose facili, più una conquista si presentava difficile e più era stimolata a dare il meglio per arrivarci a ogni costo.
Finalmente ci era riuscita, finalmente era penetrata nella dura corazza di Ramon, finalmente era lei la sua donna più importante: stupido orgoglio accecato dall'amore!
Avevano fatto l'amore nell'auto di lui e dopo due mesi di tentativi si erano ritrovati con una passione incontenibile e dirompente: lui così giovane, ma già così esperto aveva saputo darle un tale piacere che lei era come inebetita e scioccata!
Ma era così che si faceva l'amore? Era pronta ad imparare tutto quello che le veniva insegnato e a dare tutto quello che le veniva richiesto.
Il loro amore si stava trasformando in un amore di letto
, in un legame sessuale così forte da essere più forte dello stesso amore.
Del resto, Lotti e Ramon non avevano remore o tabù: