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Appunti di Macrobiotica
Appunti di Macrobiotica
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E-book238 pagine2 ore

Appunti di Macrobiotica

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Info su questo ebook

La mutevolezza della natura, e quindi di ogni singola entità, crea una sorta di relazione diacritica nella quale si evidenzia la certezza del mutamento essenziale per garantire la continuità del tutto. Ogni cosa o fenomeno presenta il suo opposto, non per esaurirsi in se stesso ma per affermare il continuo evolversi delle cose. È il principio dello yin e dello yang, due energie opposte, indispensabili, complementari e imprescindibili per l’esistenza e per il susseguirsi di qualsiasi cosa. Allo stesso modo l’applicazione del principio nell’alimentazione porta all’assimilazione dei principi yin e yang, volta a migliorare il benessere psicofisico al fine di mantenere l’equilibrio tra le emozioni che regola tale funzione. Il nostro Autore Gianni Massetani con Appunti di Macrobiotica Correlazione tra Cibo, Emozioni e Malattia descrive le relazioni che intercorrono tra gli individui e gli alimenti, i quali non solo devono avere una componente nutritiva ma anche una energetica. La linea di demarcazione tra i due principi è inesistente perché lo stesso alimento può essere allo stesso tempo sia yin che yang in base all’aspetto che assume. Gianni Massetani con estrema chiarezza mostra i principi della Macrobiotica, la quale predilige i cibi naturali, promuovendo così un vero e proprio stile di vita che si pone in conflitto col consumismo odierno e con i ritmi frenetici della modernità.

Gianni Massetani nasce a Greve in Chianti nel 1958 dove tuttora vive ed opera. In gioventù ha coltivato la passione per gli sport di squadra e individuali. Conseguito il diploma di geometra ne ha fatta la professione per dieci anni fintanto che la sua vita subisce una svolta che lo porta a perseguire la strada della Medicina naturale che lo farà diplomare erborista nel 1992 presso la facoltà di Farmacia di Urbino. Nel paese natale ne intraprende la professione e negli anni a seguire studia prima la Macrobiotica con il maestro Ferro Ledvinka e poi la Cosmopratica della dottoressa Elaine Williams. Dal 2016 è affiancato nella sua professione dalle figlie e questo gli permette di gestire parallelamente l`azienda vinicola di famiglia.
LinguaItaliano
Data di uscita31 ago 2021
ISBN9791220116053
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    Anteprima del libro

    Appunti di Macrobiotica - Gianni Massetani

    cover.jpg

    © 2021 Europa Edizioni s.r.l. | Roma

    www.europaedizioni.it - info@europaedizioni.it

    ISBN 979-12-201-1214-7

    I edizione agosto 2021

    Appunti di Macrobiotica

    Correlazione tra Cibo, Emozioni e Malattia

    PREFAZIONE

    Gianni è un erborista, o meglio è un alchimista dei tempi moderni che riesce a mettere tutto il suo sapere in segrete formule liquoristiche. Non è un tecnico asettico ma un uomo ricco di quella saggezza che non si apprende dai manuali; saggezza che riesce a trasferire appieno in miscele botaniche che hanno il gusto di un tempo lontano.

    Quando Lo incontrai per la prima volta Egli disse alcune parole che mi colpirono e che ancora ricordo: Spagiria, Alchimia, composizione con la Regola del Nove, riferimenti alle Fasi Lunari ed altre ancora. Gianni citò teorie che non potevano passare inosservate e compresi che dietro alla persona pratica e che organizza tutti i giorni il suo lavoro esiste un uomo di pensiero con una grande filosofia di vita.

    Quello che il lettore si avvia a leggere non è un testo di medicina o un elenco di rimedi per malattie di ogni tipo, ma una raccolta di utili spunti per intraprendere uno stile di vita più sano ed uno stimolo a migliorare la relazione sia interpersonale che con il proprio IO.

    Una coinvolgente guida filosofica dove scopriamo come la nostra vita d’occidente può trovare energia dall’antica cultura d’oriente.

    Dr. Lorenzo Dòmini

    Premessa

    Lo scorrere del tempo intreccia le nostre vite portandoci a vivere esperienze, che ci arricchiscono oltre che ad accomunarci. Nel 1992 agli esordi della mia professione di erborista, in una serie di conferenze sulla Macrobiotica, organizzate dalla probios di Firenze, azienda leader nel mondo della alimentazione naturale e biologica, ho avuto modo di conoscere Ferruccio Ledvinka, (Ancona 03/05/1942-Livorno 25/07/2000) che ne curò e ne relazionò la numerosa serie di incontri. Si faceva chiamare "Ferro", in maniera più yang, come diceva lui. Ledvinka è stato il pioniere, divulgatore e fautore della Macrobiotica in Italia, in qualità di allievo di Michio Kushi, con il quale aveva studiato in Giappone e in America. Più volte ho avuto modo negli anni a seguire, dopo queste occasioni, di incontrarlo a Firenze nel suo studio in Porta Rossa per consulti al riguardo, fintanto che ha considerato questa disciplina orientale un capitolo chiuso della sua vita, in quanto divenuto in lui più preminente l’aspetto spirituale e che l’avrebbe portato anche a pubblicare alcuni libri su questo argomento. Oggi, a distanza di anni, ho pensato di riordinare ed elaborare quanto appreso all’epoca e nel mio piccolo, consigliato ad amici e clienti che in tutti questi anni hanno frequentato la mia erboristeria. Ne è scaturita questa pubblicazione che certamente non vanta la pretesa di essere annoverata fra i dotti testi, ma semplicemente di essere di aiuto a qualcuno che ha voglia di comprendere che il proprio equilibrio psico-fisico può essere raggiunto o mantenuto anche percorrendo strade a volte sconosciute e dal momento che la conoscenza disintossica, dedico questo mio lavoro a tutti coloro che avranno le capacità per farlo.

    Capitolo 1

    antagonisti ma complementari

    1.1 Il segreto del funzionamento della natura

    dagli atomi all’essere umano

    Le leggi che reggono questo mondo relativo, con tutti i suoi fenomeni, sono molto semplici:

    sono le leggi dell’alternanza dello yin e dello yang.

    Lo yin rappresenta la forza centrifuga, ossia una forza che si espande.

    Lo yang rappresenta la forza centripeta, ossia una forza che si contrae.

    L’ideogramma cinese della forza yin, letteralmente significa:

    "Quella parte della collina che è in ombra".

    È rappresentato dalla parte scura.

    L’ideogramma della forza yang, letteralmente significa:

    "Quella parte della collina che è in luce".

    È rappresentato a sua volta dalla parte chiara.

    Ogni parte presenta un pallino rotondo, che simboleggia l’embrione del principio opposto; per esempio la parte chiara (quella yang) presenta un cerchietto scuro, l’embrione yin di cui è portatrice e viceversa.

    Quando il cinese vede questo ideogramma, automaticamente sa che quello che adesso è in ombra, in un arco di tempo più o meno lungo sarà in luce e quello che è in luce, nello stesso arco di tempo, sarà in ombra.

    Quindi yin e yang sono mutevoli e cambiano continuamente.

    Quello che ora è yin, diverrà yang dopo e quello che ora è yang, diverrà yin.

    Tale concetto per noi occidentali, in genere viene applicato con modalità diversa, in quanto tendiamo ad attribuire a queste due forze un valore assoluto, etichettando tali fenomeni come yin o yang in maniera definitiva.

    Gli orientali giustamente non dicono yin o yang, ma dicono yin sei, yang sei.

    Il sei in questo caso, significa stato, condizione, quindi si parla di un momentaneo modo di essere yin o yang e questo significa che se un fenomeno ora è yin, fra un giorno oppure un anno potrà essere yang.

    Lo yin e lo yang sono quindi i due aspetti antagonisti e complementari della legge che regola il mondo relativo, che a sua volta deriva dal mondo dell’assoluto.

    1.2 Il mondo relativo assoluto

    Questa filosofia che è uguale in tutte le civiltà di questa terra, dice che all’origine della vita e di tutto il mondo che si manifesta, c’è un Principio Unico che alcuni chiamano Infinito o Assoluto, altri Dio, altri Allah o in altra maniera.

    I fenomeni del mondo relativo, intesi come le persone, gli animali, l’aria, la luce e quant’altro, sono tutti differenziazioni dell’Assoluto, ovvero hanno tutti una radice in comune, anche se apparentemente sembrano in contrasto.

    In virtù di questo non esiste pertanto un fenomeno che sia incomprensibile né tanto meno modificabile.

    La difficoltà dei fenomeni, non risiede nel fenomeno stesso, bensì nella capacità di riuscire a capirlo e di abbracciarlo; quindi tutto risiede nella mia capacità di diventare un tutt’uno con l’Assoluto, riuscendo così a capire la mia origine.

    Se guardiamo i fenomeni dal punto di vista dell’Assoluto, ci accorgiamo che in realtà non c’è nessun conflitto tra questi, in quanto, esiste sempre un momento di crescita e di decadenza in qualsiasi manifestazione, in qualsiasi individuo e in qualsiasi civiltà.

    Di fronte alla forza di un batterio, di una civiltà o di quant’altro, bisogna solo aspettare il suo tempo, perché quel batterio o quella civiltà, abbia la sua decadenza.

    Bisogna ovviamente riuscire a capire quale possa essere la sua decadenza e come si possa manifestare.

    Trattandosi di una civiltà possiamo cercare di salvarla o di addolcirne la sua fine, oppure di accelerarla se necessario.

    Trattandosi invece di una malattia, bisogna capirne il decorso e il grado di evoluzione, in modo da far sì che la malattia invece di durare un mese o una settimana, duri un tempo inferiore.

    1.3 Tutto cambia – Antagonisti ma complementari

    Esiste una legge di evoluzione e trasformazione che in ogni fenomeno va considerata come una sua propria peculiarità.

    Questa trasformazione avviene attraverso l’apparente contrasto di quello che chiamiamo antagonisti ma complementari.

    Per fare un esempio pratico, prendiamo in esame il gonfiore alle caviglie.

    È di norma che qui i liquidi siano trattenuti dal sale.

    Acqua = elemento yin, che gonfia e dilata.

    Sale = elemento yang che contrae.

    Il sale (ossia il sodio) è idrofilo, ossia trattiene l’acqua, quindi più sale mangio, più il gonfiore alle caviglie aumenta.

    Tengo a precisare che non è tanto il sale, quanto il sodio in generale e pertanto anche se non aggiungo sale alle pietanze e mangio insipido, ma faccio sovente uso di carne, di pane o altri alimenti, il gonfiore rimane, poiché, sia la carne, il grano ecc… contengono una quantità di sodio notevole.

    Questi due elementi, l’acqua e il sale, anche se apparentemente in contrasto (in quanto l’acqua gonfia la struttura proteica e il sale invece favorisce il disseccamento di essa), pur avendo funzioni opposte, all’atto pratico esercitano la stessa funzione.

    Il sale non manda via l’acqua, bensì la trattiene nei punti in cui si verificano i maggiori ristagni di salinità. La dimostrazione pratica è che le carni per essere conservate nel tempo, tipo il prosciutto, non vengono messe in acqua salata, ma vengono cosparse di sale, che entra nella carne solo verso la fine del processo di lavorazione, attratto dall’umido che ancora è presente nelle fibre più interne.

    Inizialmente il sale esterno che ricopre il nostro prosciutto è così tanto che è lui a tirare fuori l’acqua che si trova all’interno della carne.

    Questo esempio di complementarietà e antagonismo, fra il sale e l’acqua, indica che questi due elementi sono sempre insieme e quando è maggiore il sale l’acqua si concentra in alcune zone e quando è maggiore l’acqua, questa scioglie il sale e lo trascina con sé.

    In apparenza quindi sono antagonisti, ossia opposti, ma in realtà funzionano insieme.

    Sono come la luce e il buio per i nostri occhi che percepiscono meglio la profondità in presenza di contrasto luminoso.

    Con il sole di mezzogiorno è difficile apprezzare la distanza, ma se è presente un’ombra, questa ci permette di isolare lo sfondo, dandoci il contrasto per valutare la distanza.

    Pertanto, anche se apparentemente lo yin e lo yang sono in contrasto, in realtà contribuiscono a completare il fenomeno.

    Un esempio pratico è dato dal té Mu con 16 erbe e dal té Mu con 9 erbe.

    In essi il ginseng è presente con lo stesso quantitativo, ma quello che cambia nel primo è che c’è maggiore presenza di erbe yin che permettono una maggiore assimilazione del ginseng stimolandone così in maniera più forte, il suo effetto.

    Nel rapporto tra donna e uomo ad esempio, uno stimola l’altro ma non nella maniera, nel modo di essere e di pensare suo proprio, bensì nel modo opposto.

    Questo il più delle volte risulta causa di contrasti, ma è grazie a questi che riusciamo a completarci reciprocamente, in quanto la completezza contiene entrambi.

    Il fatto di non voler più sapere di queste difficoltà, di questi conflitti, sta ad indicare che la nostra salute fisica e psichica sta cedendo, che siamo vicini ad un esaurimento, che siamo prossimi ad ammalarci o stiamo per perdere qualcosa.

    Il conflitto pertanto è uno stimolo e non uno strumento di ostacolo e questo vale anche e soprattutto in caso di uno squilibrio.

    Purtroppo l’atteggiamento comune di fronte ad una febbre o ad una tosse è quello di volerle eliminare. Assumendo tale atteggiamento usiamo lo stesso tipo di mentalità diffusa dalla medicina ufficiale, facendo immediato ricorso al kuzu, al kuzu con umeboshi, alla bevanda di ravanello e quant’altro di simile. L’organismo, però, sta usando questa febbre per eliminare un’infezione, una contaminazione batterica o una qualsiasi altra intromissione di patogeni e noi impediamo questa reazione, scaricando ad esempio la forza yang che crea la febbre, senza permetterle di svolgere una parte della sua funzione di difesa. Infatti dopo un po’ di tempo, questa febbre compare di nuovo. Bisognerebbe pertanto non abusare dei rimedi, ma imparare a dare fiducia al nostro organismo e alla sua capacità di auto-guarigione.

    La medicina ufficiale può affermare di aver controllato la febbre, le infezioni e di aver quindi sbaragliato le malattie infettive, ma non può dire di aver prodotto individui più forti e la riprova è data dal fatto che se questi individui senza malattia infettiva, vanno in un ambiente batteriologicamente più vivace del loro (per esempio ai tropici), essi tendono ad ammalarsi. Questo dimostra da parte loro una debolezza organica, poiché hanno perduto la loro capacità di adattamento e interazione con un ambiente differente.

    Gli antagonisti, ossia questi batteri trovati in un ambiente momentaneamente diverso, non sono negativi di per sé, ma ci attaccano perché trovano in noi un idoneo terreno per il loro attecchimento e pertanto la colpa della malattia è nostra e il responsabile è la qualità biologica, caduta a livelli molto bassi. Questi antagonisti e complementari hanno anche quello che i cinesi chiamano un davanti e un rovescio.

    Ad esempio:

    Una persona estroversa che apparentemente è sicura, brillante e allegra, interiormente è spesso una persona molto insicura e sola, e talmente sfiduciata che non sempre trova la forza per scegliersi un compagno o una compagna stabile o perlomeno non ci riesce per paura.

    Questo quadro mostra quindi l’opposto di quello che appare. Altre persone apparentemente più timide hanno invece una solidità emotiva notevole e quindi riescono ad avere rapporti solidi e duraturi con le persone con cui interagiscono.

    È stato notato che persone con una vita sociale molto intensa, fatta di viaggi, affari e responsabilità, hanno una vitalità di spermatozoi a livelli molto bassi; mentre il classico individuo casa e lavoro è molto più fecondo, ha meno stress o perlomeno stress meno forti che non vanno ad interagire sulla sfera emozionale, affettiva e ormonale.

    Un esempio eclatante di questo davanti e rovescio è dato dalla civiltà americana che mostra di essere apparentemente forte, ricca, con tanta tecnologia e voglia di prevaricare, ma con al suo interno una struttura sociale dilaniata da odi profondi e grossi squilibri.

    Al suo contrario, pensiamo al popolo Curdo che viene tartassato da generazioni ed è stato diviso, deportato, fucilato ma, nonostante tutto, resistono poverissimi, ma fieri e attaccatissimi alla loro realtà.

    Quando anche essi diverranno uno Stato, daranno inizio alla loro decadenza.

    Questa è una legge naturale, scritta nella matrice di qualsiasi fenomeno; qualunque cosa già all’inizio, ha segnato nella

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