Le interviste alla storia
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Info su questo ebook
Quattro chiacchiere con la guest star Giuseppe Garibaldi al Resort “Anita” di Caprera. Una cioccolata calda con il regista Cavour Benso in un bar a piazza Castello a Torino. Una discussione un po’ animata con sua maestà Vittorio Emanuele II nella tenuta di Venaria.
Francesco II pretende ( a suo diritto ) di avere una statua nella nicchia di Palazzo reale a Piazza del Plebiscito.
Interviene come una furia Garibaldi adducendo di essere l’eroe dei due mondi e di aver dato tanto all’Italia unita. Grida: Io che mi sono fatto un mazzo così, neanche una statua ho.E che diamine!
Vittorio Emanuele II non ci sta ad essere spostato da lì. E poi ci sono i difensori: la regina Maria Sofia in Borbone per il marito Francesco, Mazzini per Garibaldi, Cavour per Vittorio Emanuele . C’è Liboro Romano, ministro di Francesco II L’unico che ha conosciuti tutti e tre . Interviene il figlio di Vittorio, Umberto I , quello che ha fatto mettere le statue lì. Naturalmente con chi tiferà è facile indovinare.
C’è anche la regina Giovanna I d’Angiò.
Come andrà a finire?
Raffaele Crispino
Raffaele Crispino was born in Frattaminore , lives in Formia ( a beautiful seaside town surrounded by mountains ) . He began writing a twenty years ago. He began with a story : The unemployed doc . For this story has won the 1st prize of the Italian Literary Club for fiction . His books range from humor to yellow up to thrillers and horror . Amateur painter , paints , mostly nudes and flowers. He loves to fish though never fails to fill the network. He worked for the railway company Trenitalia. Now retired just in time. The sun is there, the sea also and now there is also the health. Viva la vida.He published :1 " The unemployed doc ( or the art of doing nothing )A semi-serious discourse on unemployment..2 " A pizza with the Queen " ( A chat with Anita Resort Garibaldi in Caprera . A hot chocolate with Cavour to Piazza Castello in Turin . Humorous )3 " The elevator . Boston- ( a thriller you do not expect . After reading this book you will have a fear of taking any lift. )4 “Before the day starts”Crispino Raffaele è nato a Frattaminore,vive a Formia (una bella città di mare circondata dalle montagne). Ha cominciato a scrivere un venti anni fa. Iniziò con un racconto: Il disoccupato doc. Per questo racconto ha vinto il 1° premio del Club Letterario Italiano per la narrativa. I suoi libri spaziano dal umorismo al giallo fino ai thriller e horror . Pittore per passione, dipinge, per lo più nudi e fiori. Ama pescare anche se non riesce mai a riempire la rete. Ha lavorato per la compagnia ferroviaria Trenitalia. Ora è andato in pensione appena in tempo. Il sole c’è, il mare pure e per adesso c’è anche la salute. Viva la vida.Ha pubblicato :1 " Il disoccupato doc (ovvero l'arte di non fare niente)Un discorso semiserio sulla disoccupazione..2 “ Una pizza con la regina” (Quattro chiacchiere con Garibaldi nel Resort Anita a Caprera. Una cioccolata calda con Cavour a piazza Castello a Torino. Umoristico)3 " L’ascensore. Boston-( un thriller che non ti aspetti. Dopo aver letto questo libro avrete paura di prendere un qualsiasi ascensore.)4 Prima che comici il giornoCrispino Raffaele è nato a Frattaminore,vive a Frattamaggiore in provincia di Napoli . Vive a Formia. Quindi è italiano. In inglese per attraversare l’oceano. Dipinge, per lo più nudi e fiori. Ama pescare anche se non riesce mai a riempire la rete. Sfortunato? Ha lavorato per la compagnia ferroviaria Trenitalia. Ora è andato in pensione appena in tempo. Il sole c’è, il mare pure e per adesso c’è anche la salute. Viva la vida.Ha pubblicato :1 " Il disoccupato doc (ovvero l'arte di non fare niente)"Un discorso semiserio sulla disoccupazione.Per questo racconto ha vintoIl 1° premio del Club Letterario Italiano per la narrativa.2 “ Un anno,un giorno”( romanzo che analizza gli aspetti contraddittori dell’ambiente cinematografico della Roma degli anni 90.)3 “ Le interviste alla storia” (Quattro chiacchiere con Garibaldi nel Resort Anita a Caprera. Una cioccolata calda con Cavour a piazza Castello a Torino. Umoristico)4 - L’ascensore. Boston- ( un thriller che non ti aspetti. Dopo aver letto questo libro avrete paura di prendere un qualsiasi ascensore.) In attesa di traduzione in inglese5 - Prima che comici il giorno- (Quando l’assassino bussa alla tua porta)6 -Artemio il monaco- thriller una vicenda oscura7 - L'oro di Cleopatra- Un giallo? Un thriller o piuttosto una grande storia d'amore8 - Frequenza di contatto- Thriller
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Anteprima del libro
Le interviste alla storia - Raffaele Crispino
LE INTERVISTE ALLA STORIA
di
Raffaele Crispino
PUBLISHED BY:
Raffaele Crispino on Smashwords
Le interviste alla storia
Copyright © 2013 by Raffaele Crispino
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This book is a work of fiction and any resemblance to persons, living or dead, or places, events or locales is purely coincidental. The characters are productions of the author’s imagination and used fictitiously
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Premessa
In facciata del Palazzo Reale di Napoli a piazza Plebiscito, in corrispondenza degli archi chiusi sono inserite otto statue raffiguranti i fondatori o i più illustri sovrani delle dinastie che regnarono a Napoli.
Da sinistra a destra troviamo: Ruggero il Normanno, Federico II di Svevia, Carlo I d'Angiò, Alfonso I d'Aragona, Carlo V, Carlo III di Borbone, Gioacchino Murat , Vittorio Emanuele
FRANCESCO II
Di
Borbone
Napoli,16 Gennaio 1836 – Arco, 27 dicembre 1894
Ultimo re del Regno delle Due Sicilie
Con passo svelto, facendo attenzione che il vento non mi rovini i capelli lunghi e ben curati, mi avvio a un incontro molto particolare...
Non so per quale diavolo di motivo sono stato scelto.
Io, proprio io.
Con tutti quelli che s’inzuppano di soldi e cene.
Toc, toc.
Busso varie volte
Il vento non mi dà tregua, e sono sempre fuori al portone.
Finalmente qualcuno. La porta si apre.
Compare un uomo, con una barba folta e un viso che non m’ispira per niente fiducia. Mi riconosce e mi fa cenno di entrare.
Lo stesso mi avvisa che il re si trova al primo piano, e m’indica la strada da prendere.
Salgo con fatica le scale di marmo di Carrara. Prendo fiato ed entro in una grande sala.
Il re mi viene incontro con fare gentile e m’invita a sedere su una poltrona molto... regale.
Mi trovo in un palazzo elegante nella casa di Roma di Sua Maestà Francesco II, re di Napoli.
E allora! Come va a Napoli? Chi è che comanda? Un garibaldino o un sabaudo?
, mi chiede il re con il sorriso sulle labbra e quei baffetti che fanno tanta tenerezza.
Avrei voluto dire che da quando ha lasciato Napoli, molte cose sono cambiate . Mi limitai a dire solo che c’era un governo stabile.
Francesco II non replicò. Avrebbe voluto chiedere di Maradona, dei giorni felici dello scudetto, ma non lo fece.
Sorrise.
Aveva uno sguardo dolce e rassegnato. Forse era salito al potere troppo presto o non aveva avuto un ministro con le palle.
Capita.
Il re aspettava ansioso che ponessi delle domande sulla perdita del regno delle due Sicilie, per dire la sua su quello che era successo.
Maestà, cosa pensa di Garibaldi?
Francesco II mi guarda fisso negli occhi, come per dire: e che c’entra Don Peppino in tutta questa faccenda? Poi volge lo sguardo verso la finestra e… dà un occhiata fuori. Piange. E’ commosso ma si riprende subito.
Peppino? Un uomo fortunato. Ha avuto tutto dalla sua parte. Ha vinto una partita impossibile. Sa ,come quelle partite di calcio, dove una squadra super favorita, dopo essersi fatto un mazzo così, con tiri in porta, traverse, parate miracolose del portiere, perde per un tiraccio sporco.
Capisco.
Ah, lei capisce! Sembrava una barzelletta. Garibaldi che sbarca a Marsala e Vittorio Emanuele II che dice di non saperne nulla. Che bel parente! E invece, una battaglia persa là, una battaglia persa qua , e questi mi hanno fregato il regno.
L’ha incontrato qualche volta il generale? E ,se potesse parlargli, cosa direbbe?
"No. Non ho mai incontrato, personalmente, il signor Peppino. ‘O Generale. Lo chiamano pure l’eroe dei due mondi. Quali mondi? Al massimo è stato in Argentina. Ci manca solo che qualcuno dica a voce alta: Giuseppe Garibaldi è qui! Così io mi alzo, appena lo vedo entrare dalla porta, e gli vado incontro. Su via! "
La battuta è troppo forte. Dal riso mi viene da piangere. Prendo il fazzoletto e mi asciugo le lacrime.
Poco dopo, Francesco riprende a parlare.
"Sa, io sono il re. Il re di Napoli,, anche se poi il popolo mi ha regalato quell’appellativo: Franceschiello. No.