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Il Flagello di Roccacinta
Il Flagello di Roccacinta
Il Flagello di Roccacinta
E-book65 pagine50 minuti

Il Flagello di Roccacinta

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Info su questo ebook

Li Prodi Sodali giungono a Roccacinta. piccolo borgo che chiude il passo che conduce alle dolci e boscose valli di ponente. Un grave pericolo però minaccia la tranquilla vita del paese: una misteriosa creatura, ogni notte insidia la principale fonte di sostentamento del piccolo villaggio, mettendone a rischio il futuro.
Ludvaldo de Melogranus, Maestro delle Arti Arcane, il prode guerriero Teofranco Ventriferro e Clorphilius detto Clorofillo delle genti silvane, dovranno quindi scovare e neutralizzare questa misteriosa creatura, per riportare la pace e la tranquillità nelle Lande di Quarto; per la maggior gloria de l'Indomito Imperatore.

Ne li Annali de le Lande di Quarto narriamo di come i Prodi Sodali guadagnarono la fama e la benevolenza dell’Indomito Imperatore. Narrare codeste venture est occasione per diffondere l’antica Arte de l’italico favellare; per ciò decidemmo di vergarle a codesta guisa.
L’ambientazione di codeste storie è aperta: chiunque può por mano alla tastiera e narrare novelle venture de li Prodi Sodali. Se deciderai di contribuire a queste storie non mancare di farcelo sapere: saremo ben lieti di aggiungere il Tuo lavoro a li Annali de le Lande di Quarto.

LinguaItaliano
Data di uscita30 mag 2022
ISBN9781005957605
Il Flagello di Roccacinta
Autore

Giovanni Perini

Da grande farò dei miei hobby un lavoro, e dei miei lavori un hobby.Nel frattempo giustifico la mia esistenza scrivendo di questo e di quello, qui e là.Mi trovate su Reddit: u/SciScribbler

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    Anteprima del libro

    Il Flagello di Roccacinta - Giovanni Perini

    ANNALI DE LE LANDE DI QUARTO

    IL FLAGELLO

    DI ROCCACINTA

    di

    Giovanni Perini

    Smashwords Edition

    v. 1.0.1

    Copyright 2022 Giovanni Perini

    Questo ebook è distribuito gratuitamente, e può essere liberamente ridistribuito gratuitamente, preservando l’attribuzione al suo Autore. Non può essere in nessun caso venduto, né interamente né parzialmente; non può neppure essere venduto, in toto o in parte, come parte di altra opera. Grazie per il rispetto che mostrate nei confronti del duro lavoro degli Autori.

    Copyright 2022 Giovanni Perini

    This ebook is licensed for free distribution, and can be redistributed for free, preserving Author’s attribution. It may never be sold, neither as a whole or a part of it; also, no part of it, and neither the whole, can be sold as part of another work. Thank you for respecting the hard work of Authors.

    PREMESSA

    In queste storie narriamo di come i Prodi Sodali guadagnarono la fama e la benevolenza dell’Indomito Imperatore delle Lande di Quarto.

    Narrare queste avventure è occasione per diffondere l’antica Arte de l’italico favellare; per ciò decidemmo di vergarle a codesta guisa.

    L’ambientazione di codeste storie è aperta: chiunque può por mano alla tastiera ed inventare nuove avventure per i Prodi Sodali. Se deciderai di contribuire a queste storie non mancare di farcelo sapere: saremo ben lieti di aggiungere il Tuo lavoro a li Annali de le Lande di Quarto.

    ANNALI DE LE LANDE DI QUARTO

    Una novella novella

    de li

    PRODI SODALI

    IL FLAGELLO

    DI ROCCACINTA

    così come narrata per mano di Giovanni Perini,

    in le terre che furon de’ Farnese

    ne l’anno MMXXII

    IL FLAGELLO DI ROCCACINTA

    Lo Sole già s’era levato da ore, sed in la valle stretta et sinuosa che li Prodi Sodali habean imboccato lo die appresso, li caldi raggi de lator de luce non sarebber junti anzi de lo meriggio inoltrato. A peggior ventura, le bigie nubi che fin da la mattina habean ingrigito lo levaante, parean essersi fatte più d’appresso, et ancor più bigie, 'sì che ora financo da lo fondo de la stretta valle se ne potean scorgere, a tratti, le pannose sommitadi.

    Li fianchi di codesta valle s’eran fatte mura de bigia roccia, et ora guidavan lo passo de Sodali cun perentoria sicumera, celando al contempo le contrade che pur dobean esserci al di sopra et al di là di esse.

    Lo Prode Teofranco Ventriferro guidava li Sodali cun gran cipiglio, calcando la bigia rena che copriva la via. In lo mezzo de codesta magna incisione de la terra, larga a tratti non più d’un tir di sasso e quasi mai più d’un tir di freccia, v’era uno stentato rio, ch’a volte dispariva di sotto alle rocce, per riaffiorar pochi passi più innanzi.

    Gnoscitor d’Arcane Arti, Ludvaldo de’ Melogranus, seguiva lo sodale suo strascicando li calzari, cogitando et borbottando di certi incanti sui, che combinavan due forze elementali in unica evocatione, et sui quali gli era presa fantasia di perfetionarsi.

    Clorofillo, delle Silvane Genti, seguia entrambi cun passo leggiadro restando un po’ discosto, balzando da uno lapis a l’altro de lo smilzo ruscelletto.

    Lo destriero, Tonante, dal canto suo parea invece anima in pena. Ancor più gobbo de suo costume, facea lo doppio de li passi de’ Sodali, per cacciar li radi ciuffi che crescean talvolta accanto a l’umido torrente, talaltra al piede de grige pareti; et lanciava tali bieche occhiate a lo Silvano ogniqualvolta ei giungeva a li steli anzi d’esso, cogliendo per sé l’erbe le più succulente. Erbe che lo Silvano non manducava, sed preferia farne rotolini che poscia appicciava cun acciarino suo, et da cui traeva candide nuvolette de’ più varie fragranze.

    D’un tratto, lo Prode Ventriferro arrestossi et, puntati li pugni alli fianchi, levò occhi sua d’intorno.

    «Deh! O savio Ludvaldo, invero parmi codesta c’habem scelto, assai inusual histrada. Larga est larga, a tratti financo più che un tir di sasso, et est financo assai piana, che mai erta incontrammo in nostro cammino. Sed lo fondo suo, 'sì ricco de lapis et di sabbiose secche, non parmi assai atto a le rote de li carri. Carri de cui in niun loco scorgo invero orma, né d’equini, né de bovi, et neppure

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