Poesie di inquietudine, fede, e amore

Di Pietro Bonizzi

Bonizzi in questa raccolta dà voce all’inquietudine, quella che scaturisce dalla consapevolezza del nostro essere finiti, nonostante l’intelletto ci regali un anelito di immortalità. Nei suoi versi, però, l’inquietudine e l’incertezza non lasciano spazio allo sgomento, ma vengono acquietati da due potenti antidoti, la fede e l’amore.

Pietro Bonizzi è nato a Garbagnate Milanese, in provincia di Milano. Dopo aver conseguito la laurea specialistica in Ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Milano si è traferito a Nizza, in Francia, dove ha vissuto per quattro anni per conseguire un dottorato di ricerca. Si è poi trasferito a Maastricht, dove vive tuttora con la sua famiglia, e dove lavora come professore associato presso la Maastricht University. Nel 2009 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, dal titolo Anime Sospese.
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Europa Edizioni
• Data di uscita: 11 set 2022
• ISBN: 9791220133524

Anteprima del libro

Introduzione a cura dell’autore

I versi che seguono tentano di dare voce a quella che è una ricerca incessante di un significato nell’incertezza della condizione umana. Una condizione in constante tensione tra la sensazione che dal nulla siamo stati generati, e che al nulla ritorneremo, dissolvendoci in un indistinto essere, in cui verremo privati della nostra unicità, e della consapevolezza di essere esistiti.

E, in questa rivelazione, il tempo, il sentirci vivi istante dopo istante, assume le sembianze di un’illusione che, come un velo, nasconde una certezza difficile da accettare.

Ma è l’amore che sembra offrire un’alternativa, che ci dona una pienezza che va oltre il tempo e ci offre fuggevoli percezioni d’eterno. L’amore si offre come verità, che diventa l’unica efficace arma contro l’angoscia, e ci fa protendere a credere che vi possa essere qualcosa oltre, o prima, del nulla.

E così inquietudine del nulla, fede e amore si rivelano come un indissolubile connubio che si alterna e si fonde nell’animo di ogni uomo, mostrando la via verso una possibile felicità che non sa attendere, che non vive nel futuro, ma nella consapevolezza di ogni istante che ci è donato.

A mia moglie Teena,

per il suo amore.

Introduzione - a cura di Giusy Cavallo

Il grido dell’anima ormai lontano

dissolto