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La Bibbia un libro sacro.: Il significato della scienza di Dio
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La Bibbia un libro sacro.: Il significato della scienza di Dio
E-book59 pagine47 minuti

La Bibbia un libro sacro.: Il significato della scienza di Dio

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Info su questo ebook

La mia ricerca della verità continua. Dio per me esiste nella misura della propria consapevolezza, in quanto una tale via è tutt’altro che facile, poiché la nostra coscienza è continuamente corrotta da un sistema che ci impedisce di trovare la verità, perdendo così ogni speranza e dimenticando i valori della giustizia e della libertà. Tuttavia se la giustizia e la libertà sono comunque figlie della speranza, avere fede, a mio parere, vuol dire essere in possesso del primo requisito necessario per ottenere giustizia e libertà in questo mondo, dove le illusioni, inganni e le menzogne sono all’ordine di tutti i giorni della nostra vita
LinguaItaliano
Data di uscita16 dic 2022
ISBN9791222057866
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    La Bibbia un libro sacro. - Crisafi Angelo

    coverinterna

    ANGELO CRISAFI

    LA BIBBIA UN LIBRO SACRO

    VOLUME 3

    IL SIGNIFICATO DELLA SCIENZA DI DIO

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    Angelo Crisafi

    La bibbia un libro sacro Volume 3

    Il significato della scienza di Dio

    GPM Edizioni

    www.gpmedizioni.it

    COLLANA SPAZIO AUTORI

    TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI

    I riferimenti descritti sono narrati come pensiero personale dell’autore.

    DISPONIBILE ANCHE IN FORMATO CARTACEO

    LA BIBBIA UN LIBRO SACRO VOL 3

    (Il significato della scienza di Dio)

    In questo terzo volume, poiché nel secondo volume è stato necessario vedere l’etimologia del termine acqua e tutti i suoi giochi di parole (nulla è lasciato al caso, ogni cosa descritta nei miei volumi fa parte di un mio piano ben preciso, una mia idea per poter proseguire da volume a volume), così ora, voglio proporre l’etimologia del suo opposto, della parola fuoco.

    Etimologia della parola fuoco.

    Il termine fuoco deriva dal termine latino focus, che indicava in origine il focolare e a mano a mano sostituì, specie nell’ambito popolare, il termine ignis che possedeva il vero significato di fuoco. Secondo le ricostruzioni linguistiche sembra sia collegato al verbo latino foveo e al greco phos, ossia luce.

    Un’altra ricerca riguardante l’etimologia della parola fuoco viene dalla complessità della lingua italiana. L’italiano ama usare parole diverse per esprimere concetti simili e ama farlo prendendo ispirazione dalle varie lingue che l’hanno influenzato nel corso dei secoli.

    Abbiamo già visto con l’analisi del termine acqua, come l’italiano usi rami etimologici diversi per dar nome a qualcosa, passando dal latino, al greco, al longobardo, al sanscrito o al protogermanico.

    La prima origine che viene in mente è proprio quella latina focus. Ciò è corretto ma come la mettiamo con il fatto che i latini usavano anche ignis per riferirsi all’ardente elemento naturale, e che tra l’altro usiamo anche nel nostro parlato quotidiano? Basti pensare a ignifugo, per esempio.

    Facciamo qualche passo indietro e cerchiamo di capire la differenza che ponevano i romani tra focus e ignis.

    Secondo i latini focus deriva dal verbo foveo che significa riscaldare, alimentare, nutrire, tenere caldo ma anche dare calore, amare, confortare ecc. da qui appunto deriva il focolare della casa che prima era posto nella sala o nell’atrio dove c’erano altari di Dei familiari. Il focolare rappresentava il centro della casa, il nodo della famiglia, il fulcro principale, tanto che poi con il tempo finì per indicare la casa o la famiglia stessa; oggi per focolare intendiamo proprio l’accogliente ambiente domestico e la famiglia.

    Chiaramente altre parole italiane derivano da questa origine come focaccia, focaiolo, focale, infocare (o infuocare), fucina, ma anche in inglese abbiamo il focus quando intendiamo il mettere a fuoco: concentrarsi su un punto ben preciso. In spagnolo invece diventa fuego dovuto al fatto che secondo tradizioni linguistiche catalane la o tonica latina diventa in spagnolo il dittongo ue. In francese abbiamo invece feu per fuoco e fayer per focolare, anche se significa pure entrata, ingresso, hall.

    Ritorniamo ora al latino e all’altro termine usato per indicare il fuoco: ignis. Con ignis i romani indicavano il fuoco vero e proprio, inteso come elemento infiammabile che arde, che brucia, che cucina ma anche fiamma, incendio, lampo, fulmine; in versione più poetica si poteva avere anche "meus ignis inteso come mia amata" proprio perché si indicava la fiamma del proprio amore oppure in caso contrario poteva indicare il fuoco come materia d’odio. Abbiamo poi un’altra parola latina che è flamma da cui viene la nostra fiamma. Ad ogni modo tutti e tre i termini potevano essere usati per indicare il sentimento ardente d’amore o d’odio, ma quanto a fucus era usato per indicare di più la casa e il focolare, mentre ignis per indicare l’elemento bruciante vero e proprio.

    Guardiamo ora il ramo greco della parola fuoco e scopriamo come in greco abbiamo altri due modi per indicarlo: uno è pur, puros, e l’altro invece

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