Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

52 e qualcosa di più: un anno da vivere
52 e qualcosa di più: un anno da vivere
52 e qualcosa di più: un anno da vivere
E-book81 pagine45 minuti

52 e qualcosa di più: un anno da vivere

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Molte volte è bello lasciare parlare il nostro mondo interiore, lasciarlo libero ad esprimersi, oltre certi condizionamenti, ascoltandolo con attenzione e gentilezza. Questo libro è l'ascolto rispettoso ed attento del mondo interiore su temi esistenziali della vita. Uno strumento di condivisione, uno stimolo a condividere e ad ascoltare.
LinguaItaliano
Data di uscita30 giu 2023
ISBN9791221483154
52 e qualcosa di più: un anno da vivere

Correlato a 52 e qualcosa di più

Ebook correlati

Automiglioramento per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su 52 e qualcosa di più

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    52 e qualcosa di più - Lucio Francesco Saggioro

    1. La vita è bella: dipende.

    Grazie al film di Roberto Benigni, questa frase si è trasformata quasi in un modo di dire: la vita è bella. Ma ne siamo veramente sicuri?

    Definire la vita è un’impresa titanica. Ci sono persone che vedono la vita sempre con un atteggiamento positivo e persone che vedono la vita esclusivamente con un atteggiamento negativo. Altre che si sforzano all’inverosimile per vedere il bicchiere mezzo pieno e altre ancora che si auto-educano per vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto. Ma come è la vita? La vita semplicemente è: a volte la possiamo definire bella, a volte un inferno. Bella, brutta, interessante, stressante, un dono, un regalo, una opportunità, un’occasione, un’avventura, una tortura … sono tutte categorie interpretative mentali. La vita è quello che ci raccontiamo; è la narrativa di significato che scegliamo di usare.

    Ma la vita, indipendentemente da ogni narrazione ed interpretazione mentale, semplicemente è.

    Ogni persona, poi, nell’illusione di un concetto di libertà (altra categoria di narrazione), sceglie come viverla, ma questo è un altro tema.

    2. Il bicchiere.

    Il maestro chiede all’allievo: Qual è lo scopo di un bicchiere?. L’allievo pensandoci un po’ rispose: Quello di contenere!. Proprio per questo – continuò il maestro – lo scopo di un bicchiere è quello di rimanere vuoto.

    C’è bisogno di svuotare per contenere, ciò che è pieno non può contenere. Un cuore pieno non può accogliere. In una mente intasata non trova spazio la creatività. In un cuore egoista non c’è spazio per la compassione. Usa ciò che ti serve, non farti padrone di nulla.

    Nei momenti di estrema necessità scopri la vera essenzialità. Se non riesci a farlo c’è un qualcosa in eccesso che ti impedisce di vedere, sentire, percepire l’essenza della vita. Togli ciò che è in eccesso, è peso inutile.

    3. Siamo soli.

    Una frase attribuita a Confucio dice che quando hai bisogno di una mano, guarda in fondo al tuo braccio. Una cantante, tempo fa, postava che dopo aver avuto il telefono spento per tre mesi, la sua più grande sorpresa fu di trovare solo quattro messaggi nel riaccenderlo. Affermò che questo fatto le fece capire molte cose sulle relazioni umane. La maggior parte delle nostre relazioni sono per placare delle necessità, più o meno consapevoli. Siamo fondamentalmente soli. Prima ce ne rendiamo conto e meglio è. Prima ce ne rendiamo conto e prima inizia il vero percorso di relazione sana con tutto ciò che esiste. L’essere soli ci manifesta la nostra unicità, nella solitudine si scopre l’unicità che siamo. Ma è anche vero che la paura primordiale di essere abbandonati crea un pregiudizio di rifiuto verso la solitudine, questo è un ostacolo nel cammino di conoscenza e di consapevolezza della propria unicità! Non temere, rubo l’espressione ad un personaggio dai capelli lunghi, la Vita non abbandona mai! Essere soli non significa essere abbandonati. La paura dell’abbandono si produce quando ci distacchiamo da ciò che ci siamo identificati. Liberarsi dalle nostre identificazioni è una grande vittoria sulla schiavitù. Il sentirsi abbandonati, in fin dei conti, è il primo passo verso l’essere accolti dalla vera Vita.

    4. Non resistere.

    Non resistere.

    Porre resistenza, rifiutare, avvelenarsi il fegato, nei confronti del dinamismo della vita è tempo perso, uno spreco di energie vitali totalmente inutile.

    Un fiume sa sempre dove andare.

    Conosce benissimo la sua direzione.

    È consapevole da dove nasce e verso dove andare.

    La Vita è un grande fiume, lasciati trasportare dalla sua forza, fluisci e scorri con e nella sua sapienza.

    Ricorda, il fiume conosce la sua origine e il suo

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1