La vita dopo la morte

Di Charles Webster Leadbeater

L’argomento della vita dopo la morte è di grande interesse, non soltanto perché dobbiamo tutti morire un giorno, ma soprattutto perché non c'è quasi nessuno, eccetto forse i più giovani, che non abbia perso qualcuno di caro a causa della morte. Così, se ci fossero delle informazioni disponibili riguardo la vita dopo la morte, noi saremmo naturalmente molto ansiosi di averle.
Il primo pensiero che sorge nella mente di chi vede un titolo come questo, è se ci sia qualcosa di certo riguardo la vita dopo la morte. Ci sono state dette varie teorie sull'argomento dai vari gruppi religiosi, eppure perfino i più assidui seguaci di queste sette sembrano credere con difficoltà ai loro stessi insegnamenti in merito, perché ancora parlano della morte come “il re del terrore”, e sembrano considerare l'intera questione come circondata da mistero e paura. Abbiamo una cattiva eredità in proposito, abbiamo ricevuto questi funerei orrori dai nostri antenati, cui ormai ci siamo abituati, senza vedere l'assurdità e la mostruosità di tutto ciò.
Questo libro spiega come non vi siano spaventosi e impenetrabili abissi dietro la tomba, piuttosto un mondo di luce e vita, che può esserci totalmente noto nei particolari, come le strade della nostra città. Tutto ciò sembra molto bello e poetico, ma come possiamo essere sicuri che sia proprio così? E' possibile saperlo in molti modi; vi è un’abbondanza di certezze, per chiunque si prenda la briga di metterle insieme.

• Lingua: Italiano
• Editore: Charles Webster Leadbeater
• Data di uscita: 3 lug 2023
• ISBN: 9798215115404

Anteprima del libro

Capitolo I – ESISTONO DELLE CONOSCENZE CERTE?

L’argomento della vita dopo la morte è di grande interesse per tutti noi, non soltanto perché dobbiamo tutti morire un giorno, ma soprattutto perché non c'è quasi nessuno, eccetto forse i più giovani, che non abbia perso (come noi diciamo) qualcuno di caro a causa della morte. Così, se ci fossero delle informazioni disponibili riguardo la vita dopo la morte, noi saremmo naturalmente molto ansiosi di averle. Ma il primo pensiero che sorge nella mente di un uomo che vede un titolo come questo è di solito: Può esserci qualcosa di certo riguardo alla vita dopo la morte? Ci sono state proposte varie teorie sull'argomento dai vari gruppi religiosi, eppure perfino i più assidui seguaci di queste sette sembrano credere con difficoltà ai loro stessi insegnamenti su questa materia, perché ancora parlano della morte come il re del terrore, e sembrano considerare l'intera questione come circondata da mistero e orrore.

Loro possono usare il termine addormentarsi in Gesù, ma usano ancora i vestiti e i paramenti neri, l'orribile fascia da lutto e l'odiosa carta da lettera bordata di nero, ancora circondano la morte con tutti gli ornamenti del dolore, e con tutto ciò che è predisposto per farla sembrare oscura e terribile.

Abbiamo una cattiva eredità in proposito, abbiamo ricevuto questi funerei orrori dai nostri antenati, cui ormai ci siamo abituati, senza vedere l'assurdità e la mostruosità di tutto ciò. Gli antichi erano in quest’aspetto più saggi di noi, perché non associavano questi incubi tenebrosi alla morte del corpo – forse perché in parte avevano un metodo più razionale di trattare il corpo – un metodo che non solo era di gran lunga migliore per i morti e più salutare per i vivi, ma era anche libero dalle macabre suggestioni connesse con il lento decadimento. Sapevano molto di più sulla morte a quel tempo, e poiché sapevano di più, piangevano di meno.

La prima cosa che dobbiamo comprendere sulla morte, è il fatto che sia un avvenimento perfettamente naturale nel corso della nostra vita. Questo dovrebbe essere ovvio per noi, poichè se crediamo in un Dio quale Padre amorevole, dovremmo sapere che un destino come la morte, che tocca tutti ugualmente, non può essere cattivo; e che sia in questa vita che viviamo, o la prossima, dovremmo sentirci sempre al sicuro nelle sue mani. Questa considerazione da sola dovrebbe averci dimostrato che la morte non è qualcosa da temere, ma semplicemente un’evoluzione.

Non dovrebbe essere necessario per la Teosofia intervenire tra le nazioni Cristiane e insegnare che la morte è amica e non una nemica. Ciò non sarebbe necessario, se il mondo cristiano non avesse così dimenticato fino a questo punto le sue migliori tradizioni. È arrivato a considerare la tomba come il posto dal quale nessun viaggiatore ritorna, e il suo passaggio come un salto nel buio, in un vuoto spaventoso e ignoto.

In merito a ciò, come su molti altri argomenti, la Teosofia ha un nuovo messaggio per il mondo occidentale, sostenendo che non vi è alcun spaventoso e impenetrabile abisso dietro la tomba, piuttosto un mondo di luce e vita, che può esserci totalmente noto nel dettaglio, come le strade della nostra città. Ci siamo creati tenebre e orrore, come bambini che si spaventano con storie dell’orrore, ma dobbiamo solo studiare la realtà dei fatti, e tutte queste nubi artificiali spariranno via in una volta. La morte non è l'oscuro re del terrore, non è uno scheletro con la falce, che taglia violentemente i fili della vita, piuttosto è un angelo che porta una chiave dorata, con la quale ci apre la porta verso una vita più elevata e soddisfacente di questa.

E gli uomini naturalmente diranno Ciò è molto bello e poetico, ma come possiamo essere sicuri che sia proprio così? E' possibile saperlo in molti modi; vi è un’abbondanza di certezze, per chiunque si prenda la briga di metterle insieme. Ciò che Shakespeare ha detto è molto importante, se consideriamo che fin dagli albori, e in ogni paese di cui sappiamo qualcosa, i viaggiatori sono sempre tornati dall'oltre tomba e si sono mostrati ai loro simili. Ci sono molte evidenze di queste apparizioni, così come sono state chiamate. Una volta era di moda ridicolizzare tutte queste storie; ora non è più così, da quando uomini di scienza come Sir William Crookes, lo scopritore del tallio metallico e inventore dell'omonimo radiometro, e Sir Oliver Lodge, il grande scienziato, ed eminenti uomini pubblici, come Mr. Balfour, l'ultimo Premier dell'Inghilterra, si sono uniti e hanno attivamente lavorato con una Società istituita per investigare tali fenomeni. Leggete i resoconti dei lavori della Società per le Ricerche Psichiche, e vedrete alcune delle testimonianze che esistono sul ritorno dalla morte. Leggete libri come le Vere Storie di Fantasmi di Mr. Stead, o L'Inconnu di Camille Flammarion, e vi troverete abbondanti resoconti di apparizioni, che hanno mostrato se stesse - non secoli fa in qualche landa sperduta, ma qui e ora tra noi - a persone ancora in vita, che possono essere interrogate e possono testimoniare circa la realtà delle loro esperienze.

Un'altra linea di testimonianze della vita dopo la morte è lo studio del moderno spiritualismo. So che molte