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Come realizzare cose meravigliose … in un mondo di merda!: Metodi pratici per crescere, realizzare, cambiare le cose... ... anche quando tutto il mondo ci rema contro!
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Come realizzare cose meravigliose … in un mondo di merda!: Metodi pratici per crescere, realizzare, cambiare le cose... ... anche quando tutto il mondo ci rema contro!
E-book253 pagine2 ore

Come realizzare cose meravigliose … in un mondo di merda!: Metodi pratici per crescere, realizzare, cambiare le cose... ... anche quando tutto il mondo ci rema contro!

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Info su questo ebook

In questo libro troverai:
  • Introspezione, ottimizzazione energetica, "mandare a fa****o la motivazione" e altre azioni per riscoprire i propri "superpoteri naturali", e metterli al servizio del proprio ideale di "esistenza di qualità".
  • Un vero e proprio "framework di pensiero critico", fatto di principi e "provocazioni", con cui costruire il tuo sistema personale di "regole meravigliose", "ritagliate" sulle tue predisposizioni, sui tuoi valori, sulla tua unicità.
  • Un originale vademecum di tecniche di "anti-produttività", per sfidare attivamente tutto quanto sappiamo in termini di efficienza e gestione delle risorse.
  • "Non siamo macchine": falsi miti sulla resilienza, e come possiamo imparare a resistere "realmente" ai problemi che incontriamo sul nostro cammino.
  • I più potenti fondamenti psicologici e neuroscientifici con cui fare uno straordinario "pieno di energia cerebrale", cominciare a lavorare con gioia ai nostri progetti, evitare di rimanere "bloccati in eterno" dalle nostre paure irrazionali
  • Perché "credere in sé stessi" è una sciocchezza... e come possiamo, invece, coltivare un equilibrato senso di "fede razionale" in noi e nel futuro... anche a partire dalle situazioni più scoraggianti e povere di opportunità!
  • Tante storie reali di atleti, scienziati, campioni, persone comuni che hanno "sfidato il loro mondo di m...", da cui trarre ispirazione e spunti per il proprio cammino personale.
  • Le migliori strategie, scientificamente provate, con cui provare a smetterla di fumare, mangiare troppo, o di fare tutto ciò che ci impedisce di raggiungere un "pieno senso di autodeterminazione".
  • Una ricchissima bibliografia a fine testo, dove potrai verificare le informazioni, approfondirle, e trovare tutti i migliori studi e libri connessi agli argomenti affrontati.
Il nostro estratto preferito
"Un fattore-chiave che viene troppo spesso ignorato quando si parla di crescita, cambiamento e creazione di significato, è nel fatto che prima ancora di pensare di produrre, diviene necessario rimuovere, tagliare, “aprire nuovi spazi”. Se infatti ci si pensa bene il famosissimo “less is more” (di meno è “di più”), reso celebre dall’architetto Ludwig Mies van der Rohe, può apparire come poco più che una frasetta motivazionale dalla facile retorica; eppure rimane, a mio avviso, un vero e proprio “principio d’oro” per la quotidianità. Specialmente in una società come quella contemporanea, dove si tende a premiare l’eccesso, il rumore e il “fare sempre di più”, potrebbe essere necessario più che mai riaffermare il potere strategico, oggettivo, terapeutico del “liberare nuovi spazi”, del potare l’inessenziale, del conservare le energie per impiegarle solo laddove conta veramente."
LinguaItaliano
Data di uscita12 set 2023
ISBN9791222446868
Come realizzare cose meravigliose … in un mondo di merda!: Metodi pratici per crescere, realizzare, cambiare le cose... ... anche quando tutto il mondo ci rema contro!

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    Anteprima del libro

    Come realizzare cose meravigliose … in un mondo di merda! - Danilo Lapegna

    Come realizzare cose meravigliose…

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    Dovete possedere totale risolutezza. Il peggior avversario in cui può capitare di imbattervi è uno il cui proposito è diventato un’ossessione. Ad esempio, se un uomo ha deciso di dovervi staccare il naso con un morso, non importa cosa gli succeda nel corso dello scontro, con ogni probabilità egli ci riuscirà. Potrà anche essere picchiato selvaggiamente, ma ciò non gli impedirà di raggiungere il suo scopo. Questo è il vero combattente.

    (Bruce Lee)

    Se sei qui vuol dire che probabilmente il titolo, almeno in parte, ha attirato la tua attenzione o curiosità. E magari, ipotizzo, che lo abbia fatto proprio quell’espressione colorita sull’essenza del mondo. Che vuol dire che siamo in un mondo di merda? Lo siamo davvero? Rispetto a quale altro mondo o idea dello stesso?

    Immagino che queste domande, se fatte a ognuno di voi, rivelerebbero risposte ogni volta profondamente diverse. Cerchiamo però di farci strada nella nebbia delle mille possibili opinioni sul mondo e chiariamo una cosa:

    Chi ha già letto il mio altro libro Come essere felici in un mondo di merda sa bene infatti che questa espressione… altro non è che una provocazione.

    Viviamo certamente in un’epoca piena di difficoltà, ingiustizie e diseguaglianze, ma non intendo neppure sottolineare quanto la nostra sia comunque una società dotata nel complesso di molto più benessere e coesione rispetto anche a solo 100 anni fa, perché non sarebbe quello il punto; ciò che qui conta, infatti, è che questo libro vuole provare a insegnare un metodo di crescita e realizzazione che sia universale, e in quanto tale funzioni in ogni tipo di epoca, sia essa di crisi, crescita, recessione, paradiso terrestre o post-apocalisse.

    Se è vero d’altronde che la nostra specie è l’unica in grado di fare cose terribilmente idiote, allo stesso tempo sarebbe da folli negare l’altro lato della medaglia, ossia come siamo anche gli unici grado di creare arte, scienza, cultura, progresso tecnologico e di farlo anche nelle epoche più disastrose. Perché la verità oggettiva è che nella nostra spontanea curiosità, nel nostro intimo desiderio di raggiungere nuovi orizzonti, nella nostra capacità di evolverci e apprendere, è scolpita una miracolosa capacità di creare cose nuove e, con esse, modificare profondamente l’ambiente che ci circonda, indipendentemente dall’avversità delle condizioni iniziali.

    Il libro che avete tra le mani pertanto proverà proprio a indagare l’essenza di questa forza umana straordinaria: come possiamo appropriarcene come individui e imbracciarla al suo massimo potenziale? Come possiamo sfruttare al massimo e al meglio quello stesso potere che ci ha portati, nonostante tutto, a conquistare i mari, esplorare nuove terre, comprendere i misteri della genetica e dell’atomo, e finanche a sondare i misteri dello spazio-tempo?

    Non ti nasconderò fin d’ora che nel metodo che troverai illustrato in questo volume non ci saranno segreti o trucchetti di alcun tipo. È tutta una questione di imparare a non incolpare mai il mondo o l’epoca che si sta vivendo e piuttosto responsabilizzarsi, lavorare intelligentemente, e sviluppare tutta la capacità decisionale necessaria per navigare nel caos. Complici gli insegnamenti di maestri e filosofi ben più autorevoli di me, tutta la ricerca scientifica che abbiamo a disposizione sull’argomento, nonché le storie di grandi artisti, intellettuali, atleti e imprenditori che hanno fatto la differenza, in questo prezioso volumetto troverai un insieme di semplici appunti con cui allenare e sviluppare queste doti nella tua quotidianità; con cui modellare giorno dopo giorno il tuo io in grado di fare cose meravigliose anche nel peggiore dei mondi; quell’ io a pieno potenziale che proprio come ogni opera d’arte di michelangiolesca memoria, non fa che attendere, dormiente, di essere scolpito fuori dal marmo. E che potrai usare... per scrivere finalmente il tuo libro? Ottenere finalmente quell’aumento a lavoro? Realizzare una volta e per tutte il sogno di comprare una casa sulla spiaggia?

    Il cassetto con i tuoi sogni è lì, e non posso sapere cosa ci hai riposto. E, ti dirò, non posso prometterti in alcun modo che il percorso sarà semplice, o che ti porterà esattamente dove volevi, ma posso garantirti che ne varrà la pena. Ma soprattutto, ti garantisco che questo manuale proverà a indicarti la strada nel pieno spirito che anima il Kintsugi Project da oltre dieci anni: ovvero, fornendoti solo principi saldamente radicati in ciò che la ricerca scientifica ha rivelato (come evidenziato anche nella ricca bihliografia a fine testo), unito alla nostra instancabile costruzione di una filosofia di crescita sana e compassionevole. Ogni manuale per noi rimane l’occasione per offrire il testo più denso di segnale sull’argomento possibile; un’occasione eccellente per farsi strada nell’infinito rumore che spesso pervade le nostre vite e, ancor più, il mondo del self-help e della crescita personale.

    Prima di concludere, quindi, ti presento le novità: in questa nuovissima edizione, oltre a una sostanziale rinfrescata dei contenuti, ho pensato di aggiungere due sezioni fondamentali alla fine di ogni capitolo:

    Una è Sfidare il mondo di m…, ossia un piccolo racconto, una storia vera che aiuti a dimostrare che tutti i principi illustrati fino a quel momento sono ben più che un insieme di vaghe astrazioni e che, anzi, possono risultare veramente potenti se applicati nel modo giusto.

    La seconda invece è stata aggiunta per metterti un po’ più in crisi, è chiamata La provocazione, e ti lascerà con un piccolo spunto con cui sfidare attivamente la validità dei contenuti letti fino a quel momento. L’intento da parte mia, ovviamente, non è quello di affermare tutto e il contrario di tutto, ma di ravvivare al massimo il tuo intuito e senso critico. Potresti usare quella provocazione, per esempio, per confermare ulteriormente la validità di quanto letto. Potresti usarla per riformulare i principi appena visti sulla base della tua natura, del tuo carattere. Oppure sì, potresti finire anche con lo smontarli completamente, se è lì che le tue conclusioni ti conducono. Nonostante infatti creda fermamente nell’importanza dei concetti illustrati nei vari capitoli, credo molto anche nella straordinaria forza intellettuale del paradosso, dell’apparente contraddizione, della sfida del far convivere due principi apparentemente contrapposti. Un po’ come accade in quei racconti Zen che si concludono all’improvviso con un’affermazione paradossale, credo che questa modalità rappresenti l’equivalente dello scoccare una freccia diretta al nucleo della nostra consapevolezza; un vero e proprio attacco concettuale che all’impatto accenda qualcosa e ci invogli a riflettere in modi inediti.

    Ma ora ti auguro il mio più sincero in bocca al lupo, e ricorda:

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    Noi del Kintsugi Project promuoviamo e incoraggiamo l’amore per la lettura ogni giorno. Fa’ lo stesso scattando una foto a questo libro e taggando il nostro account Instagram, @kintsugiprojectita, con l’hashtag #ioleggo. Ti arriverà un ringraziamento speciale da parte nostra.

    Se invece hai dei feedback per noi, proposte, richieste, suggerimenti, scrivici pure liberamente a info@kintsugiproject.net. Saremo sempre lieti di leggerti.

    Danilo Lapegna

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    Se stai leggendo un libro con questo bollino in prima pagina, stai leggendo una delle nostre prestigiose edizioni GEM. GEM infatti sta per Garanzia, Eccellenza e Metodo, e rappresenta il fulcro imprescindibile dei contenuti e prodotti del Kintsugi Project: Garanzia per il tuo acquisto, sempre protetto dalle nostre politiche di rimborso. Ricerca dell’Eccellenza assoluta nei nostri contenuti. Ma soprattutto, un Metodo di scrittura e ricerca elaborato per sottostare a principi di qualità assoluta. Un processo di creazione fondato su una selezione rigorosa di tutto ciò che è più scientifico, rilevante, d’impatto nell’umana filosofia e cultura. Un approccio che si nutre del nostro incessante desiderio di fornire solo i migliori strumenti per il benessere personale, l’apprendimento continuo e l’elevazione di tutte quelle qualità che possono rendere lo spirito umano unico e meraviglioso. Quando scegli un libro GEM, scegli un compagno per la quotidianità, un nutrimento la tua curiosità, un biglietto senza ritorno per un viaggio di inesauribile scoperta. E il bello in tutto ciò è che questo è solo l’inizio…

    I - Imbraccia il tuo superpotere fondamentale

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    Si può togliere tutto a un individuo eccetto l’ultima delle sue libertà fondamentali: quella di scegliere come comportarsi in una determinata situazione

    (Viktor Frankl)

    Prima cosa di cui provare a fare tesoro: ogni singola azione che hai commesso, stai commettendo e commetterai durante tutto l’arco della tua esistenza, è stata, è, e sarà figlia solo e unicamente delle tue scelte. Tue e di nessun altro individuo. Non conta quanto credi che il mondo sia una me**a. Non conta cosa ti accada o chi ti circonda. Non conta quali alternative ti vengano poste, quali parole ti vengano urlate o quante strade ti vengano sbarrate: la decisione ultima sarà sempre e solo tua. Può sembrare un concetto banale, ma non lo è affatto. È l’inequivocabile dimostrazione della tua illimitata libertà.

    Detta così sembra un pensiero al limite dell’ovvio. Magari hai appena aperto il libro, e potresti dirmi OK, non avevo bisogno di comprare un libro per sentirmi dire che le mie scelte sono mie e non del mio postino, o del mio salumiere, e nella tua mente si sta già formando l’immagine di un cestino dell'immondizia. Comprensibile. Fermati, però. Da dove viene realmente la necessità di ribadire quanto detto finora? Perché gli stiamo dando un’importanza tale da definirlo addirittura un superpotere? Ma soprattutto, dove è il problema in tale affermazione? Perché, in realtà e a conti fatti, facciamo così tanta fatica ad applicarla con costanza a nostro vantaggio? Beh, innanzitutto perché, semplicemente, si tratta di un fenomeno di cui è molto difficile rimanere pienamente consapevoli.

    Difatti, da un lato siamo costantemente bersagliati da impulsi che provano a influenzare i nostri pensieri e le nostre azioni: il parere di una persona cara, la minaccia di un nemico, l’intervento di un opinionista televisivo. E dall’altro tendiamo a lasciare diverse scelte agli automatismi del nostro cervello, come quelli scaturiti da preconcetti, bias e paure. Il che è perfettamente comprensibile, sia chiaro. Il nostro cervello è un organo fatto per risparmiare energia. Tuttavia, quando il risparmio energetico diventa un’abitudine e la mancanza di consapevolezza diventa una condizione profonda e prolungata, ecco che i nostri impulsi inconsci prendono completamente il controllo dei nostri automatismi, e i nostri automatismi prendono il controllo delle nostre azioni (e quindi, potremmo dire, della nostra stessa vita). Crediamo di scegliere per noi, ma la verità è che lasciamo che decidano automaticamente le circostanze, le casualità, i nostri demoni, gli altri, permettendo così spesso anche ai problemi di ingigantirsi, alle situazioni di andare alla deriva e alle opportunità di dileguarsi. In questa stessa nebbia degli automatismi diventiamo, spesso lentamente e in un’apparente tranquillità, lo specchio deforme delle nostre abitudini, delle nostre paure, dei nostri condizionamenti, dei nostri pregiudizi.

    Non è la libertà a mancare, sono gli uomini liberi.

    (Benjamin Franklin)

    Ma nel momento stesso in cui torniamo pienamente consapevoli del nostro potere decisionale possiamo riprendere anche la giusta rotta. Non conta quanto ci siamo lasciati trascinare dagli eventi o dagli automatismi, perché a partire da qualunque istante possiamo tornare ad affermare con forza che la scelta finale è sempre nostra. Perché niente o nessuno può, né potrà mai controllare i nostri pensieri, le nostre parole, la nostra attività muscolare. E attraverso la forza straordinaria di questa affermazione, attraverso la sberla metaforica che ci dà e l’implicito risveglio verso cui essa ci conduce, possiamo tornare, come raccomandavano gli stoici, padroni di noi stessi. E quindi, anche quando una situazione ci pone davanti a scelte apparentemente limitate, costrette all’interno di un preciso schema, in realtà non saremo mai costretti a fare ciò che ci viene posto se non lo vogliamo veramente.

    Un principio fondamentale della strategia consiste nel condurre il gioco anziché subirlo.

    (Pierre Fayard)

    Tutto ciò ci conduce al passo successivo: oltre a prendere piena consapevolezza di tale superpotere, diviene importantissimo allenarsi a capire il suo carattere di potenziale discontinuità con tutto ciò che di negativo potremmo avere affrontato, percepito, subito in passato. Comprendere il suo potere di rottura, di tracciare una linea di separazione tra il prima e il dopo.

    Prendere decisioni nei momenti in cui normalmente avremmo esitato rappresenta, di fatto, un elemento cruciale e spesso determinante del cammino verso il miglioramento. È il principio cardine per trasformare una situazione che troppo a lungo è stata insoddisfacente, per risolvere quei vecchi problemi che ci hanno oppresso senza tregua, per dare alla nostra esistenza quella scossa che cercavamo. È il segnale che stiamo cominciando a rifiutarci di attaccarci morbosamente alla nostra infelicità e alla nostra routine, e ribellarci alla possibilità che a questi elementi venga dato tutto il potere del mondo. Come dice d’altronde un proverbio cinese: "Il passato non è cosa di cui curarsi essendo ormai passato, il futuro è un’incognita, ma il presente... è veramente un presente, è un regalo meraviglioso! Prova quindi a imbracciare" la bellezza e il potere di tale regalo e decidi, scegli, agisci per affermare con forza la tua volontà di non attaccarti a un trascorso che non c’è più se non nei condizionamenti che scegli di accettare. È come quando guidiamo un’automobile: possiamo guardare al percorso tracciato sulla terra dalle nostre ruote, o a quello disegnato dal nostro dispositivo GPS; possiamo anche impararvi qualcosa, se vogliamo. Ma la direzione del nostro veicolo viene decisa dal modo in cui, sul momento, calibriamo le nostre forze su pedali e volante. Che poi a questa presa di consapevolezza segua anche un immediato maturare risultati, ovviamente, non è garantito; ma l’importante qui sarà proprio nell’accettare la complessità delle nostre sfide, nel banalissimo non arrendersi alla prima, e nel continuare sempre a sperimentare, esplorare, tentare nuove strategie.

    "Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva.

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