Il niente e il nome
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Info su questo ebook
Claudio, finito in coma dopo la cerimonia di proclamazione di laurea, rivive in un lunghissimo sogno il suo passato rivedendo le persone che ne hanno fatto parte: Francesca, la ragazza che gli ha spezzato il cuore lasciandolo per tornare dal suo ex e che gli ha fatto scoprire la sua vocazione alla scrittura; suo padre, con cui continua a parlare come in un’allucinazione nonostante sia morto; Enrico, il suo migliore amico, morto in un terribile incidente d’auto; don Luigi, il prete che gli ha spiegato che il contrario della felicità è la vigliaccheria; Elena, il suo alter ego, cioè cosa ne sarebbe stato di lui e del mondo se fosse nato donna.
Claudio tenterà più volte di suicidarsi, finché, un giorno, dopo aver ammazzato sua madre, si ritroverà a osservare un uomo che cammina in una stazione ferroviaria: è lui quell’uomo, viaggiatore che ha perso la coincidenza del dolore.
E in quella stessa stazione Claudio incontra Italo Calvino, il suo maestro. Calvino gli metterà tra le mani un libro: Il niente e il nome, libro scritto da Claudio (o così sembra). Comincia con una dedica: A Elena (o a quel che è).
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Anteprima del libro
Il niente e il nome - Alberto Carbone
Il niente e il nome
di Alberto Carbone
romanzo
Ai miei genitori
IL NIENTE E IL NOME
Ad Elena
(o a quel che è)
PROLOGO
Paura parata
Dai tetti del vicoletto delle Vergini di ***, un lampo si rovescia come un secchio d’acqua su un uomo che tiene una donna obbligata come un quadro a un muro.
– Lasciami! – grida lei terrorizzata. – Quante volte ancora devo ripeterti che non ho nient’altro da darti? – e con lo sguardo cerca il suo fidanzato, ma l’uomo le afferra il viso e, conficcandole la pistola fra le gambe, la minaccia dicendo: – Allora mi farai godere come un porco! – e, tutto eccitato, le si butta addosso.
Lei non ci sta e così inizia a dimenarsi, al che lui le sferra un calcio in faccia talmente forte da stordirla. Ora le strizza il seno, le straccia la camicetta, le morde i capezzoli; le infila una mano sotto la gonna, le tira giù le mutandine. Lei vorrebbe opporsi, ma si sente come incapace, inutile.
A un certo punto l’uomo si arresta: le sferra una ginocchiata nello stomaco, poi le scarica una carriola di pugni sulla schiena, le sfila i sandali e si mette a tastarle i piedi, ad annusarglieli, a sfregarseli contro le mutande. Quando lei, con le dita di un piede, gli irrompe in un occhio, l’uomo le spara, parando la paura.
E in quel momento scoppia l’urlo di Claudio: – Elena! – e la vista gli sbiadisce come una vecchia fotografia.
PRIMA PARTE
L’ISTANTE E IL NIENTE
1
Bugie appuntite
Il cruscotto è appuntito, affilato, svuotato com’è delle urla di Francesca. A muoversi, si rischia di tagliarsi. Infuriatasi per un’inezia, Francesca ha costretto Claudio ad accostare.
– So già a cosa stai pensando: «È soltanto un momento, le passerà... Francesca mi ama, lo so». No! È finita per sempre! – e scende dalla macchina, lasciando la portiera aperta.
Al sentire queste parole, Claudio precipita dalla rupe del futuro in un mare di cera di non-pensieri, mentre il passato si scioglie come lacci.
Arrivato in piazza, la trova già lì, davanti alle bancarelle di Natale. Vuoi vedere che frequenta già qualcun altro? Del resto, con lui non è mai stata puntuale: sempre una scusa pronta come un piatto da riscaldare. Bruna e segreta come una piramide, riccia e tesa come una chitarra, gli occhi castani e invincibili come una montagna, Francesca scansa il Natale, e l’aria, e le ossa. Notte e giorno, un interrogativo gli abbaia nelle orecchie come una televisione accesa; perciò le ha chiesto di vedersi. Ecco che un uomo le si avvicina, lo sapeva! Preso dalla gelosia, Claudio fa per andare da loro, ma si arresta: l’ombra dell’uomo gli sta correndo incontro furiosa, come un cane inferocito! Terrorizzato, si strofina gli occhi; una suggestione.
Francesca ora guarda l’orologio da polso, dice qualcosa all’uomo il quale, ringraziandola, se ne va. Arrivato da lei, Claudio fa per salutarla, ma Francesca gli urla contro: – Finalmente! Credi davvero che voglia ancora perdere tempo con te?