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Libera di Vivere: La speranza di uscire dai disturbi alimentari.
Libera di Vivere: La speranza di uscire dai disturbi alimentari.
Libera di Vivere: La speranza di uscire dai disturbi alimentari.
E-book98 pagine1 ora

Libera di Vivere: La speranza di uscire dai disturbi alimentari.

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Info su questo ebook

Laura ha vissuto in una gabbia gran parte della sua vita, rinchiusa lì da giudizi, senso di inadeguatezza, incomprensioni, dal dolore, divenuto ormai un compagno a cui non si può rinunciare. Laura è pronta ad uscire da questa gabbia e ci invita a seguirla nel suo viaggio personale attraverso la nebbia dell'anoressia verso la chiara luce della guarigione e dell'amore per sé. Con profonda onestà e sensibilità, condividerà i momenti di disperazione che hanno segnato il suo percorso e le vittorie, piccole e grandi, verso la liberazione dal proprio disturbo alimentare. Questa storia è un faro di speranza per chiunque affronti battaglie simili. "Libera di Vivere" è un inno alla vita, un promemoria che, non importa quanto possa sembrare difficile, siamo sempre capaci di ritrovare la nostra strada verso la felicità e l'autentico amore per noi stessi
LinguaItaliano
Data di uscita11 apr 2024
ISBN9791222712826
Libera di Vivere: La speranza di uscire dai disturbi alimentari.

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    Anteprima del libro

    Libera di Vivere - Laura Finotto

    INTRODUZIONE

    La falsità più grande che spesso l’uomo crede è quella di pensare di restare ingabbiato in una mente inconscia negativa, senza poter cambiare.

    Il cambiamento esiste, ma per attuarlo su di noi ci vuole fatica e un lungo percorso che sta proprio dentro noi stessi e che ci porta a riconoscere tante meraviglie e tante bellezze che prima di quel viaggio non si erano mai conosciute.

    Come possiamo scoprire ambienti e bellezze nel mondo, se non facciamo viaggi mirati per andarli a scoprire?

    Tutto questo accade anche dentro noi stessi.

    Non restiamo limitati o bloccati: apriamoci sempre al cambiamento e corriamo a braccia aperte verso il nostro cammino interiore.

    Possiamo essere fragili per un periodo della nostra vita, tuttavia posso assicurarvi che quella fragilità contiene un’infinita forza e coraggio; puoi trasformarla, se lo vuoi veramente.

    Credeteci, perché tutti hanno il diritto di vivere, e, se dalla mente schiava lottiamo per la libertà, la forza cresce e la vita corre sorridente ad abbracciarci.

    Inizia ad amarti e potrai da lì riassaporare la vita e metterti in gioco con i valori più belli che si conservano dentro la tua anima.

    La vita è una sorpresa e un dono.

    Si vivono momenti di gioia, di dolore, di speranza, di felicità e di amore.

    Tutto quello che viviamo e assaporiamo in un’esperienza diventa un piccolo pezzettino di noi e del nostro essere.

    Ogni esperienza è preziosa, anche quella più impegnativa e che ci ha assorbito tante energie ha un forte significato.

    È entrando nel dolore che riusciamo a superare quello che ci blocca e non ci fa andare avanti.

    Accetta te stessa, il tuo passato, entra nel dolore e accoglilo.

    Accetta il cambiamento e non giudicare né te stesso, né le situazioni che ti succedono. Basta osservarle in silenzio e lasciare che la situazione venga vissuta nella sua naturalezza.

    Questo libro parla della mia storia, del mio dolore della mia fragilità, dopo tanta strada in salita sono riuscita a trasformarla in vera forza.

    Piccola premessa: questo libro riporta la storia del concetto per cui solo chi sa godere della vera sensibilità ed empatia può vivere a pieno la bellezza di contenuti che possono sicuramente migliorare se stessi ma anche osservare con occhi diversi qualcosa che non si ha mai toccato con mano o vissuto.

    FASE INIZIALE

    Abbiamo tutti una forza interiore che per un periodo della nostra vita resta a riposo.

    Essa inizia a svegliarsi nel momento in cui decidiamo davvero di prenderci per mano e iniziare a camminare poco per volta con costanza, motivazione e consapevolezza.

    Quella forza che si risveglia ci permette di far accendere la fiamma dell’amore per se stesso e scoprire di conseguenza la nostra vera personalità, le nostre qualità e soprattutto capiamo quali siano davvero i nostri obiettivi tenuti nascosti e sepolti da quell’anima spenta e priva di ossigeno che aveva bisogno di aggrapparsi a qualcosa che poteva farla sopravvivere.

    Inizia ad apprezzarti e inizierai un lungo viaggio ricco di sorprese che la vita è disposta a donarti.

    1. CARENZE E DISTANZE

    Partiamo da me, dalla mia storia.

    Sono Laura, sto scrivendo questo libro all’età di trentadue anni, quando finalmente, dopo vent’anni della mia vita, riesco a vedere una luce verso la mia via d’uscita dalla gabbia d’oro che mi ha sempre tenuta prigioniera.

    Vivo in provincia di Varese e sono nata il 24 settembre 1991.

    Il mio segno zodiacale è la Bilancia. Amo questo segno zodiacale, proprio perché alcune caratteristiche che lo descrivono appartengono ad alcune particolarità del mio carattere.

    Sono creativa, amo disegnare e vivere circondata nella bellezza della natura.

    La mia famiglia è composta da cinque persone: mamma, papà, io e i miei fratelli.

    Quando ero piccola ero una bambina simpatica, solare, sensibile e dolce. Mi piaceva scherzare con i miei compagni di scuola, anche se ero molto timida, quando non conoscevo qualcuno e non avevo confidenza.

    Ricordo quante frasi sentivo rivolte alla mia timidezza: Ma Laura ce l’ha la lingua?, Questa bambina è troppo silenziosa, non va bene!.

    Insomma, Laura la super timida di turno.

    Ho una famiglia molto unita, spesso frequentavamo gli zii, i nonni e i cugini.

    Ero molto unita a mia cugina, mia coetanea, che per me era come una sorella mancata.

    Giocavamo spesso insieme, specialmente nel periodo estivo, quando ci portavano a passare i pomeriggi a casa dei nostri nonni materni, Francesca e Guido. Erano momenti speciali.

    Ricordi che danno tanta nostalgia.

    Erano tempi spensierati in cui l’unico pensiero era quello di vivere appieno la giornata giocando con gli amici e passando momenti di gioia. Era l’età in cui le responsabilità erano meno sentite.

    Vivevo a pelle e col cuore tutte le occasioni e le feste del momento.

    Il Natale era qualcosa di meraviglioso. C’era l’usanza di trascorrere il Natale con la famiglia e i parenti, erano giorni davvero speciali, ancora adesso ricordo l’emozione e la grande gioia che provavo in quelle occasioni.

    A quei tempi era presente mio zio Marco, che rimarrà sempre nei miei pensieri e nel mio cuore.

    Ricordo quanti dispetti ci faceva, si divertiva a lanciarci battute e solleticarci piedi, ascelle e pancia.

    Non vi dico quando si metteva di impegno a solleticarci anche le guance!

    Insomma, si divertiva facendoci impazzire, ma ammetto che manca tanto tutto questo.

    Uno dei grandi ricordi che si affiancavano erano i pomeriggi dai nonni e le merende con pane fresco appena sfornato che ogni mattina consegnavano a loro direttamente a casa. Pane morbido con un profumo pazzesco, come quando è appena sfornato! Non vedevamo l’ora di mangiarlo insieme alla Nutella spalmata sopra. Quelle erano merende che mettevano calore al cuore, amore nel gusto del cibo e gratitudine del momento che si stava vivendo. Non erano semplici merende ma un ricordo molto particolare.

    Tutto questo rimase presente finché non arrivammo all’età di sette anni.

    Da quell’età le cose cambiarono tantissimo.

    L’inizio della scuola ci fece cambiare completamente le strade, mia cugina si allontanò tantissimo, fece nuove conoscenze e si creò un forte distacco nel nostro rapporto.

    Sentivo spesso di essere messa in secondo piano e poco considerata su molte cose.

    Sentivo una forte carenza affettiva, e ammetto che ogni tanto avevo bisogno anche di un semplice sorriso, un bacino sulla guancia, essere un po’ più ascoltata, ma anche di un grande abbraccio che purtroppo pochissime volte avevo ricevuto.

    Era il giorno di Pasqua e mia madre mi regalò un uovo di cioccolato

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