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Viaggio in Italia
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E-book72 pagine48 minuti

Viaggio in Italia

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Info su questo ebook

Presentazione del libro al probabile lettore:

Questo libro è scritto per chi ha voglia di viaggiare col pensiero; per chi ha voglia di affondare le mani nelle sabbie della propria coscienza; questo è un libro per chi cerca il vero; questo è un libro per chi i pregiudizi li mette da parte e si apre a nuove testimonianze, nella ricerca di ciò che resta e non passa, nella ricerca di ciò che lascerà in eredità ai posteri.. Ovvero il pensiero stesso.
Il titolo è un omaggio a Goethe, superbo narratore.
Questo è un libro per chi vuole arrivare al cuore della questione, per chi cerca incessantemente l’arte del vivere bene e si concentra su alcuni degli innumerevoli dettagli che si offrono ai nostri occhi. Una analisi soggettiva e critica dei comportamenti quotidiani e di alcune “manie” assurde dell’uomo occidentale europeo italico, dalle quali si può prendere le distanze attraverso un lavoro interiore rimandabile anche tutta una vita. Un libro per chi ha voglia di godere del tempo, per chi ha voglia di essere, ogni giorno, un po’ più sereno.

L’Autore
LinguaItaliano
Data di uscita30 dic 2014
ISBN9786050344646
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    Anteprima del libro

    Viaggio in Italia - Paolo Giannotta

    Ringraziamenti

    Capitolo 1: Perché o per tre?

    La società Italiana è ancora in crisi; gli egoismi spuntano a palate dall’albero dell’avarizia. La classe medio-piccola, seppur maggioritaria, è come SEDATA e non fa sentire le proprie ragioni; si autoesclude perché funziona così/così fan tutti; la classe dirigente è ingorda e si approfitta dello smarrimento generale; inoltre fa fruttare la propria cultura, ma non sembra promuoverla, proprio in Italia, stato principe del sapere, per paura della rivalsa di cittadini consapevoli dell’ingiustizia subita. Lo smarrimento è soprattutto spirituale e vocazionale; troviamo difficoltà nello stabilire e mantenere relazioni sincere e durature, a volte per mancanza di amore nei nuclei familiari d’origine, a volte per scelta; c’è volontà altresì di recuperare il tempo perso volendo accelerare ancora invece che stare calmi e re-inserire la prima marcia. Le nostre origini cristiane e la cultura dell’amore sono messe in un cantuccio a prender polvere. La pretesa è quella di poter sopravvivere in appagamento da tecnologia e G.A.S.[1], appesi ai numeri del conto corrente.

    Vivere rimane un mistero, e lascia in sottofondo una sensazione costante; qualcosa di molto imponente, la quale, ci sfugge. E’ proprio lì, sotto il nostro naso, ma quella inquietudine, placata con la frenesia, raramente è priva di ricerca e ci riporta, prima o poi, a riconsiderare le opinioni che abbiamo maturato su noi stessi, in relazione al mondo e a ciò che vorremo di meglio per esso.

    Laddove l’affannarsi per uno stipendio lascia spazio a questa ricerca del mancante, la necessità di sapere, si muove in direzioni assurde o sconosciute e anche per questo motivo, affascinanti. Se tutto questo non diventa ossessione, delirio, fanatismo o pazzia, si offre qui un ventaglio di riflessione per tutti i gusti; probabilmente anche la lettura di questo libriccino fa parte della ricerca sopracitata.

    La luce è vicina solo a chi la cerca, in fondo alla notte del pensiero. Lasciatevi guidare in questo viaggio tra le contraddizioni e le speranze di un italiano medio.


    [1] Gear Acquired Sindrome: acronimo inglese che significa sindrome da acquisizione di oggetti (di qualsiasi genere)

    Capitolo 2 : Comprando s’impara

    Comprando s’impara che i denari finiscono molto prima di quanto ci vuole a procurarseli, stiparli o realizzare di averli; questo per una falla nel sistema: reddito = potere d’acquisto (mediamente appena sufficiente ad un tenore di vita normale e dignitoso)

    Storicamente, superato il sistema del baratto, l’uomo decise di affidare a pezzetti di metallo e carta filigranata il valore simbolico della propria moneta, una pura convenzione, paragonando tutto, o quasi, ad essa. Erroneamente anche i suoi valori e i suoi ideali (non in vendita) finirono col diventarlo, mescolando coscienza e portafogli, in un connubio che stride come le pasticche dei freni sul disco delle moderne macchine. Recuperare il tempo perso non vendendo e comprando tutto ciò che siamo è una di quelle operazioni da fare, velocemente.

    Cosa poter modificare? Non vendere ciò che appartiene agli affetti personali, alla sessualità, alle idee di che cosa è assolutamente bello, vero e buono, custodendolo.

    La società del consumo inietta Il pensiero che: Se non è consumabile ora non vale la pena investirci, ecco che qualsiasi tipo di progetto a medio-lungo termine (l’istruzione, lo sport, la musica, l’arte, il volontariato, il fidanzamento, il matrimonio, il sacerdozio etc etc..) viene giudicato preventivamente con sospetto; dimenticando il valore del sacrificio, il senso del dovere, dell’onestà comunitaria ed intellettuale.

    ​Capitolo 3: Paese di santi, poeti ed agricoltori

    L’agricoltura, perlomeno in Italia, non ha mai ricoperto un ruolo di secondo piano; i nostri prodotti alimentari sono invidiati e imitati, senza grossi risultati, in tutto il mondo. Il giochino dell’Import-export ha confuso un po’ le acque, nel senso che anche la provenienza dei prodotti, in più di un caso, resta ambigua. Anche nei riguardi di quei beni sui quali potremo essere autosufficienti, la macchina della C.A.F. (Complicazione Affari Semplici) è sempre attiva. Politiche statali confusionarie in tal senso ci hanno fatto credere che si spende meno ad importare i prodotti dalle nazioni vicine rispetto a finanziare le produzioni locali (basate sui microclimi favorevoli); servono fondi adeguati a consentire alle aziende agricole di non

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