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L'acquario
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E-book122 pagine1 ora

L'acquario

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Info su questo ebook

Un libro post-post-moderno che critica la post-modernità; un libro per riscoprire il concetto, l'idea genuina, reale di economia.

Un’arma per sconfiggere definitivamente il sistema capitalista.

La soluzione, la terapia contro il nichilismo, l’individualismo selvaggio, l’euro, il dollaro, il soldo, la moneta.

Un’ancora di salvezza.
LinguaItaliano
Data di uscita8 lug 2019
ISBN9788831629980
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    Anteprima del libro

    L'acquario - Gianluca Perricone

    tutto.

    Guarire:

    La malattia ha interesse nell’imprigionare la salute e nell’avvelenarla, perché è incapace di fronteggiarla, di sostenerla.

    La salute uccide la malattia, non il malato.

    Solo la Verità è rivoluzionaria.

    E quello che una volta si faceva per l’amore di Dio, ora lo si fa per amore del denaro.

    Si pensa spesso che abbiamo il controllo sul linguaggio. É il contrario.

    Carissimi, la vita è infinita e concisa. Bisogna che camminiamo allora sulle teste dei corrotti.

    La vita è la sua stessa dinamicità poetante, impavida ed insistente, ma anche accomodata e accomodante. Essa è il coraggio di affrontare la morte pur di vivere, di passarci ogni volta attraverso e come dopo l’inverno, rinascere di luce pura e immensa.

    Saggezza è riconoscere che capire troppo porterà solo sofferenza e ulteriore confusione, è abbracciare per lunghi periodi la mentalità stoica, senza però mai tradire Epicuro.

    Capire troppo arreca comunque minore sofferenza rispetto al fraintendimento.

    Capire tutto può sembrare non capire niente, e non capire niente finisce per essere diretta conseguenza dell’aver capito tutto.

    Possiamo noi farci piccoli, implodere in mezzo a questa corruzione competitiva e ubriaca e mafiosa che è il mondo, e diventare grandi nell’universo, come le sue stelle.

    La ragione vera è lenta.

    La parola periodo è molto affascinante.

    Le piante noi spesso le pensiamo aventi un cervello, e invece le piante sono il cervello.

    Quando conoscerai la verità, allora riuscirai a viverla.

    La memoria è sempre del dolore e della finzione.

    Narciso si innamora dell’idea di amore, ma chi si innamora del pensiero?

    L’uomo è il ROBOT di Dio, quindi non è uno schiavo. L’uomo è l’IA di Dio.

    L’aria è una e l’anima è una.

    In un mondo senza fiducia fioriscono solo i fiori velenosi della menzogna.

    Tutto ciò che è nato deve saper morire.

    Noi pensiamo di dormire di notte, e invece credo che dormiamo di più durante il giorno!

    Siamo vissuti dalle giornate, non siamo noi a viverle.

    La vita vuole essere una danza anche folle e scatenata, che quindi abbisogna sempre di essere moderata e cadenzata.

    Non è possibile danzare al ritmo dell’economia falsata, monetaria: in essa si può solo essere come i rettili.

    Il peggiore nemico in assoluto si chiama stupidità.

    Vorrei che adesso osservassi e studiassi bene questa frase: sei la mia anima.

    Non scambiare mai il focolare domestico per una caverna. Non lo è, non farlo diventare tale, hai anche questo bruttissimo potere.

    La naturalità non è un passo dopo la tossicità, ma una scala lunga di gradualità sta fra la città e la verità.

    Il Paradiso è monotono per chi non lo vive ancora e non riesce a sostenere la sua leggerezza. La manifestazione linguistica, il Verbo è in versi, simboli, regole, regolarità attraverso cui passa l’universalità, senza mai che questa finisca per essere svelata in modo violento o evidente o immediato.

    Se non ci sarà permesso manifestare liberamente la nostra creatività nella socialità, nella misura in cui l’altro da noi potrà nella maggioranza dei casi essere troppo affaccendato o su un punto del proprio percorso che lo prende pur troppo, allora ci converrà farlo pure nella solitudine, converrà parlare al Sole.

    Cambia solo una vocale: soli, Sole.

    Mi sa che Sole è un plurale femminile, e che Dio è una ragazza, spesso.

    In risposta al grande fratello:

    Io credo che il fallimento della democrazia è laddove avviene una centralizzazione del potere anche attraverso il web tramite un utilizzo mercantilistico e privatistico e pilotato di mezzi che altrimenti gioverebbero a tutti gli utenti, ma che nelle modalità in cui vengono diffusi e fatti utilizzare provocano demenza e ulteriore confusione e paura al fine di ridurre a zero la capacità critica e interpretativa che i gruppi si ipotizza dovrebbero aver sviluppato nel loro percorso educativo pregresso (educazione che poi, oggi viene infatti inficiata, ridimensionata, aggiornata e depotenziata proprio istituzionalmente, impoverita e indirizzata unicamente verso il pensiero tecnico, binario, computazionale, operaio-operativo).

    Il problema a mio avviso dunque non è l'economia delle informazioni che abbiamo avuto grazie al web, perché quella è una benedizione; semmai il problema è che il sistema neoliberista, che anche in questo caso ha trovato il modo di sfruttare internet a suo vantaggio privatistico, produce fenomeni di marketing (come facebook e altri) e vere e proprie guerre economiche per cui ogni idea e informazione assume rilevanza e credibilità e visibilità maggiore o minore (e quindi diffusione) solo in seno e in base ai movimenti creati da (e che avvantaggiano) uno specifico business rispetto a un altro. In questo modo scompare l'uomo o anche quel minimo barlume di speranza di risveglio del suo senso critico e continua a permanere o nasce una pecora ancora più mansueta e obbediente.

    Le destabilizzazione del senso critico, che attraverso come dici bene anche tu i vari concili in epoca medievale è stato mortificato, oggi può continuare a esserlo con la sola differenza che ormai può tranquillamente e facilmente (e finalmente) essere oltre che TELE-GUIDATO/TELE-COMANDATO, anche SMARTPHONE-GUIDATO,

    ognuno oggi ha la sua bandiera da difendere ma lo fa sempre in modo new-mediato, quindi secondo i nuovi paradigmi imposti dalle nuove strutture tecnologiche e tecnocratiche.

    La fratellanza (il principio più importante del socialismo democratico e alla base delle rivoluzioni come anche quella francese) è in tal modo irrimediabilmente debellata.

    e...

    ogni bandiera ormai è creata e poi sfruttata a tavolino, svenduta e sostituita a seconda degli andamenti del mercato.

    Se un tempo era la chiesa, ora è Facebook l'intermediario primario della spiritualità e ad averne il monopolio. L'imposizione dogmatica e la soppressione dell'autonomia, la sua sorveglianza capillare e la sua eventuale punizione non poteva continuare ad essere esercitata dell'apparato ecclesiastico (strumentum regni) come avveniva in tempo medievale, così la degenerazione totalitaria del neopositivismo ha prodotto l'alienazione nella e l'interiorizzazione della ragione strumentale, rendendo l'uomo incapace di umanità e totalmente assoggettato a nuovi ipse dixit, stavolta automaticamente e passivamente elaborati dopo essere stati al solito magicamente calati dalla nuova realtà mediatica molto più pervasiva e accattivante di quella televisiva. Oggi quasi nessuno va più in chiesa, però tutti hanno in tasca uno smartphone.

    Prima la manipolazione era meno invasiva, ora può essere totalizzante e totale proprio perché la cultura è stata distrutta e sostituita dall'esasperazione del pensiero computazionale-operaio-operativo, a bassissimo costo.

    Per non parlare di come oggi il totalitarismo del pensiero tecnico non abbia più bisogno di demonizzare e condannare qualcosa che storicamente ha già fatto scomparire: l'originalità, l'arte, e soprattutto qualsiasi forma di senso di appartenenza e di solidarietà comunitaria (dal livello regionale a quello nazionale), di conseguenza distruggendo poco alla volta tutte le sovranità o anche solo la possibilità della ricerca o di sviluppo di queste stesse.

    Tacito consenso passivo, delega del proprio spirito, svendita volontaria del sé e della propria identità e persona, ulteriore assicurazione del controllo sulle masse e sugli stati nazionali da parte di una intelligenza centrale e a carattere aziendale.

    L’abbaio

    Quando un cane abbaia, o un uccello canta, non stanno semplicemente facendo questo. Se io parlo, se io sono, non dipende da me. Posso portare alla bocca

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