Giacomo Leopardi, una strana storia: Viaggio attraverso il messaggio nascosto

Di Fatatis Francesco

Utilizzare un codice segreto decifrabile solo da pochi eletti é sempre stato un espediente per divulgare esperienze straordinarie vietate alla conoscenza delle masse, già addomesticate a dovere da domatori politici e spirituali.
Può accadere che un momento storico non sia particolarmente repressivo e che la divulgazione dipenda esclusivamente dalla volontà dell'informatore, come nel caso di Leopardi. Nel 1200 Guido Cavalcanti, maestro spirituale di una setta di ricercatori della Verità, fra cui Dante, Lapo, Guinizelli ed altri, utilizzava un linguaggio segreto composto di parole d' uso comune, ma di significato completamente diverso, così evitava l'attenzione della Santa Inquisizione. Le poesie del Dolce Stilnovo sono direttive di Cavalcanti ai suoi discepoli, una sorta di corrispondenza privata. Leopardi, in alcuni suoi canti, ha utilizzato lo stesso  metodo, ed é interessante leggere la mia Proposta d'Interpretazione su Giacomo Leopardi dove evidenzio in alcuni passaggi la stessa tecnica utilizzata da Dante, nella Divina Commedia, e da Leopardi in alcuni Canti. 

• Lingua: Italiano
• Editore: Francesco Fatatis
• Data di uscita: 24 gen 2022
• ISBN: 9786050351422

Anteprima del libro

Table of Contents

Proposta d'interpretazione su Giacomo leopardi

Passi

L'infinito

Dante Alighieri

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

Il pensiero dominante

A se stesso

Alla sua donna

Elegia I

Dipinti su Giagomo Leopardi

Ritratto da calco funerario.

La quiete dopo la tempesta.

Viaggio alla fossa.

Viaggio alla fossa probabile.

L'infinito.

Il pensiero dominante.

Componenti ispirativi.

Canto notturno di un pastore errante dell'Asia.

Strategie divulgative.

Prefazione

Tanti anni fa vivevo in Porto Recanati dove accettai la carica di presidente dell'associazione I pittori del porto. l'associazione si preoccupava di organizzare mostre di quadri lungo la parete esterna della scuola in via Matteotti.

In questo periodo stavo disegnando la Divina commedia a fumetti, un lavoro di 380 vignette, corredate da altrettante quartine in rima alternata, trattando di essere fedele alla cronologia degli eventi il più possibile.

Quindi leggevo attentamente l'opera di Dante per trasformarla in un fumetto satirico. Leggendo mi accorsi che Dante usava un linguaggio strano, aperto a più interpretazioni. In quel periodo investigavo sugli illuminati non ancora scopertl, e fu una vera sorpresa vedere in Dante uno di essi.

Ovviamente non ho intenzione di parlare di Dante, però fu importante per la scoperta di Giacomo Leopardi come maestro spirituale.

L'inizio della Divina commedia e la poesia l'Infinito mi sembravano comunicare lo stesso messaggio, lo stesso codice occulto. Così scrissi una proposta d'interpretazione su Leopardi, dove sviluppavo la mia intuizione.

Nel frattempo disegnai un fumetto intitolato Vita e opere di Giacomo Leopardi, sempre in chiave satirica, lo stesso stile della Divina commedia. Presentai la proposta a Recanati, ma non interessò a nessuno, invece il fumetto fu accettato dalla contessa Leopardi a patto di cambiare alcune immagini con il relativo testo, affinché il poeta apparisse felice di vivere nella casa paterna, senza alcun  desiderio di fuggire via.

Non accettai, e tutto finí in nulla.

Passarono molti anni e molti traslochi, ed eccomi