Percorrere il Labirinto di Chartres

Di Franca Parisi

La road map del viaggio verso ciò che ognuno vorrebbe essere perché solo nella realizzazione di sé può esserci la FELICITA’che non è un diritto di ogni uomo ma un dovere verso se stessi e l’Universo. Il processo di creazione dell’Universo è eternamente in atto e passa attraverso la creatività e l’operato di ogni UOMO.

L’uomo che è già dentro di noi è la figura ideale compiutamente definita.

Io so come vorrei essere. “Se non lo sono è forse, semplicemente perché non so ancora chi sono”.Conosci TE STESSO è la massima conoscenza cui ambire e che ci è dato raggiungere. GNOTI SAUTON l’antico ed irrinunciabile monito dell’oracolo di Delfi, conosci te stesso, ma non i tuoi limiti, le tue risorse.

La meta del viaggio è anche il punto di partenza.

Parti da ciò che SEI per pervenire a ciò che puoi ESSERE.

Il primo passo è il LABIRINTO metafora della vita. Il Labirinto è lo spazio fisico e spirituale. E’ la passeggiata a braccetto con la propria anima. Il LABIRINTO di Chartes. Il percorso è predefinito il cui “unico” ostacolo è la paura e, superata questa, con l’atto di fede e l’Universo - di cui si è parte ed ARTEFICE - , incontri te stesso per procedere verso ciò che si è scelto, il DIVENIRE.

BUON VIAGGIO sorella e fratello.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint Self-Publishing
• Data di uscita: 24 nov 2015
• ISBN: 9788893214131

Anteprima del libro

Universo

L’UOMO NUOVO

Sei? Sai? Sii!

L’emozione che mi pervade è stemperata dal piacere di poter presentare l’evoluzione della coscienza per il raggiungimento della vera consapevolezza che un tempo era finestra aperta su aspetti dell’ essere quasi del tutto ignoti.

Socrate diceva:

C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza - di Sé aggiungerei -.

Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta. (Platone Apologia di Socrate)

La conoscenza di Sé

L’Uomo Nuovo è un Uomo consapevole di Sé, della propria essenza, in ognuna delle componenti che lo costituiscono Corpo – Anima – Mente - Spirito.

Se fosse ancora vivo Diogene anziché di una lanterna alla ricerca dell’Uomo impugnerebbe una campana …- Tibetana -, magari, sperando di risvegliarne lo Spirito!

E’ l’esprimere giudizi sempre meno edificanti nei confronti del nostro modo di vivere e dei sistemi disumanizzanti che, tuttavia, subiamo e accumuliamo inconsapevolmente insoddisfazioni suscettibili di evolversi in veri e propri malesseri.

Vorremmo cambiare il mondo avendo un’idea straordinariamente simile di come lo vorremmo, ma ci arrendiamo prim’ancora di compiere qualsiasi azione sopraffatti dal concetto di impossibilità per la limitatezza delle nostre forze in rapporto all’intento:

E’ oltre le mie possibilità, non posso farcela aumentando il senso di frustrazione per la rinuncia ad un sogno.

"L’unico modo che abbiamo per cambiare il Mondo è cambiare il

modo in cui lo percepiamo e, soprattutto,percepiamo noi in

rapporto ad esso."

Meditando su questo aforisma, il primo passo parte dal mondo interiore: IO.

Ma come posso anche solo pensare di cambiare qualcosa che non conosco?

Sarebbe una pretesa o aspirazione del tutto infondata perché frutto di puro preconcetto.

Di qui l’irrinunciabilità al Gnothi Seauton – Nosce Te Ipsum – Conosci Te Stesso (Oracolo di Delfi nei pressi di