Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Elogio del pensiero positivo
Elogio del pensiero positivo
Elogio del pensiero positivo
E-book92 pagine1 ora

Elogio del pensiero positivo

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Questo libro non vuole essere un elogio al pensiero positivo fine a se stesso, né tanto meno mira a far della retorica. Vuole, piuttosto, fornire delle ragioni convincenti per decidersi quotidianamente a scegliere il sorriso della mente e del cuore. Un sorriso, questo, che di certo non deve essere maschera, ma una disposizione dell’animo che vaglia tanto la dimensione cognitiva che quella emotiva di ciascuno e che produca un’efficace strategia in grado di superare, o quanto meno di affrontare, le miriadi di motivazioni che precludono il pensiero positivo. È l’autenticità del sorriso a produrre maggiori benefici sull’umore ma anche l’umorismo gioca un ruolo importante: non solo nel miglioramento dello stato d’animo ma riducendo l’effetto negativo di eventi stressanti. Prima di arrivare alla maturazione del “pensiero positivo” e del sorriso come strumento e cura, sarebbe opportuno rivalutare determinati aspetti della didattica e inserire i bambini e i ragazzi in un percorso formativo che rivaluta al pari della nascita e delle gioie, la morte e il dolore. La paideia occidentale non affonda forse le sue radici nella saggezza greco-cristiana? Morte e dolore (fisico, morale, psicologico) a chiunque fanno paura, ci mettono di fronte alla pochezza umana davanti all’infinito, alla “gettatezza” della vita, ma fanno parte dell’esistenza; per cui tanto vale “allenarsi” ad affrontarli. I luminari della scienza che si sono cimentati in studi di questo tipo sono diversi tra loro: J. Davidson - pioniere nel campo della neuroscienza degli affetti dell’University of Wisconsin afferma che la meditazione, aumentando l’attività di un’area specifica della corteccia prefrontale sinistra del cervello, amplifica le sensazioni di felicità, entusiasmo, gioia, energia e consapevolezza. Paul Ekman, professore di psicologia e direttore dello Human Interaction Laboratory alla University of California, prende invece in considerazione il sorriso e nel corso di una ricerca sullo stretto rapporto tra espressioni facciali delle emozioni e i cambiamenti corporei, evidenzia che ”se assumi intenzionalmente un’espressione facciale, la fisiologia cambia. Se assumi la giusta espressione, cominciano i cambiamenti fisiologici che accompagnano l’emozione. La faccia non è soltanto un mezzo per manifestare l’emozione, ma anche per attivarla. In altre parole, il semplice fatto di modificare la faccia, portandola nella posizione di un sorriso, attiva nel cervello azioni che sono tipiche della felicità – proprio come un’espressione corrucciata rispetto alla tristezza”. Martin Seligman, psicologo della Pennsylvania University e fondatore della psicologia positiva, ritiene che fare buone azioni, quindi aprirsi agli altri sviluppando altruismo, empatia, solidarietà permette di trasformare favorevolmente il proprio umore. “L’esercizio della bontà, dell’umanità, della cordialità porta all’oblio di sé”, ed è in questo “decentramento” dal proprio egocentrismo, che Seligman intravede la possibilità...
LinguaItaliano
Data di uscita21 mag 2015
ISBN9786050381313
Elogio del pensiero positivo

Correlato a Elogio del pensiero positivo

Ebook correlati

Corpo, mente e spirito per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Elogio del pensiero positivo

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Elogio del pensiero positivo - Maria Elena Lallai

    "Un sorriso non costa nulla e produce molto.

    Arricchisce chi lo riceve

    senza impoverire chi lo dona.

    Non dura che un istante,

    ma nel ricordo può essere eterno.

    Nessuno è così ricco

    da poterne farne a meno

    e nessuno è così povero da non meritarlo.

    Creatore di felicità in casa,

    negli affari è sostegno:

    è il segno sensibile dell’amicizia profonda.

    Un sorriso dà riposo alla stanchezza,

    allo scoraggiamento;

    nella tristezza è consolazione.

    Rinnova il coraggio,

    poiché è l’antidoto naturale alle nostre pene.

    È un bene che non si può comprare,

    né prestare, né rubare,

    poiché ha valore nell’istante in cui esiste.

    E se poi incontrerete

    chi l’aspettato sorriso a voi non dona,

    siate generosi e date il vostro,

    perché nessuno ne ha tanto bisogno

    come chi non sa darlo"

    P. Faber

    Prefazione

    Questo libro non vuole essere un elogio al pensiero positivo fine a se stesso, né tanto meno mira a far della retorica. Vuole, piuttosto, fornire delle ragioni convincenti per decidersi quotidianamente a scegliere il sorriso della mente e del cuore. Un sorriso, questo, che di certo non deve essere maschera, ma una disposizione dell’animo che vaglia tanto la dimensione cognitiva che quella emotiva di ciascuno e che produca un’efficace strategia in grado di superare, o quanto meno di affrontare, le miriadi di motivazioni che precludono il pensiero positivo. È l’autenticità del sorriso a produrre maggiori benefici sull’umore ma anche l’umorismo gioca un ruolo importante: non solo nel miglioramento dello stato d’animo ma riducendo l’effetto negativo di eventi stressanti. Prima di arrivare alla maturazione del pensiero positivo e del sorriso come strumento e cura, sarebbe opportuno rivalutare determinati aspetti della didattica e inserire i bambini e i ragazzi in un percorso formativo che rivaluta al pari della nascita e delle gioie, la morte e il dolore. La paideia occidentale non affonda forse le sue radici nella saggezza greco-cristiana? Morte e dolore (fisico, morale, psicologico) a chiunque fanno paura, ci mettono di fronte alla pochezza umana davanti all’infinito, alla gettatezza della vita, ma fanno parte dell’esistenza; per cui tanto vale allenarsi ad affrontarli. I luminari della scienza che si sono cimentati in studi di questo tipo sono diversi tra loro: J. Davidson - pioniere nel campo della neuroscienza degli affetti dell’University of Wisconsin afferma che la meditazione, aumentando l’attività di un’area specifica della corteccia prefrontale sinistra del cervello, amplifica le sensazioni di felicità, entusiasmo, gioia, energia e consapevolezza. Paul Ekman, professore di psicologia e direttore dello Human Interaction Laboratory alla University of California, prende invece in considerazione il sorriso e nel corso di una ricerca sullo stretto rapporto tra espressioni facciali delle emozioni e i cambiamenti corporei, evidenzia che se assumi intenzionalmente un’espressione facciale, la fisiologia cambia. Se assumi la giusta espressione, cominciano i cambiamenti fisiologici che accompagnano l’emozione. La faccia non è soltanto un mezzo per manifestare l’emozione, ma anche per attivarla. In altre parole, il semplice fatto di modificare la faccia, portandola nella posizione di un sorriso, attiva nel cervello azioni che sono tipiche della felicità – proprio come un’espressione corrucciata rispetto alla tristezza. Martin Seligman, psicologo della Pennsylvania University e fondatore della psicologia positiva, ritiene che fare buone azioni, quindi aprirsi agli altri sviluppando altruismo, empatia, solidarietà permette di trasformare favorevolmente il proprio umore. L’esercizio della bontà, dell’umanità, della cordialità porta all’oblio di sé, ed è in questo decentramento dal proprio egocentrismo, che Seligman intravede la possibilità di ben essere. Dopo un breve excursus filosofico, infine, concentreremo maggiormente il lavoro sull’analisi della gelotologia e della psiconeuroimmunologia.

    Maria Elena Lallai

    "Poiché questo è il grande errore dei nostri giorni,

    che i medici separano l’anima dal corpo"

    Ippocrate

    LA SALUTE

    Non è superfluo mettere in evidenza l’importanza della salute da un punto di vista giuridico, sociale ed economico. La sua tutela appare non solo un diritto, ma anche un dovere del singolo in quanto membro di una comunità. Le scelte di ciascuno inevitabilmente si ripercuotono su tutti, famiglia in primis e società poi. È opportuno quindi, contribuire allo sviluppo di una sensibilità più forte riguardo le responsabilità che ciascuno ha nei confronti di se stesso e degli altri con una opportuna educazione sanitaria. Educare significa formare soggetti in grado di compiere delle scelte autonome e coscienti per la realizzazione del proprio progetto di vita. Declinando il termine educazione in materia sanitaria si può ben comprendere a cosa esso miri.

    L’Art 32 della Costituzione Italiana

    "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1