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Happylife - tu puoi ottenere il meglio dalla tua vita
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E-book139 pagine1 ora

Happylife - tu puoi ottenere il meglio dalla tua vita

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Info su questo ebook

Il benessere è una sensazione, una percezione sensoriale che il cervello recepisce dai messaggi che il corpo rilascia.

Attraverso una serie di vie di comunicazione, mente e corpo scambiano informazioni affinché ci sia un costante stato di benessere.

Il cervello invia I comandi per modificare le funzionalità biologiche e a sua volta può essere condizionato da input esterni che riceve attraverso gli organi di senso e può alterare il benessere fisico. Questo importante equilibrio dipende molto dalle nostre abitudini e da quanto siamo in grado di essere padroni delle nostre emozioni.

Scopri quali sono i fattori in grado di apportare benessere al corpo e come orientare la mente verso una realtà più appagante.

Una guida pratica e funzionale per ottenere e mantenere un alto livello di benessere psicofisico.
LinguaItaliano
Data di uscita3 mag 2021
ISBN9791220334723
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    Anteprima del libro

    Happylife - tu puoi ottenere il meglio dalla tua vita - Vita Fabian

    life.

    CAPITOLO 1

    PRIMA PARTE

    CONCETTO DI BENESSERE

    Oggi sta diventando sempre più importante l’attenzione verso la cura del corpo, sia da un punto di vista estetico, che salutistico; i centri fitness e i personal trainer si sono affermati sul mercato ed è nota la pratica dell’osteopata e di altre figure, più o meno professionali, che mirano alla cura del benessere della persona. Anche nel campo alimentare l’industria sfrutta in modo eccellente e a volte esasperante il marketing per fare leva sul concetto di benessere, vedi ad esempio i prodotti bio o i cereali fitness; quello degli integratori è un altro settore che si sta sviluppando in maniera esponenziale. Il mercato, oggi, presenta svariate opzioni: il personal trainer, il nutrizionista, il massaggiatore, il naturopata, l’estetista, i centri benessere, le spa, i medical center, i centri termali, il cibo biologico, ecc. che invitano a prenderci cura di noi stessi, ognuno proponendo il proprio servizio.

    Ma in realtà cos’è il benessere?

    Se ciascuno propone un proprio punto di vista verso la cura del corpo, bisogna prima avere chiara la definizione relativa a questo concetto. Benessere significa stare bene o vivere bene, ed è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano e caratterizza la qualità della vita. Secondo l’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità, il benessere comprende: lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società. Quindi, secondo la definizione ufficiale, e non solo, il benessere racchiude diversi aspetti dell’essere umano, nonché le condizioni socio-economiche, fattori esterni al corpo.

    Nel corso del libro scopriremo il concetto di stimolo, ossia il corpo è un sistema di adattamento agli stimoli che provengono dall’ambiente e il cervello diviene l’organo più bersagliato e impegnato a effettuare scelte corrette per adattarvisi, e l’ambiente con cui interagisce è molto importante per trovare il suo giusto equilibrio. Nella definizione di benessere viene citato lo sviluppo del potenziale umano nella società ed è qui che happy life pone il suo obiettivo: mettere nelle condizioni migliori dal punto di vista psico-fisico le persone, aiutandole a migliorare la qualità della vita. In altre parole, se la salute è il valore più importante fra tutti, happy life è la soluzione in grado di potenziarla.

    Ciò che io osservo nella realtà, e lo testimoniano anche i dati di consumo dei farmaci, è che il concetto di benessere è ancora poco conosciuto. Per la maggior parte delle persone, il termine indica solo assenza di malattia o di dolore. Quando essi si manifestano indicano che il corpo è in sofferenza; in tal caso sono necessari i farmaci che, sì, agiscono sul dolore, ma in realtà non rappresentano il sistema migliore per ottenere un beneficio totale, anzi contribuiscono, in seguito, a creare altri scompensi. Il corpo, quando sta bene ed è in equilibrio, non solo non ha bisogno di farmaci, se non in rari casi, ma è pieno di energia, vitalità, forza e non presenta disturbi di nessun genere, tutte le funzioni organiche si sviluppano in maniera efficiente e armonica. Il cervello, percependo la positività dello star bene, mette in sintonia l’individuo con il mondo esterno, migliorando anche le relazioni interpersonali. Poiché oggi la maggior parte delle persone vive pressoché esposta a situazioni di stress e a volte ne viene sopraffatta, sente il bisogno di prendersi cura del proprio corpo.

    EQUILIBRIO

    PRIMO PRINCIPIO UNIVERSALE

    Quando ho iniziato a studiare il corpo umano ciò che mi ha affascinato fin dall’inizio è stata la sua complessità. È bellissimo vedere come la macchina umana metta in atto delle reazioni per funzionare e stare in vita. Lo stesso si può dire della Terra e del suo ecosistema. Se si provano a raccogliere un po’ di notizie circa il funzionamento del nostro ecosistema si rimane stupefatti, incantati e meravigliati dai complessi meccanismi che la natura mette in atto per custodire la vita. In natura ogni evento ha motivo di manifestarsi e nulla accade per caso, anche gli eventi che a noi sembrano catastrofici, in realtà fanno parte di meccanismi di autoregolazione del pianeta. Essi rispettano un principio assoluto: quello dell’equilibrio.

    Fanno parte del nostro ecosistema la luna, il sole, i quattro elementi basilari come vento, fuoco, aria, acqua e le interazioni che avvengono tra di essi. Tutto ciò determina la vita sulla Terra, la quale non sarebbe possibile se non esistesse un certo equilibrio.

    Per equilibrio si intende che esistono dei parametri entro i quali la vita è possibile, e tutte le reazioni che si manifestano nell’ecosistema hanno la funzione di regolarizzare i parametri affinché essi rientrino in determinati valori compatibili con la vita. Per comprendere meglio questo principio ecco un esempio: quando l’acqua dell’oceano raggiunge i 26 gradi, che rappresenta un punto critico di surriscaldamento, evapora. Il vapore acqueo trasferisce energia sotto forma di calore, il quale viene rilasciato, facendo aumentare la temperatura dell’aria; l’aria calda sale di circa quindici chilometri e incontra un’aria più fredda, a questo punto la rotazione terrestre trasferisce una forza centripeta. La somma di tutte queste energie dà vita a un uragano che funge da valvola di sfogo al surriscaldamento dell’oceano, abbassando, in tal modo, la temperatura di circa quattro gradi, bilanciando il clima e ridistribuendo il calore su tutto il pianeta. Questo è solo uno dei meccanismi messi in atto dalla natura per equilibrare il clima, ed è evidente la complessità di questo meccanismo a cui partecipano il sole, l’acqua, l’aria, la terra e tutti i suoi elementi. La Terra è un insieme di sistemi comunicanti tra loro che contribuiscono a sostenere la vita. L’uomo, vivendo in simbiosi con l’ambiente che lo circonda e di cui ne fa parte, condivide lo stesso principio. Infatti il suo corpo è un insieme di sistemi che interagiscono armonicamente tra di loro. L’equilibrio non è stabile ma dinamico, ciò significa che i parametri entro i quali si manifesta la vita, oscillano in continuazione. Per l’uomo i parametri vengono definiti fisiologici e in molti casi l’equilibrio viene chiamato omeostasi.

    Quando si fa un prelievo del sangue ci sono delle voci a cui corrisponde un determinato valore di riferimento; ad esempio la glicemia compare con un valore di 80-110 mg/dl, ciò significa che se il risultato si trova entro questi valori, la glicemia rispetta il suo equilibrio fisiologico. Il corpo umano composto da diversi sistemi, strutture, organi, ghiandole, risponde ai continui stimoli che giungono dall’ambiente esterno e mette in atto delle risposte sotto forma di reazioni che consentono al corpo di rispettare l’equilibrio; anche l’equilibrio corporeo è dinamico e molto delicato, viene alterato continuamente da diversi fattori di tipo alimentare, fisico (un’intensa attività fisica), ambientale (come la temperatura) e perfino i nostri pensieri possono alterarlo. Ma alterare non significa che il corpo perde i valori fisiologici, semplicemente cambia l’equilibrio, a meno che gli stimoli non diventino troppi da superare le capacità di adattamento del corpo stesso; solo in tal caso viene minacciata la salute. Il corpo interagisce con l’ambiente circostante, dal quale percepisce gli stimoli attraverso gli organi di senso. Tali stimoli vengono elaborati dal corpo che genera risposte di adattamento attraverso meccanismi messi in atto dai vari sistemi, al fine di mantenere in equilibrio i parametri fisiologici utili alla vita. Ma chi si occupa della gestione di adattamento del corpo ai vari stimoli? Quali sono gli stimoli più importanti in grado di turbare il nostro equilibrio?

    CAPITOLO 2

    CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

    Nell’introduzione ho scritto che l’organo più importante del corpo umano è il cervello, sia dal punto di vista fisiologico sia per quanto riguarda gli schemi comportamentali che esso elabora e che influenzano la nostra salute e il nostro aspetto fisico. Per quanto riguarda l’aspetto fisiologico, mi riferisco al sistema nervoso centrale, a cui si deve la capacità di elaborare stimoli e organizzare risposte di adattamento agli stimoli.

    LA CENTRALE DI COMANDO (sistema nervoso centrale o SNC)

    Il cervello, attraverso il sistema nervoso, comunica con il resto del corpo: muscoli, ghiandole, organi, cellule, e tutte le strutture rispondono ai suoi comandi.

    Il sistema nervoso si divide in due branche:

    - il sistema nervoso centrale;

    - il sistema nervoso periferico.

    In realtà si può dire che sia tutto un organo ma, come una multinazionale, possiede le sue diramazioni e sedi distaccate; quindi la sede centrale è situata nel cranio, ma possiede una sua estensione nella colonna vertebrale che si chiama midollo, che ha competenze differenti; mentre il sistema nervoso periferico rappresenta tutte le diramazioni dislocate nei vari distretti corporei diramandosi anche nelle ghiandole, organi, vasi sanguigni, recettori. Ciò significa che le informazioni in entrata e in uscita viaggiano attraverso il sistema nervoso periferico e giungono alla sede centrale dalla quale partono i comandi. Faccio un esempio: se mi avvicino troppo a una fonte di calore, il recettore a un certo punto si attiva segnalando il pericolo di ustione; l’informazione viaggia attraverso il sistema nervoso periferico, giunge alla centrale e da essa parte l’impulso che attiva il sistema muscolare della zona interessata che fa allontanare l’arto dalla fonte di pericolo.

    Il sistema nervoso periferico è composto anche dal sistema nervoso autonomo; ciò significa che le azioni avvengono in maniera istintiva e inconscia, come la digestione, il battito cardiaco, il controllo della pressione arteriosa, la motilità intestinale, la respirazione; è come se avessimo due cervelli, uno per pensare e l’altro che si occupa delle attività quotidiane per la funzionalità dell’organismo. La comunicazione tra sistema nervoso centrale e periferico, avviene attraverso due importanti assi nervosi:

    - il sistema nervoso simpatico;

    - il sistema nervoso parasimpatico.

    Da qui in avanti questi sistemi li chiamerò assi. Essi rappresentano due vie di comunicazione fondamentali e possono generare inconvenienti se vi è un sovraccarico di impulsi, sia a livello emotivo che a livello fisiologico. Nell’introduzione avevo anticipato che uno stress psicologico può diventare un problema fisiologico e viceversa. Bene, questo passaggio dipende quasi esclusivamente da questo

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