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Gli umani e la cura
Gli umani e la cura
Gli umani e la cura
E-book82 pagine55 minuti

Gli umani e la cura

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Info su questo ebook

Questo scritto può essere di aiuto e può indicare una via per affrontare le difficoltà che inevitabilmente abitano il cammino terreno. Nello scriverlo le autrici sono state animate dal desiderio di raggiungere coloro che, essendo sfuggiti/e a una terapia, possano comunque immaginare, pur con la fatica che questo contempla, il confronto autentico con gli altri come un modo per curarsi e curare.
LinguaItaliano
Data di uscita9 ott 2023
ISBN9791221499599
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    Anteprima del libro

    Gli umani e la cura - Maria Grazia Ceparano

    Civiltà

    "Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così.

    Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca.

    Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.

    Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo."

    Condivisione

    Questo lavoro e queste riflessioni partono dall’esigenza di condividere, con chi avrà desiderio di farlo, una nostra inclinazione verso le professioni di cura.

    Abbiamo sentito in tutti questi anni di lavoro, quanto sia necessario mantenere acceso il fuoco di quei sentimenti che rimandano alle qualità dell’Essere, argomento che affronteremo lungamente in questo scritto.

    Ed è proprio grazie ad esse che abbiamo potuto resistere, anche durante il periodo Covid alle manipolazioni che hanno subito molte persone fino a capitolare al ricatto vaccino. Tutti i sistemi di informazione mainstream hanno infuso paura nei più, facendo loro credere la menzogna del vaccino salvavita. Ma attualmente, e siamo nel 2023, si sta aprendo una crepa in questa manipolazione, grazie a coloro che stanno dimostrando e raccontando dei dannosi effetti collaterali e delle grosse infermità che il falso vaccino ha creato in molti soggetti, per non parlare di tutte le operazioni politico economiche connesse.

    Nell’affrontare queste tematiche, con le sue aree di problematicità, abbiamo deciso di adottare le strisce di Schulz, perché i Peanuts rappresentano un microcosmo umano, utili ad alleggerire il carico esistenziale o ad affrontare le sue sfide più dure.

    Ci è sembrato che farlo attraverso l’ironia, che permea tutto l’universo di Schulz, potesse essere lo strumento migliore per entrare in contatto con l’animo umano.

    Attraverso l’analisi dei conflitti interiori, delle speranze, delle paure e delle manie di Charlie Brown, Lucy, Snoopy, Piperita Patty, viene mostrato un universo umano con le sue contraddizioni e le sue fragilità.

    Fioritura

    Il cuore dell’esistenza umana

    "Ogni individuo, ogni pianta, ogni animale, ha un solo scopo… realizzarsi per quel che è.

    Una rosa è una rosa, è una rosa.

    La rosa non ha nessuna intenzione di realizzarsi come canguro." (F. Perls)

    "È urgente che alimentiamo e sviluppiamo i nuovi germogli di buon senso e della benevolenza che stanno emergendo.

    Quello che dobbiamo recuperare è una fantastica abilità di svilupparci tecnicamente e una comprovata abilità intellettuale. Sappiamo come esplorare e investigare praticamente tutto. La nostra sfida è ora sviluppare esseri umani con valori - morali etici umanistici - che possano utilizzare efficacemente questo sviluppo. Quando raggiungeremo questo, saremo in grado di godere di questo pianeta meraviglioso e della vita che lo abita." (V. Satir)

    Dalla cura al prendersi cura

    La cura non è solo riparare le ferite, ma anche un far fiorire le possibilità dell’essere (L. Mortari)

    Se il primo segno di civiltà in una cultura, come sostiene Margaret Mead, è stato aiutare qualcun altro nelle difficoltà, la salvaguardia di questa civiltà è nella cura della comunità e nella pratica quotidiana della cura dell’individuo in ogni suo aspetto.

    Nella ricostruzione di legami emotivi e relazionali, sia che si viva in un villaggio o in una città, si potrà individuare una diversa prospettiva del significato di civiltà, dove la cura assume la funzione di dono e reciprocità che nessuna pandemia può sospendere.

    Cosa vuol dire curare? Fornire le sole cure necessarie ad un ammalato attraverso un insieme di mezzi terapeutici coadiuvanti il passaggio dalla malattia alla salute?

    La salute non è la mera assenza della malattia, ma lo sviluppo del potenziale umano.

    In ambito sanitario la parola ‘cura’ si riferisce sia all’insieme di medicamenti e terapie di diverso tipo per il trattamento di una malattia, sia all’interessamento sollecito e costante per qualcuno, riassumendo in sé i due significati di to care e to cure: curare l’altro e avere cura dell’altro.

    Ma cosa vuol dire prendersi cura, avere cura dell’altro?

    Nel corso degli anni le scienze umanistiche hanno potuto verificare che dal curare l’altro al prendersene cura, significa entrare nello spazio sacro della relazione

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