La Storia in due vite

Di Elettra Nicodemi

La Storia in due vite, biografia di una coppia è un memoire. Un romanzo storico tratto da una storia vera. Raccoglie testimonianze della seconda guerra mondiale di Giuliano e Giovanna allora non ancora ventenni e racconta della loro storia d'amore dal giorno del loro incontro alla nascita del loro secondo figlio passando per felice periodo in Sardegna. Lo stile e l'intreccio riesce nel proporre temi di grande impatto con leggerezza e alterna con passaggi lievi il racconto della vita già di coppia a quella degli anni di guerra. Si legge di Giovanna in villeggiatura ancora bambina così come della deportazione di Giuliano al campo di concentramento di Fossoli. Tratta i ricordi dell'emigrazione in Argentina nel primo dopoguerra. Descrive la vita nel territorio apuano tra il 1941 e il 1945 tra sfollamenti, bombe e neonati di cui occuparsi.

Giuliano Marselli, nato nel 1926 ha ottenuto riconoscimento dal governo tedesc ed è insignito di medaglia d'oro al merito civile, maestro in pensione conduce vita ritirata con la moglie Giovanna Chericoni classe 1928. La Repubblica italiana ha di recente salutato il loro 60esimo anno di matrimonio.

• Lingua: Italiano
• Editore: Elettra Nicodemi
• Data di uscita: 26 ott 2013
• ISBN: 9788868556440

Anteprima del libro

La Storia in due vite

biografia di una coppia

Introduzione

La Storia in due vite si svolge alternando il racconto di Giovanna a quello di Giuliano. Si apre con il loro incontro nell’estate del 1948 e prosegue inframmezzando ricordi di guerra a scena di vita quotidiana.

La famiglia di Gi*vanna Chericoni era composta all’epoca degli anni Quaranta da cinque persone: Armando il padre, la madre Emilia e i tre figli Armanda del 1918, Fausto classe 1924 e la piccola nata nel 1928.

Dur*nte la Grande Guerra rimasero uniti fisicamente. Nello spirito non si lasciarono mai.

Dai ricordi sembra che la guerra non iniziò affatto, si sa quando finì, un passaggio presente nelle pagine del libro, ma non si *iesce a trovare nella memoria un momento in cui ci fu presa di coscienza dell’essere entrati in guerra.

La condizione di grave indigenza a cui portò la mancanza di viveri arrivo a poco a poco, finché nel territorio di Massa Carrara d*rante il primo lustro degli anni ’40 non ci fu più nulla se non fame. Gli uomini e le donne si strinsero gli uni con gli altri per sopravvivere. L’occupazione principale era procurarsi era procurarsi il necessario per le persone care, quando non si ave*a da salvarsi la pelle.

Nella lingua di terra che costituisce l’alta Toscana, al confine con la Liguria e l’Emilia ci furono moltissimi giorni di bombardamenti. Fu teatro di una delle più strenue resistenze, un conflitto sanguinoso, cruento, indefesso si svolse tra *e montagne apuane e il mare.

Il fronte di liberazione americano dall’occupazione nazi-fascista era stanziato a Montignoso, un comune della provincia. La linea Gotica che, nelle immagini di chi visse quel periodo si concretizza con il muraglione, fortificaione che attraversa i campi della campa*na di Carrara ai piedi dell’attuale confine con la regione Liguria.

La striscia di terra che divideva i due fronti era unita da bombe, fame, gente che si aiuta*a.

Le memorie del periodo sono divise in parti che seguono la scansione temporale degli spostamenti a cui la guerra costrinse.

I periodi principali della vita di Giovanna dur*nte la guerra sono tre e si dividono come segue:

dalla data della liberaione 11 aprile 1945 all’ottobre del del 1944 in cui visse a Carrara, in via Pietro Tacca, dall’ottobre del 1944 al maggio *ello stesso anno, il periodo di Torano, dal maggio 1944 afino a che i ricordi lo consentono, stable in via Covetta, già