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Melina e la primavera perduta
Melina e la primavera perduta
Melina e la primavera perduta
E-book53 pagine47 minuti

Melina e la primavera perduta

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Info su questo ebook

Manuela Inzaghi, nata a Milano trentatrè anni fa.. Dolce e romantica, non smette mai di sognare.. Ama tantissimo parlare inglese, leggere libri, stare a contatto con la Natura e ascoltare la musica straniera..
LinguaItaliano
Data di uscita3 set 2013
ISBN9788891119605
Melina e la primavera perduta

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    Melina e la primavera perduta - Manuela Inzaghi

    Manuela Inzaghi

    Melina

    e la Primavera perduta

    Edizioni Youcanprint

    Copyright © 2012

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    Tel. 0832.1836509

    Fax. 0832.1836533

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Titolo | Melina e la Primavera perduta

    Autore | Manuela Inzaghi

    Illustrazione di copertina | © liliya kulianionak - Fotolia.com

    ISBN | 9788891119605

    Prima edizione digitale 2012

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941

    MELINA

    E LA PRIMAVERA PERDUTA

    C’erano una volta, due ragazzi chiamati Dario e Manuela, che stavano camminando in un bellissimo bosco dal colore verde sgargiante, quando un’improvvisa luce accecante li bloccò.

    Il fatto strano era che, questa grande luce veniva da una cosa piccolina, e non dal Sole, che in quel periodo era molto forte, caldo e luminoso.

    Ah già! Mi stavo dimenticando mio caro Lettore, che eravamo in Primavera! Una stupenda Primavera!

    Era piena di fiori profumati e dai mille e più colori, di uccellini che riempivano l’aria con i loro dolci e melodiosi canti.

    La luce che i due ragazzi vedevano veniva da una Fatina del Bosco!

    Sì, hai capito proprio bene. Da una Fatina dei Boschi!

    Di solito non si possono vedere. Solamente quando piangono possono essere viste anche dagli Esseri Umani e dai pochi Eletti. Infatti, la nostra fatina stava proprio piangendo.

    I due Umani si sentirono così tristi per lei, che parlarono tra loro di questo strano fenomeno, e, dopo pochi minuti, decisero di conoscerla e di chiederle cosa le fosse successo. Ma non sapevano come salutarla senza spaventarla e farla scappare via. Era così tenera rannicchiata su di un giovane ramo di nocciolo, che non sembrava neanche appartenere al mondo delle Fate.

    Perché???

    Le Fate hanno un aspetto fanciullesco e sono molto molto timide!!!

    Era proprio piccolina, con due piccoli occhietti color verde smeraldo screziati d’oro, i capelli acconciati in una coda alta divisa in due lunghe ciocche color castano chiaro, con i riflessi rossi, che le scendevano fino alla vita, terminando in due morbidissimi boccoli.

    Aveva un corpicino così esile, che sembrava dovesse spezzarsi al minimo soffio di vento.

    Aveva anche due bellissime piccole ali iridescenti, che le partivano da metà schiena in giù. Sembravano morbide come il velluto ed erano così trasparenti che le potevi notare solo se un raggio di luce di Sole ci si posava sopra! Inoltre, indossava un piccolo top color oro, uno slip del medesimo colore e due lunghi stivali leggeri, dello stesso colore delle gemme del nocciolo, che le arrivavano fino a una spanna e mezza sopra il ginocchio.

    Attaccata agli slip da una cintura, aveva una gonna

    corta trasparente a forma di petali di Lilium, arrivante fino alle caviglie.

    Dimenticavo di dirti mio caro Lettore, che in mano avrebbe dovuto tenere una bellissima bacchetta magica, a forma di Lilium, non ancora del tutto sbocciato, dal cuore d’oro e luccicante!

    Il perché del dovrebbe te lo spiegherò tra non molto!

    Dopo un po’ Dario disse: Chiamiamola semplicemente fatina!

    E così Dario e Manuela fecero: Fatina! Dolce Fatina! No, non spaventarti! .. Non volevamo farti paura! Non scappare! Non ti vogliamo fare del male! Vorremmo solamente aiutarti! La fatina disse: "Sniff, sniff! Oh, scusate, non mi ero accorta di essermi resa visibile. Ero così assorta nei miei tristi pensieri, che non mi ero accorta della vostra presenza. No, non volevo spaventarvi con la mia luce e spero di cuore mi possiate scusare!

    Dovete sapere che tutte noi fatine abbiamo dei poteri particolari, ma che non possiamo svelare e farci vedere da nessun Essere Umano.

    Solo quando piangiamo ci rendiamo visibili e la luce che noi emettiamo e voi vedete, proviene dal

    nostro cuore.

    A seconda dei

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