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Com'è difficile
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E-book83 pagine1 ora

Com'è difficile

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Info su questo ebook

Essere un buon genitore vuol dire crescere bene insieme ai propri figli. Il mestiere del genitore è difficile ma arricchisce entrambi.
Certo, in una situazione di crisi del futuro come l'attuale, è ancora più difficile riuscire a trasferire ai ragazzi la capacità di creare un progetto costruttivo ma occorre tenere conto che negli ultimi anni, forse, gli stessi genitori hanno perso il timone, sostituendo un sano modello educativo basato sulle regole, con la profusione di amore incondizionato, diventando sovente avvocati difensori dei propri figli nei confronti degli insegnanti e della società.
Invece, i ragazzi hanno bisogno di regole precise, devono potersi identificare negli "eroi" individuando quelli positivi, adulti capaci e competenti, per costruire il proprio sé autonomo e la stima di sé.
Per raggiungere questo traguardo sono importanti la presenza costante e discreta, la comunicazione continua con i propri figli e la collaborazione stretta tra i genitori e la scuola.
LinguaItaliano
Data di uscita26 set 2012
ISBN9788867552184
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    Anteprima del libro

    Com'è difficile - Sandra Castellano

    genitoriali

    Autore

    Sandra Castellano è psicopedagogista. Offre consulenze pedagogiche in collaborazione con Medici di Base e interventi di sostegno psicopedagogico a domicilio per giovani disabili portatori di deficit. È stata Vice, e poi, Presidente di Cooperativa Socio–Assistenziale, impegnata nella gestione di Day Hospital Psichiatrico Adulti in Torino con mansioni di supervisione psicopedagogica e organizzazione del personale educativo per il recupero di pazienti psichiatrici.

    È nata a Torino ed è mamma di due figli di 14 e 12 anni.

    Com’è difficile! è il suo primo libro dedicato ai genitori che, come lei, combattono tutti i giorni per dare una sana educazione e buone prospettive ai propri figli.

    sandra.castellano64@gmail.com

    Colophon

    Com’è difficile! Riflessioni, appunti, spunti e ansie genitoriali.

    © Copyright 2012 Sandra Castellano

    Realizzazione editoriale a cura di Premedia Publishing

    www.pre-media.it

    Redazione a cura di Canale Multimedia – G. Canale & C. spa

    www.canalemultimedia.it

    Tutti i contenuti sono protetti dalla Legge sul Diritto d’Autore.

    Possono essere usati esclusivamente per finalità personali e non possono essere riprodotti, copiati e distribuiti per scopi commerciali e non commerciali.

    Si declina ogni responsabilità per ogni utilizzo del file non previsto dalla legge.

    Immagine di copertina: Modificata da Child head with symbols, © vladgrin, Fotolia.com

    Dedica

    Sulla terra i bambini sono la cosa più cara al mio cuore…

    W. Goethe

    Un pensiero particolare a Carlo e ai miei figli.

    Riflessioni, appunti, spunti,

    e ansie genitoriali

    ... Sulla terra i bambini sono la cosa più cara al mio cuore. Quando li guardo e vedo in quei piccoli esseri i germi di tutte le virtù, di tutte le forze di cui avranno un giorno tanto bisogno, quando scorgo nella cocciutaggine la futura costanza e fermezza di carattere, nella vivacità il buon umore e la disinvoltura necessaria per sgusciare tra i pericoli del mondo, è tutto così puro e intatto!

    Johann Wolfgang von Goethe

    Così scriveva Goethe ne I dolori del giovane Werther e mi piace pensare alla magia della vita che ogni volta si rinnova con una nuova creatura per la quale vale la pena sacrificarsi, investire ogni forza e momento della giornata. Quante volte osserviamo questi piccoli esseri e proviamo a immaginarli da grandi, già formati, adulti e non ci sembra vero che il tempo in realtà passi così in fretta da farceli vedere in un baleno pronti per affrontare la vita.

    A un’attenta osservazione si possono già scorgere in ciascuno, fin dal principio, i caratteri distintivi della personalità con quella semplicità e immediatezza tipica dell’infante, libera da condizionamenti, malizie e atteggiamenti propri dell’adulto. È la vita che sboccia nella sua vera essenza come un fiore che si schiude.

    È la filosofia ispiratrice di questo libro che non ha la pretesa di insegnare ma, semplicemente, di raccontare quanto faticoso sia il mestiere di genitore e, allo stesso tempo, quanto questo mestiere rappresenti il fulcro dell’esistenza, la speranza per un domani migliore da costruire insieme.

    Quant’è difficile presentare un argomento così importante, anche se apparentemente scontato e quanto ancor più arduo è applicare questo tema dal lato pratico in prima persona con i propri figli, da attori protagonisti. Non va sottovalutato né strumentalizzato: del resto tutti ne parlano, è di gran moda. Recentemente mi è capitato di raccogliere un acceso sfogo di mamma che si lamentava del fatto che al momento buono quando si è in difficoltà nel prendere una decisione da genitori, nel consigliare un indirizzo scolastico che magari segnerà il ragazzo per l’avvenire, si percepisce chiaramente la difficoltà di trovare consigli utili, semplici e l’unica risorsa alle volte è solo la classica ciancia fra madri.

    È nata in me dunque, l’esigenza di riflettere su alcuni aspetti legati all’educazione dei figli, al rapporto di noi genitori con loro, alla convivenza pacifica e anche costruttiva che è necessario instaurare, insomma una serie di pensieri emergono nei momenti più strani della giornata, magari mentre sei in tram e hai davanti un bimbo capriccioso che tartassa la mamma con strane richieste, alla fine accettate per quieto vivere, oppure mentre sei in vacanza. L’intento è sviluppare un ipotetico dialogo con me stessa allo specchio immaginando le più semplici e frequenti situazioni genitoriali nella vita di tutti i giorni, sperando di riuscire a trovare risposte eloquenti a quesiti educativi che a volte ci tolgono il sonno la notte.

    A chi non è capitato di assistere a scene pietose tra genitori e figli e commentare: «È proprio vero, siamo tutti nelle stesse condizioni, non sappiamo come comportarci con i nostri figli», e se fino a quel momento credevamo che certi episodi di vita familiare vissuta capitassero solo in casa nostra, avere la certezza che così non è!

    Parlando con altri genitori compagni di avventura capita di costatare che troppe volte abbiamo l’impressione di remare con i nostri figli in mezzo al mare, di avere difficoltà a vedere l’orizzonte, ma poi la nebbia si dissolve e basta un semplice confronto tra genitori per schiarirci le idee.

    Le mie amiche Maria Silvia e Anna, che ringrazio, mi hanno dato lo spunto e il coraggio di intraprendere l’avventura di questo libro raccontandomi che quando pensano ai molti problemi legati all’educazione dei figli, o li affrontano con altri genitori, pensano alle nostre lunghe conversazioni e ai nostri scambi di opinione. Di lì, dunque, è nata l’idea di iniziare questo cammino per provare a essere utili agli altri, cercando qualche spunto di riflessione in più su un argomento quanto mai antico ma non per questo non affascinante.

    Ringrazio in particolare i miei genitori per gli insegnamenti e tutti coloro, al corrente del mio progetto,

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