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Pillole n. 2
Pillole n. 2
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E-book118 pagine1 ora

Pillole n. 2

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Il seguito di "Pillolen. 1". Una seconda raccolta fatta di consigli, suggerimenti, e analisi grafologiche e professionali su 30 materie ed argomenti.
LinguaItaliano
Data di uscita5 dic 2016
ISBN9788822874351
Pillole n. 2

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    Anteprima del libro

    Pillole n. 2 - Marilena Cremaschini

    firma

    Antidepressivi naturali

    La natura ci aiuta gratuitamente

    Si definiscono antidepressive quelle sostanze che stimolano il nostro umore, portando giovamento e benessere al nostro organismo ed alla nostra psiche.

    Non c’è bisogno di ricorrere a farmaci, che considero sempre dannosi e da prendere in considerazione quando non vi sono altri rimedi e solo se strettamente necessari.

    Nemmeno a tante pasticche od intrugli strani, costosi e poco salutari, per il nostro portafoglio e per la nostra salute.

    Ci sono dei rimedi che giovano alla nostra mente naturalmente, senza spendere nulla.

    Il sole e tutto ciò che è luce e luminoso è il primo antidepressivo naturale e di ampia disponibilità per chiunque illimitatamente.

    Non c’è bisogno di rosolarsi ai raggi solari, basta beneficiarne anche indirettamente, facendo passeggiate, mettendoci vicino ad una finestra, lasciando che il sole entri nei nostri ambienti.

    Certamente la stagione invernale non aiuta, ma c’è la luminosità del giorno anche se breve.

    Finestre e locali luminosi sono dunque lo strumento per rubare più raggi possibile e godere della luminosità naturale del giorno.

    Non ritengo che sia altrettanto naturale sopperire alla mancanza della luce solare con lampade artificiose, che invecchiano e rovinano la nostra pelle oltre ad essere totalmente artefatte ed innaturali.

    Preferisco usufruire dei doni che madre natura crea, oltre al fatto che la stagione autunnale ed invernale serve al nostro corpo per riorganizzarsi e preparasi al rinnovamento della primavera ed alla esplosione estiva.

    Meglio dunque lasciare alla stagionalità la scelta del tempo e dei modi.

    Altro modo naturale di provvedere al nostro beneficio sono gli infusi naturali e sarebbe meglio anche biologici perché assicurano l’assenza di sostanze dannose e tossiche per l’organismo.

    Inoltre gli infusi ci idratano, e attraverso il liquido caldo, che anche nella stagione calda aiuta a regolarizzare la temperatura corporea (non per nulla sono consigliati nei paesi caldi o torridi) vengono assorbiti immediatamente e rapidamente dal nostro organismo.

    Potete chiedere al vostro erborista le erbe, o la combinazione di esse, più indicate per le vostre necessità, un buon consiglio solitamente non lo nega nessuno.

    Allo stesso modo gli oli naturali o il profumo delle piante o fiori.

    A volte basta annusare l’aria di un giardino, di una siepe o di una pianta per sentire delle sensazioni benefiche, la natura sa regalarci cose meravigliose, impariamo ad osservarla perché la nostra mentre reagisce ai profumi naturali innescando una memoria olfattiva fatta di ricordi e benefiche emozioni.

    Ci sono poi gli animali, utili non solo nella pet teraphy.

    Gli animali sono diventati lo strumento terapeutico per eccellenza, non hanno controindicazioni, non sono tossici e non hanno effetti collaterali, se non quello di dare tanto amore e felicità, anche in eccesso, ci aiutano a risolvere disagi e fasi problematiche, ci sono accanto quando abbiamo bisogno di non sentirci soli, ci danno infine la forza di andare avanti nonostante tutto ed indipendentemente dagli altri.

    Perché l’essere umano se ne va, si allontana, ci tradisce, ci manca di rispetto, non ci considera, l’animale mai.

    Non importa il tipo di animale o di razza perché tutti, nel loro piccolo, ci possono insegnare serenità, armonia e gioia, e regalarci dei momenti veramente unici.

    Gli animali possono essere i nostri grandi ed affidabili amici, sempre disposti alle coccole a nostra discrezione ed esigenza.

    Gli animali inoltre possono educare i nostri figli al rispetto degli altri e dell’ambiente, così come descritto in un altro mio a articolo esso può diventare non solo l’amico inseparabile ma anche l’elemento educativo e terapeutico anche per i bambini più problematici.

    C’è sempre da qualche parte, anche senza comprarlo, un animaletto per noi, adatto alle nostre esigenze, ai nostri tempi e ai nostri spazi, e vi assicuro che si sanno adattare meglio di quello che potete pensare.

    Infine, il pensiero positivo.

    Un grande campione Muhammad Ali (così come lui ha voluto essere conosciuto e ricordato) è da sempre citato oltre che per la gloria dei suoi gesti, nello sport e nella vita, soprattutto per una frase che racchiude l’immensità e la profondità del suo coraggio e del suo ardore: niente è impossibile.

    Come descritto nel mio articolo, il pensiero che nulla sia impossibile può diventare uno stile di vita estremamente costruttivo ed ottimistico, perché lottare per i propri desideri ed aspirazioni porta sempre da qualche parte, e sarà sempre meglio dell’immobilità e del non fare nulla non cambiando le cose.

    Il tempo per pensare, la capacità di vivere bene con se stessi, il vivere più nel presente che all’ombra del passato o di un futuro che ancora non c’è o è lontano, un ascolto positivo e attivo nel confronto con gli altri e per se stessi.

    Sono tutti pensieri positivi che ci possono aiutare a stare meglio, a vedere il mondo attraverso un bicchiere mezzi pieno e scoprire che con impegno e coraggio dietro l’angolo si trova sempre la possibilità di risolvere le cose in maniera positiva e costruttiva, il più delle volte basta crederci per realizzarle veramente.

    Tutti questi sono strumenti di benessere e di miglioramento psichico che abbiamo a disposizione illimitatamente, naturalmente e senza spendere nulla.

    Approfittiamone dunque.

    Bed-sharing e co-sleeping

    I pro e i contro del dormire a letto coi figli

    Bed-sharing è il condividere il proprio letto o divano, il mobile dove si dorme, con un estraneo, anche se di famigli, a cui non è dedicato il letto in sé.

    Il co-sleeping o il room-sharing è l’atto di dormire insieme nella stessa stanza, anche se in letti diversi, si condivide comunque lo spazio limitato della camera da letto.

    Tali pratiche sono tornate in auge in quelle famiglie dove i genitori scelgono di condividere più tempo possibile coi loro figli, sfruttando anche il momento dedicato al riposo ed al sonno.

    È uno stile di vita che presuppone delle scelte precisa, cioè quella di preferire la vicinanza ed il contatto coi figli il più a lungo possibile e nel modo più amorevole che si conosca, quello della condivisione del proprio letto.

    Mamma, papà e figli, indipendentemente dall’età di questi (sconsigliato se maggiorenni, ma le scelte di vita sono sempre personali e da rispettare) dormono tutti nello stesso letto o in letti affiancati in modo tale che si senta palesemente la vicinanza di tutti.

    Sono gesti di ampia affettività, disponibilità e generosità che portano dei notevoli vantaggi, ma hanno anche delle controindicazioni.

    I bambini sentono di essere più amati e si sentono vicino ai loro genitori, anche quando gli altri solitamente vengono separati, inoltre c’è maggior senso di rassicurazione, di protezione e di affetto.

    Anche i genitori percepiscono tali aspetti positivi.

    Non si tratta di situazioni temporanee o valutate per motivi clinici o pediatrici, non è la soluzione per una notte insonne o per un incubo, i genitori con tale tecnica scelgono una forma di accadimento del loro bambino che comprende anche la condivisione del loro letto o della camera.

    Il bambino, soprattutto nei primi mesi di vita, sente la vicinanza del genitore anche senza un contatto diretto, i suoi sensi visivi ed uditivi non sono ancora formati ma è più sviluppato il senso percettivo, il cosiddetto sesto senso, che verrà col tempo sminuito dalla funzionalità dei sensi organici.

    Dall’altra parte i genitori si sentono più protettivi e rassicurati dal fatto che possono percepire immediatamente le eventuali anomalie del sonno o il disagio dei loro figli.

    Questa situazione comporta per i genitori

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