Il collezionista di ricordi

Di Serena Crescenzi

RACCONTO LUNGO (30 pagine) - ROMANCE - Può la memoria venire in soccorso dell'amore? O ne è feroce antagonista? Laurent non lo sa, soprattutto quando pensa alla sua amata Alphonsine

Nato con un particolare disturbo della memoria, Laurent colleziona ricordi altrui, in parte come  compensazione per il suo problema e in parte per formarsi una conoscenza del tutto personale della storia del mondo. In realtà, l'unica cosa che non vorrebbe mai dimenticare è Alphonsine, e il loro incontro troppo breve. Alphonsine, sfuggente ed enigmatica; Alphonsine, un mistero la cui soluzione è forse nascosta nelle pieghe dell'elusiva memoria di Laurent... e di sicuro nel suo cuore.

Romana, diplomata in Grafica Pubblicitaria, Serena Crescenzi è una giovane autrice esordiente. Appassionata di lettura e scrittura, artista in disegno tradizionale, ha pubblicato il romanzo "Dodici ore" con Aletti Editore.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 25 mar 2014
• ISBN: 9788867752591

Anteprima del libro

a cura di Roberta Ciuffi

Il collezionista di ricordi

di Serena Crescenzi

1.0 marzo 2014

ISBN versione ePub: 9788867752591

© 2014 by Serena Crescenzi

Edizione ebook © 2014 by Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0 marzo 2014

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Serena Crescenzi

Il collezionista di ricordi

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Capitolo 2

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Serena Crescenzi

Romana, diplomata in Grafica Pubblicitaria, Serena Crescenzi è una giovane autrice esordiente. Appassionata di lettura e scrittura, artista in disegno tradizionale, ha pubblicato il romanzo Dodici ore con Aletti Editore.

1

Erano custoditi tutti in una stanza. Affissi alle pareti, pendenti dal soffitto, riposti in cassettiere vecchie e tarlate, infilati nelle pagine dei libri, tra i fogli scollati della carta da parati. Migliaia e migliaia di ricordi. Scritti per bene su carta intestata, o improvvisati su tovaglioli di bar e fazzoletti di stoffa, bicchieri e piattini, giocattoli e calzini. C’era di tutto. Un paio, addirittura, intarsiati in un frammento di sughero.

La stanza odorava di carta, di polvere e d'innumerevoli fragranze, impresse nelle fibre di quegli oggetti e disperse in un unico ambiente. Di una certa Madame Sinclair era rimasto il profumo di un tè alle rose che lei quel giorno stava bevendo e che macchiò accidentalmente il fazzoletto su cui scrisse il suo ricordo. Accanto a quello aleggiava l’odore amaro del carbone, rimasto tra le fibre del berretto di Mr. Kenton, un macchinista, che lo usò per scrivere il suo, di ricordo.

Uno soltanto, perché uno solo a persona era destinato a quella collezione. Migliaia di ricordi che riconducevano alla memoria di migliaia di persone differenti. Migliaia di ricordi che, letti tutti assieme, riconducevano all’esatta memoria del mondo.

Almeno, questo era quello che diceva Laurent Joncour, che chiamò la sua infinita collezione Biografia Moderna dell’Umanità.

Laurent Joncour era l’ultimo di tre fratelli e alla nascita sembrava brillare di salute, ogni suo vagito gridava voglia di vivere. Non aveva difetti fisici e, alcuni dicevano, era il più bello tra i tre. Occhi verdi, capelli scuri, magro e intelligente. Un bambino che prometteva molte, molte cose.

I primi problemi si manifestarono a scuola, quando ci si rese conto che le insufficienze accumulate nel tempo non erano frutto di negligenza, né dipendevano da qualche tipo di ritardo mentale. Laurent studiava, capiva, imparava qualsiasi cosa. A casa. A scuola era come se non avesse mai aperto un libro. Quando cominciò a dimenticare anche un paio dei suoi compleanni, con festa a sorpresa, i suoi genitori e il medico di famiglia capirono allora che il problema risiedeva nella sua memoria.

Da lì, non ci volle poi molto a chiarire l’enigma: ogni qual volta le emozioni di Laurent prendevano il sopravvento, alla sua memoria succedeva qualcosa, come un oscuramento permanente, che cancellava sia l'emozione sia la circostanza che l'aveva provocata.

Quelle involontarie rimozioni di ricordi si ripeterono soprattutto da bambino, quando per lui capire il problema e cercare di contrastarlo era impossibile. Dall’età adolescenziale in poi, Laurent riuscì a