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Mangiare meglio per prevenire e curare il male
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Mangiare meglio per prevenire e curare il male
E-book669 pagine4 ore

Mangiare meglio per prevenire e curare il male

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Info su questo ebook

Ricette sane e gustose per affrontare e sconfiggere la malattia

Rimedi e ricette specifiche per evitare gli effetti collaterali e favorire le cure

Secondo numerose ricerche scientifiche l’alimentazione può in parte influenzare il trattamento del cancro di un paziente e aiutarlo a tollerare gli effetti indesiderati delle terapie. Alcune cure farmacologiche portano una vera e propria rivoluzione all’interno dell’organismo, determinando cambi di abitudini e di gusti. L’equilibrio nutrizionale può essere sconvolto. Ma è un rischio che si può scongiurare e questo libro è un valido alleato in questa importante sfida. 150 ricette studiate e classificate in base alla fase e al tipo di trattamento, con alimenti specifici e spiegazioni semplici e chiare. Cibi anti-nausea, alimenti con qualità antiemetiche, o semplicemente pasti appetitosi e leggeri. Oltre al ricettario completo, il libro fornisce utili indicazioni per contrastare gli effetti del trattamento chemioterapico, radiologico o chirurgico, raccomandazioni nutrizionali per complicanze come il bruciore allo stomaco o le ulcere della bocca. Le informazioni presenti sono una risorsa preziosa che contribuisce ad alleviare le tante preoccupazioni di pazienti e familiari. 

Quali sono i cibi da preferire e quelli da evitare
Jean LaMantia
nutrizionista, è sopravvissuta al cancro prima di diventare un’autrice bestseller. Conduce seminari di nutrizione e scrive su numerose testate canadesi in tema di alimentazione e patologie.
Neal Berinstein
è uno scienziato associato al programma di ricerca sul cancro presso la Sunnybrook Health Sciences Centre, e professore nel dipartimento di medicina oncologica presso l’Università di Toronto.
LinguaItaliano
Data di uscita10 mag 2017
ISBN9788822706720
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    Anteprima del libro

    Mangiare meglio per prevenire e curare il male - Neal Berinstein

    Prefazione

    Vorrei congratularmi con Jean LaMantia per aver ultimato questo volume. Quando mi presentò la sua idea fui subito interessato a dare il mio contributo al progetto. Alimentazione e dieta sono essenziali per la salute di tutti i malati di tumore, perché li aiutano ad avere un approccio ottimista riguardo alla loro qualità di vita e li mettono in grado di affrontare meglio le terapie e gli effetti collaterali. Finora, le informazioni scientificamente valide sul fabbisogno nutrizionale dei pazienti oncologici non erano sistematiche, ma questo esauriente testo riunisce la migliore documentazione sull’argomento, fornendo una guida informata a chi è entrato in contatto con il cancro. Jean LaMantia è una dietista abilitata che parla per esperienza, dopo aver lottato personalmente contro il cancro di cui si sono ammalati lei e il padre.

    Questo libro risponde alle domande essenziali che potrete avere sulla malattia. Esso esamina sistematicamente le fasi che attraversano i pazienti durante il corso di un trattamento oncologico, sia esso chirurgico, radioterapico o chemioterapico, e identifica i più importanti aspetti nutrizionali. Jean spiega i meccanismi dietro a molti dei sintomi legati al cancro e fornisce utili raccomandazioni sulle strategie per minimizzare tali sintomi. Inoltre, fornisce consigli pratici su come mantenere un sano apporto alimentare durante i giorni di accertamenti e terapie e su come trarre beneficio da familiari o amici che desiderano aiutarvi. Jean risponde a domande fondamentali come «Cosa dovrei mangiare?», «Cosa non dovrei mangiare?» e, soprattutto, «Come posso ottimizzare la mia alimentazione per ridurre il rischio di cancro o di recidive?».

    Troverete anche risposte a domande sulle cure complementari o alternative, comprese informazioni su come agiscono nutraceutici, prebiotici e probiotici e su come acidi grassi omega-3, antiossidanti, vitamine e altri nutrienti possono ridurre l’infiammazione, stimolare il sistema immunitario e persino uccidere le cellule tumorali.

    Gli oncologi sanno – sfortunatamente fin troppo bene – che ci sono casi in cui il cancro è in uno stadio troppo avanzato per rispondere efficacemente alle terapie. A quel punto sorgono altre domande. Forse il paziente non riesce a mangiare bene, o non è in grado di farlo. Quali sono le possibilità di alimentazione? Cosa si può fare per minimizzare il disagio del malato?

    Molti pazienti oncologici hanno preesistenti malattie o disturbi che devono contemporaneamente essere tenuti sotto controllo. Alcune di queste patologie – come il diabete, le cardiopatie e l’obesità – hanno un impatto sul cancro e viceversa. Inoltre, certe terapie possono influire su queste malattie, quindi i pazienti devono avere una chiara consapevolezza di cosa potrebbe attenderli.

    Jean fornisce le informazioni più attuali e aggiornate sul modo di modificare al meglio la propria dieta e, una volta completata la cura, sul modo di ottimizzare la capacità del proprio corpo di sopprimere o prevenire recidive e nuove insorgenze. Un avvertimento: riguardo alle cure alternative la cui efficacia non è sufficientemente testata a livello clinico, bisogna fare attenzione a non compromettere le terapie tradizionali che sono scientificamente dimostrate. Detto questo, in certe situazioni le cure di medicina complementare possono svolgere un qualche ruolo. La cosa migliore è sempre preventivamente discutere le terapie alternative con il proprio oncologo.

    Questo libro aiuta anche a mangiare di gusto. Le ricette sono deliziose creazioni pensate per ottimizzare l’alimentazione necessaria durante o dopo le terapie. Ogni ricetta comprende un elenco di «Consigliata per» che facilita la scelta dei piatti più indicati per i vari sintomi. I pazienti oncologici, quelli che sono guariti, familiari, amici e tutti coloro che vogliono ottimizzare la propria dieta per prevenire il cancro troveranno questo libro una valida fonte di riferimento.

    Sono felice di aver contribuito a questo volume. Ho fornito input su comuni questioni cliniche, convalidando le ricerche di Jean e dando interpretazioni della letteratura medica citata nel testo. Jean ha raccolto, analizzato e sintetizzato una quantità di preziose conoscenze, accumulate non solo grazie alle sue minuziose ricerche, ma anche alla sua intensa pratica e alle sue dolorose battaglie personali contro il cancro, suo e del padre. Queste esperienze l’hanno aiutata a creare questo libro eccezionale, utile a chiunque si trovi a dover affrontare la malattia.

    Da oncologo e ricercatore, sono felice che un libro di questa qualità sia disponibile ai lettori e agli assistenti sanitari, oncologi compresi. Questo libro mi aiuterà a fornire consigli migliori e più pratici dal punto di vista nutrizionale ai miei pazienti e ai loro familiari. Lo consiglio caldamente ai malati di cancro di tutto il mondo e ai miei colleghi oncologi.

    Neil L. Berinstein

    Introduzione

    Questo libro è stato scritto per i pazienti oncologici, per aiutare loro e chi li assiste a superare le terapie massimizzando la propria salute nutrizionale. Il cancro e le sue terapie possono avere un impatto immediato sull’alimentazione in molti modi, rendendo difficile la deglutizione per via di infiammazioni alla bocca o secchezza delle fauci, riducendo l’appetito, alterando i sapori e provocando disturbi digestivi come reflusso acido, stipsi o diarrea. Questo libro contiene una dettagliata guida nutrizionale per trattare questi sintomi e gli effetti collaterali, come anche malattie concomitanti come diabete e cardiopatie.

    Inizierò col darvi le notizie fondamentali sul cancro e proseguirò con chiare e particolareggiate strategie focalizzate su specifici effetti collaterali e disturbi. La principale di queste strategie è la preparazione dei cibi tenendo presente la malattia. A questo scopo, darò ricette ricche di nutrienti che non solo sono squisite, ma tengono anche conto dei problemi alimentari creati dal cancro. Una buona alimentazione vi aiuterà a essere costanti nelle terapie, uscire prima dall’ospedale e rimettervi con maggiore rapidità.

    La documentazione

    Questo libro è assolutamente attendibile. Ho lavorato con il dottor Neil Berinstein, ricercatore e oncologo presso il Sunnybrook Health Sciences Centre di Toronto, per vagliare le più recenti ricerche scientifiche in fatto di cancro e alimentazione, in modo da rendere il materiale facilmente fruibile. Questo lavoro è testimoniato dai rimandi bibliografici in fondo al volume. Le citazioni sono destinate ai professionisti, che potranno così consigliare con sicurezza il libro, e a pazienti e familiari che potrebbero voler condividere queste informazioni con i terapisti. Ho anche fornito un elenco di riferimenti da usare nel caso vogliate approfondire questioni relative al vostro caso specifico.

    Presento inoltre un punto di vista unico e personale sull’argomento. Sono guarita da un cancro, sono una dietista abilitata specializzata in cure oncologiche e sono familiare di un malato di cancro. All’età di ventisette anni, mi è stato diagnosticato il linfoma di Hodgkin. Questo tumore ha origine nei globuli bianchi (linfociti) per diffondersi poi ai linfonodi. La mia cura fu costituita da sei mesi di chemioterapia, seguiti da un altro mese di sedute quotidiane di radioterapia. Ho vissuto personalmente molti degli effetti collaterali dei trattamenti collegati all’alimentazione: inappetenza, dimagrimento, nausea e vomito.

    Sono anche una dietista e ho fornito assistenza a molti malati oncologici. Il mio primo lavoro fu presso un grosso ospedale con pazienti che si trovavano in stadi diversi della malattia e avevano bisogno di aiuto per organizzare la propria alimentazione durante la degenza. Qualche anno dopo, e dopo la mia personale lotta contro il cancro, lavorai per diversi anni con un’agenzia di assistenza domiciliare che mi permise di entrare in contatto con molti malati oncologici che vivevano in diverse situazioni e con vari livelli di supporto.

    Poi a mio padre venne diagnosticata una rara forma di cancro della cistifellea. Dopo aver contrastato il mio cancro quattordici anni prima, la mia famiglia si ritrovò a dover nuovamente affrontare questa minaccia. Cercammo di aiutare mio padre a mantenere il peso e le forze per poter sopravvivere non solo al cancro ma anche alle terapie che avevano lo scopo di allungargli la vita. Purtroppo, appena cinque mesi dopo la diagnosi, cedette alla malattia. Le terapie gli avevano devastato il corpo, ma aveva voluto correre il rischio. Molti pazienti oncologici accettano i trattamenti con la speranza di poter sottomettere la malattia ed emergere da questa battaglia con una buona qualità di vita. Io ho imparato dall’esperienza, e le mie conoscenze sono contenute in questo libro.

    Ho avuto anche la fortuna di incontrare un gruppo di persone guarite dal cancro che mi ha fatto da cassa di risonanza. Le loro opinioni e la loro esperienza sono presenti in tutto il libro sotto il titolo «L’esperienza insegna». Se avete il cancro, è ben probabile che troviate le vostre preoccupazioni e i vostri timori riflessi e forse mitigati nelle loro storie.

    Oltre a dotarvi di strategie per affrontare gli effetti collaterali, la terapia dietetica può rafforzare il vostro sistema immunitario e aiutare a prevenire una recidiva o la comparsa di un nuovo cancro dopo la cura o la guarigione. L’alimentazione può influire sul comportamento delle cellule tumorali, che possono prosperare e moltiplicarsi o rimanere invece inattive. Le informazioni dietetiche presenti in questo libro possono invogliarvi a migliorare la vostra alimentazione e quindi ad assumere un ruolo attivo e positivo nel mantenimento della vostra salute.

    Il programma nutrizionale

    Il mio approccio alimentare al cancro si basa sul campo relativamente nuovo dell’immunologia nutrizionale. Non pretendo certo di aver scoperto la dieta anticancro, ma le ricerche hanno dimostrato che gli alimenti che sono antinfiammatori, con un alto contenuto di cereali integrali e un basso indice glicemico, e ricchi di nutraceutici, fitonutrienti, antiossidanti, probiotici e prebiotici, possono avere un valore terapeutico per i pazienti oncologici. Questi alimenti rafforzano il sistema immunitario e in studi di laboratorio si sono dimostrati efficaci nel fermare le cellule tumorali. In diversi punti del libro ho fornito liste di alimenti che hanno un alto contenuto dei nutrienti necessari, nonché molte ricette che contribuiscono alla prevenzione.

    Approfondirò la questione, ma intanto voglio darvi le due raccomandazioni alimentari fondamentali per affrontare i trattamenti e ridurre il rischio di recidive.

    1. Seguite una dieta principalmente vegetariana, mangiando molta frutta, verdura, erbe aromatiche, spezie, legumi, cereali integrali e pesce d’acqua fredda. Quest’alimentazione vi fornirà i nutrienti necessari a mantenere un livello di salute generalmente buono e vi aiuterà a eliminare i fattori che portano all’insorgenza e alla diffusione del cancro.

    2. Limitate l’assunzione di carne rossa, cereali raffinati e alcolici ed evitate carni lavorate e bibite gassate. Questo ridurrà fonti alimentari di infiammazione e livelli elevati di insulina che possono potenzialmente favorire il cancro, e consentirà agli alimenti e ai nutrienti benefici di svolgere il loro lavoro terapeutico.

    Le ricette e i piani dei pasti

    Adoro cucinare e sperimentare nuove ricette, ma ne ho poche di mia invenzione. Per fortuna, il mio editore aveva un cast di creatori di ricette nonché scrittori di manuali di cucina pronti a intervenire. Ho passato al vaglio l’ampio catalogo di ricette scegliendo quelle più adatte a questo libro. Ho fatto la selezione seguendo diversi criteri.

    Innanzitutto, ho scelto le ricette che avrebbero potuto aiutare nel controllo dei sintomi, come inappetenza, perdita o aumento di peso, nausea e vomito, alterazioni del gusto, diarrea, stipsi e ulcere alla bocca. Guardate il riquadro «Consigliata per» in alto a sinistra di ogni ricetta e scegliete quelle che più si prestano alla vostra situazione e al vostro gusto in quel momento. Molte ricette hanno l’ulteriore vantaggio di contenere suggerimenti su come modificare la preparazione per adattarsi agli effetti collaterali.

    Un secondo criterio è stata la semplicità di preparazione, con ingredienti di facile reperibilità: non solo per il vostro uso, ma anche per chi vi assiste ed eventualmente vi prepara i pasti. Alcuni dei pasti e spuntini sono trasportabili in modo che possiate avere cibi sani alle visite mediche. Molti si possono preparare in anticipo. Questi vantaggi sono evidenziati nel riquadro «Benefici» che accompagna molte delle ricette.

    Terzo, una parte delle ricette doveva potenzialmente ridurre il rischio di recidive o di comparsa di nuove cellule tumorali. Le ricerche hanno dimostrato che certi cibi possono ridurre l’infiammazione e stimolare il sistema immunitario, mentre altri sono cancerogeni e alimentano il cancro, favorendo un’incontrollata divisione cellulare. Le ricette potenzialmente in grado di combattere il cancro riportano la «Prevenzione» tra i «Benefici».

    Ho messo insieme qualche esempio di menù giornaliero. Non c’è un unico programma alimentare che possa andare bene per tutti i pazienti oncologici, perciò ne ho ideati tre per andare incontro ai problemi più comuni. In quella sezione, troverete esempi di menù per una dieta antidiarrea, una dieta a base di liquidi e alimenti morbidi e una dieta energetica e proteica.

    Inoltre, perché abbiate sempre a disposizione cibi anti-cancro, ho ideato una lista della spesa. Non tutti avranno voglia di preparare pasti e spuntini, perciò ho inserito alcuni alimenti di pronto consumo da avere a portata di mano. Troverete anche informazioni sulla conservazione e la sicurezza degli alimenti, aspetti estremamente importanti per i malati oncologici, che presentano un sistema immunitario compromesso.

    La speranza

    Spero che questo libro vi sia utile, che ci sia in queste pagine qualcosa che vi allevi i sintomi, vi spinga a mangiare meglio, vi aiuti a sentirvi più forti e vi giovi in altri splendidi modi.

    Malgrado tutto quello che mi è capitato durante la malattia – la paura, il dolore, la preoccupazione, gli innumerevoli effetti collaterali – vedo il mio cancro come un dono. Non darò mai più per scontata la mia salute. Ora vivo la mia vita in modo diverso, in modo migliore, credo. Anche dal cancro e dalla morte di mio padre è arrivato un qualche dono. Sono stata in grado di comunicare con lui in un modo fino a quel momento impossibile. Spero che anche voi e i vostri cari possiate trovare un dono nella vostra esperienza. Spero che ci sia qualcosa in queste pagine che possa rendere un po’ più facile il vostro viaggio nella malattia.

    Vi auguro ogni bene per il vostro viaggio,

    Jean LaMantia

    Parte prima. Terapie contro il cancro ed effetti collaterali

    Capitolo 1. Terapie oncologiche tradizionali

    Nozioni fondamentali sul cancro

    Molti di noi sono entrati in contatto con il cancro come malati, familiari o conoscenti di malati. Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2008 sono stati diagnosticati 12,7 milioni di casi di cancro. Malgrado i tempi di sopravvivenza siano migliorati del 4,5% per tutti i tipi di cancro nei dieci anni tra il 1992-94 e il 2002-04, la strada che dalla diagnosi porta alla cura o alla remissione può essere ancora piuttosto impervia. Le statistiche sono di conforto, ma comprendere come l’alimentazione incida sullo sviluppo della malattia può mitigare ancora più l’ansia e dare l’opportunità di partecipare al proprio processo di guarigione.

    L’esperienza insegna

    Il cancro suscita sempre paure e ansie e gli amici vi offriranno il loro aiuto, spesso sotto forma di consigli. Ringraziateli per il loro interesse e sappiate che hanno buone intenzioni.

    Cellule tumorali

    Il nostro corpo è costituito da miliardi di cellule. Nel corso della nostra vita, queste cellule vengono sostituite tramite un processo di divisione. Di tanto in tanto, il rinnovamento cellulare diventa ingovernabile: le cellule si dividono rapidamente in modo incontrollato, senza seguire i normali fattori di crescita. Il cancro è per definizione un gruppo di cellule che crescono in modo incontrollato.

    Una cellula normale diventa tumorale se il suo acido desossiribonucleico (dna) è danneggiato. Il dna è il codice genetico della cellula. Ciò che può danneggiare il dna delle cellule è detto cancerogeno. Cancerogeni possono essere le radiazioni, lo smog, le sostanze inquinanti, il fumo di sigaretta o altri fattori del nostro ambiente corporeo, tra cui le infiammazioni croniche.

    Una volta mutato il proprio dna, la cellula alterata può vivere a lungo. Se il nostro corpo fornisce un ambiente che favorisce la vita di questa cellula, essa crescerà diventando un nodulo o un tumore e manifestandosi nel corso della nostra vita. Ma se rendiamo sgradito l’ambiente per questo genere di cellule, esse possono restare nel nostro corpo senza infastidirci. Un fattore fondamentale per il controllo o persino l’eliminazione di cellule tumorali è la salute del sistema immunitario. I trattamenti anti-cancro possono uccidere direttamente le cellule tumorali o creare un ambiente sfavorevole in modo da non farle crescere.

    Procedure diagnostiche

    Può passare un certo lasso di tempo tra un iniziale sospetto di cancro e una diagnosi confermata e un piano terapeutico. In questo periodo, la patologia tumorale verrà esaminata per stabilire la sua benignità o malignità e, in quest’ultimo caso, il tipo e la fase di sviluppo. La stadiazione descrive la gravità del cancro nel sito tumorale e la sua diffusione, o metastasi, in altre parti del corpo.

    Le procedure di diagnosi comprendono la diagnostica per immagini – come radiografie, tomografia computerizzata (tc) e risonanza magnetica (rmn) – e biopsie. La biopsia implica l’uso di un ago per aspirare, o rimuovere chirurgicamente, un campione di cellule tumorali o eseguire un intervento di chirurgia locale per raschiare cellule sospette da analizzare. Per ottenere tessuto del tratto gastrointestinale sarà necessario sottoporsi a un’endoscopia o colonscopia, che comportano l’inserimento di una sonda attraverso la bocca o l’ano. Le cellule verranno inviate al laboratorio d’analisi. Qui un tecnico le preparerà per l’analisi e un patologo stabilirà lo specifico tipo di cellule tumorali. Ad esempio, esistono due tipi principali di linfoma: Hodgkin e non Hodgkin. Le cellule di questi due tipi hanno un aspetto diverso al microscopio. Le cellule si comportano in modo differente e hanno differenti caratteristiche immunitarie. Analizzarle durante la diagnosi è fondamentale per stabilire il trattamento migliore per combattere le specifiche cellule presenti nel corpo.

    L’esperienza insegna

    Dopo ogni seduta di chemioterapia, mi sentivo come se mi fosse passato sopra un camion, completamente distrutta. Mi ci volevano tre settimane per riprendermi.

    Trattamenti standard

    La maggior parte delle persone con una diagnosi di cancro viene sottoposta ad almeno uno dei numerosi trattamenti standard disponibili: chemioterapia (che comprende terapie citotossiche, ormonali e biologiche o immunologiche), radioterapia, chirurgia o trapianto di cellule staminali. Queste terapie vengono collettivamente definite standard, convenzionali o tradizionali. Il termine tradizionale in questo caso indica una prassi medica accettata o consolidata. Le terapie tradizionali sono documentate in modo accurato e scientifico, perfezionate e verificate costantemente.

    Queste terapie sono diventate parte delle cure standard per i malati oncologici perché esistono prove scientifiche e cliniche della loro efficacia e sicurezza. Hanno dimostrato una certa attività clinica contro i vari tipi di tumore. Tuttavia, a esse si accompagnano spesso effetti collaterali che in alcuni casi possono rivelarsi gravi.

    L’esperienza insegna

    Avevo un linfoma (un tumore dei linfonodi) al collo, e ogni volta che bevevo alcolici mi veniva un dolore in quella parte del corpo che si rifletteva sul braccio. Non tolleravo gli alcolici.

    Parliamo di cancro

    Come la maggior parte delle patologie, il cancro possiede un vocabolario specialistico. Ecco un breve glossario dei termini più importanti per aiutarvi a comprendere il linguaggio specifico.

    Acidi biliari: acidi sintetizzati nel fegato e immagazzinati nella cistifellea. Dopo un pasto, questi acidi vengono secreti nell’intestino, dove hanno il compito di aiutare il corpo a trasformare i grassi alimentari ed eliminare il colesterolo.

    Adenocarcinoma: tumore in una ghiandola che è diventato maligno. Ad esempio, il 95% dei tumori allo stomaco sono adenocarcinomi.

    Adenoma: crescita benigna che comincia nelle cellule ghiandolari che rivestono la superficie interna di alcuni organi, tra cui stomaco, ghiandole salivari, ghiandola parotide (ai lati del volto), intestino crasso e tenue, ghiandole surrenali, pituitaria, tiroidea e prostatica. Può diventare maligno: a quel punto viene definito adenocarcinoma.

    Adiuvante: terapia utilizzata in aggiunta al trattamento principale. La chemioterapia o la radioterapia dopo un intervento chirurgico, ad esempio, sono dette adiuvanti.

    Agobiopsia: esame in cui viene usato un ago per prendere un campione di tessuto da un tumore per analisi di laboratorio.

    Angiogenesi: processo con cui le cellule tumorali sviluppano proprie riserve di sangue per sopravvivere.

    Anoressia: perdita di appetito.

    Apoptosi: normale morte programmata che fa parte della vita di ogni cellula.

    Benigno: crescita non cancerosa che non si diffonde in altre parti del corpo; di solito non grave.

    Biopsia chirurgica: intervento chirurgico eseguito per asportare un tumore o parte di un tumore per l’analisi di laboratorio.

    Cachessia: progressiva perdita di grasso e tono muscolare, spesso ma non sempre accompagnata da inappetenza.

    Cancerogeno: sostanza o fattore che causa il cancro.

    Chemioterapia: farmaci utilizzati per la cura del cancro.

    Colonscopia: esame in cui il medico si servirà di un sottile endoscopio, dotato di luce, telecamera e lente d’ingrandimento, per esaminare l’interno del colon e del retto.

    dna: acido nucleico (acido desossiribonucleico) che contiene informazioni genetiche.

    Endoscopia: esame che consente al medico di guardare l’interno del corpo per mezzo di un endoscopio.

    Endoscopio: sottile tubo flessibile o rigido con una luce, una lente e uno strumento per rimuovere campioni di tessuto.

    Ghiandola: organo che può secernere una sostanza, come ad esempio ormoni o acidi gastrici.

    Gray (Gy): unità di misura che indica le radiazioni assorbite durante un trattamento.

    Maligno: proliferazioni o accumuli di cellule cancerose.

    Margine: tessuto sano che circonda le cellule tumorali, inviato al laboratorio d’analisi insieme al tumore dopo un intervento chirurgico.

    Metastasi: diffusione di un tumore in altre parti del corpo.

    Mucosite: infiammazione e ulcerazione delle mucose che rivestono il tratto digestivo.

    Mucosite orale: infiammazione e ulcerazione della bocca.

    Nausea: sensazione di imbarazzo allo stomaco, con stimolo di vomitare.

    Neoadiuvante: terapia preliminare. Ad esempio una chemioterapia o radioterapia eseguite prima di un intervento chirurgico si definiscono neoadiuvanti.

    Oncologia: branca della medicina che si occupa dei tumori.

    Oncologo: medico specializzato in chemioterapia (oncologo medico), radioterapia (oncologo radioterapista) o chirurgia (chirurgo oncologo).

    Osteoradionecrosi: danno alla mandibola, complicanza della radioterapia.

    Patologia: studio medico delle cellule.

    Patologo: medico specializzato nell’analisi delle cellule.

    Radioterapia: terapia a base di raggi o particelle ad alta energia usati per distruggere le cellule tumorali.

    Radioterapia del campo a mantello: radioterapia diretta al collo, al petto e alle ascelle.

    Recidiva: malattia che è ancora presente dopo la cura; non pone problemi ma poi si riacutizza.

    Remissione: assenza della malattia in pazienti con disturbi cronici.

    Ricaduta: malattia che torna dopo essere scomparsa.

    Sazietà: sensazione di pienezza quando si mangia.

    Sazietà precoce: sensazione di pienezza subito dopo aver consumato una piccola quantità di cibo.

    Sistema immunitario: rete di cellule e barriere pensate per proteggere il corpo da forze distruttrici sia interne che esterne.

    Sopravvivenza relativa: tasso calcolato dividendo il tasso generale di sopravvivenza dopo la diagnosi di una malattia per il tasso di sopravvivenza osservato in una popolazione simile a cui non è stata diagnosticata quella malattia. Una popolazione simile è composta da individui di età e sesso simili a quelli dei malati.

    Stadiazione: il modo di classificare un cancro in base alla sua estensione nel corpo, alle dimensioni, alla sede e alla sua diffusione in altre parti.

    Terapia complementare: trattamento anticancro che potenzia o coadiuva le terapie tradizionali.

    Terapie tradizionali: chemioterapia, radioterapia e chirurgia.

    Trisma: incapacità di aprire la bocca come conseguenza di una radioterapia.

    Tumore: una cisti solida o piena di liquido che può essere benigna, premaligna o maligna.

    Xerostomia: secchezza delle fauci, o bocca secca causata da una ridotta quantità di saliva.

    Guida alla preparazione delle terapie contro il cancro

    Se non avete ancora iniziato, o anche se siete a metà del trattamento, potete prepararvi alla terapia o migliorare il vostro stato seguendo queste undici regole:

    1. Siate organizzati a casa. Vi sorprenderà quanto tempo occupino le terapie. Potreste avere poco tempo per voi stessi. Se potete, fate le spese necessarie in modo da avere ciò che vi serve a portata di mano. Potreste cominciare a preparare e congelare dei pasti. Molte delle ricette di questo libro hanno istruzioni per congelare e scongelare i piatti proprio a questo scopo. Inoltre, potete consultare la lista della spesa per trovare alimenti sani da tenere in dispensa nei giorni in cui non ve la sentite di cucinare. Non dimenticate di fare scorta di oggetti che usate regolarmente, come fazzoletti di carta, carta igienica, cibo per animali e altri oggetti per il bagno o la casa.

    2. Fate piani d’emergenza nel caso non siate in grado di mantenere la vostra solita routine. Come per esempio trovare chi possa portare i bambini a scuola o ad altre attività, o porti a passeggio il cane o pulisca la gabbia dei pappagalli o porti fuori la spazzatura. Forse queste persone non vi serviranno, ma se ci parlerete prima sarà più facile chiedere aiuto nel momento del bisogno.

    3. Organizzatevi per andare e tornare dagli appuntamenti. Per diversi trattamenti non è consigliabile guidare la macchina.

    4. Ricordate che questi appuntamenti possono essere molto lunghi. Nel caso della chemioterapia, di solito dovrete vedere prima l’oncologo e fare le analisi del sangue. Solo quando l’oncologo stabilirà che siete abbastanza in salute verrà preparata la chemioterapia. Nel caso della chemioterapia per endovena, ci possono volere ore, perciò è meglio informarsi prima sul tempo necessario. I trattamenti di radioterapia sono molto più rapidi, ma ci vuole un po’ di tempo per togliersi i vestiti e sistemarsi correttamente. Per quanto richieda meno tempo della chemio, la radioterapia è di solito programmata tutti i giorni, laddove la chemioterapia è a scadenza settimanale, bisettimanale o diversamente a seconda del vostro specifico regime.

    5. Stabilite come comunicare i vostri progressi. Questo è un campo in cui la tecnologia è di grande aiuto. Amici e familiari chiameranno per sapere come state. Parlare al telefono, soprattutto dicendo di continuo la stessa cosa, potrebbe sfiancarvi. Una buona idea potrebbe essere scegliere un portavoce. È un’ottima soluzione per coloro che hanno tanti amici e familiari preoccupati e desiderosi di conoscere gli ultimi aggiornamenti medici. Potete riferire regolarmente al vostro portavoce, che provvederà a mandare email o a postare aggiornamenti su Facebook o Twitter. Sarete ricompensati dalle tante manifestazioni di incoraggiamento e sostegno che riceverete. È un ottimo modo per restare in contatto con gli altri senza esaurire le proprie energie dovendo parlare a ogni singola persona al telefono. Se familiari e amici non sono versati nell’uso del computer, potete sempre avere un portavoce, che però dovrà trasmettere le informazioni per telefono a certe persone che a loro volta passeranno la comunicazione ad altre. Tuttavia, è un modo un po’ più difficile di controllare l’esattezza degli aggiornamenti perché si affida alla memoria delle persone e alla loro comprensione delle informazioni.

    6. Cominciate o continuate a fare esercizio fisico. In uno studio sul rapporto tra esercizio fisico prima del trattamento e qualità della vita, è stato dimostrato che il moto pretrattamento riduce l’ansia e la depressione ed è associato a una migliore qualità di vita fisica e mentale. Camminare è probabilmente l’esercizio migliore, ma decidete secondo le vostre preferenze.

    7. Iniziate o intensificate una routine di rilassamento e diminuzione dello stress. Esistono molte associazioni che vi possono aiutare in tal senso (si veda p. 305). Praticare meditazione, immaginazione guidata, affermazioni positive, preghiera o altre strategie basate sulla consapevolezza può essere di grande aiuto durante il viaggio che vi aspetta.

    8. Preparatevi alle reazioni di parenti e amici. Stabilite come comunicare i vostri progressi ad amici, familiari e colleghi. A chi ne parlerete, e quando? A quali domande dovrete prepararvi a rispondere? Le persone reagiranno alla notizia in modi diversi e spesso imprevedibili. È meglio essere il più possibile informati sulla vostra situazione così da poter rispondere a eventuali domande. Scoprirete che alcuni dimostreranno più forza e sostegno di quanto avreste immaginato, mentre altri potrebbero ritirarsi e allontanarsi. Questo non riflette la forza del vostro legame ma piuttosto la loro paura e incapacità ad affrontare la notizia.

    9. Nel chiedere un sostegno, formulate richieste specifiche. Quando direte della vostra diagnosi, sarà di aiuto se potrete specificare il più possibile il tipo di aiuto che vi aspettate. Ad esempio, potreste chiedere a un amico di preparare una ricetta selezionata da questo libro. È un modo pratico per sostenervi. Un’altra idea è chiedere di accompagnarvi agli appuntamenti o di passarvi a trovare un giorno in cui avrete voglia di compagnia.

    10. Mantenete in ordine i conti. Potreste dover tagliare certe spese. Se dovrete smettere di lavorare, è probabile che lo stipendio sostitutivo non copra il 100% dello stipendio precedente. E alcuni farmaci potrebbero non essere passati dal sistema sanitario.

    11. Migliorate l’alimentazione. Questo è un buon momento per concentrarvi sulla vostra dieta. Consumare cibi sani e nutrienti vi darà la sensazione di fare la vostra parte nella lotta contro il cancro. Considerate il cibo una terapia complementare al trattamento che state per cominciare. Eccovi alcuni consigli per migliorare la vostra dieta che saranno approfonditi più avanti.

    11. • Riducete l’assunzione di zuccheri semplici e carboidrati raffinati.

    11. • Preferite il più possibile cereali integrali.

    11. • Aumentate il consumo di frutta, verdura, erbe aromatiche, spezie e legumi (fagioli, piselli, lenticchie).

    11. • Limitate il consumo di carne rossa.

    11. • Evitate carni lavorate e bevande alcoliche.

    11. • Consumate piccoli pasti e spuntini nell’arco di tutta la giornata.

    Effetti collaterali

    Molti effetti collaterali hanno un impatto diretto sulla vostra alimentazione e sul generale stato di salute. Questi effetti collaterali sono di vario genere e sono delineati nel Capitolo 2.

    Molto probabilmente, prima di iniziare, i medici vi informeranno sugli effetti collaterali previsti e sulle complicanze del vostro specifico trattamento. Non siete soli nella vostra lotta contro il cancro. L’equipe che vi segue comprenderà presumibilmente un oncologo e degli infermieri specializzati nella cura dei tumori, come anche un farmacista, un fisioterapista, uno psicoterapista, un foniatra e un dietista.

    Lo sapevate?

    Rapida crescita cellulare

    Come i normali follicoli piliferi e le cellule della lingua e della bocca, le cellule tumorali si moltiplicano rapidamente. Proprio le cellule che si moltiplicano rapidamente sono direttamente interessate dai farmaci chemioterapici. Ed è per questo che tante persone soggette a chemioterapia perdono i capelli o hanno problemi di infiammazioni alla bocca, secchezza delle fauci e alterazioni del gusto. Anche le cellule del midollo osseo, responsabili della produzione dei globuli rossi, si moltiplicano in fretta. La chemioterapia può distruggere queste cellule. I globuli rossi trasportano l’ossigeno che alimenta tutte le cellule del corpo. Se i globuli rossi sono troppo pochi, si avrà di conseguenza poca energia per soddisfare le proprie esigenze. Questa condizione si chiama anemia.

    Chemioterapia

    La chemioterapia, spesso chiamata semplicemente chemio, è il trattamento medico o farmacologico del cancro. Esistono tre tipi di chemioterapia: terapia citotossica, terapia ormonale e terapia biologica o immunoterapia.

    Terapia citotossica

    La terapia citotossica fa uso di farmaci pensati per fermare la crescita, la proliferazione o la diffusione in altre parti del corpo delle cellule tumorali. Esistono farmaci chemioterapici specifici per i diversi tipi di cancro. Essi sono tossici per le cellule tumorali e le normali cellule del corpo, come quelle del midollo osseo, che hanno un tasso di ricambio molto rapido.

    Comuni farmaci citotossici

    Esistono diversi tipi di farmaci citotossici. In alcuni piani o regimi chemioterapici, vengono usati singoli farmaci. In altri regimi, l’oncologo può prescrivere un cocktail di farmaci o una successione di farmaci collegati. Discutete con il vostro oncologo e il vostro farmacista per conoscere il tipo di farmaci. Essi potranno prepararvi agli effetti collaterali medici e nutrizionali.

    L’esperienza insegna

    Quando prendevo il tamoxifene, mi erano tornate le sudorazioni notturne.

    Effetto a doppio taglio

    Uno dei vantaggi della chemioterapia è che può raggiungere tutte le cellule del vostro corpo. Sia che ingeriate i farmaci sotto forma di pillole o in forma liquida, sia che siate sottoposti a un’iniezione o a un’endovena, essi entrano nel flusso sanguigno e possono viaggiare attraverso il corpo. Da una parte, questo significa che possono raggiungere piccoli tumori o cellule che si sono diffuse dalla massa originaria. Dall’altra, gli effetti collaterali possono essere di ampia portata e a volte imprevedibili, causando, ad esempio, formicolio a mani e piedi e secchezza delle fauci. Purtroppo, la chemioterapia non si è ancora sviluppata al punto da poter colpire solo le cellule tumorali e non coinvolgere tutte le altre cellule normali del corpo.

    Terapia ormonale

    La terapia ormonale è una chemioprevenzione, perché inibisce l’avanzamento del cancro, ma non elimina le cellule tumorali. Gli ormoni vengono prodotti naturalmente da ghiandole e organi, ma si possono anche creare artificialmente in laboratorio. Essi viaggiano per il corpo nel flusso sanguigno e trasportano messaggi importanti riguardo al metabolismo, la crescita e la riproduzione. Certi organi e ghiandole, come la mammella, la prostata, l’endometrio, i testicoli, il pancreas, le ghiandole surrenali, la tiroide e l’ipofisi sono spesso sede di tumori. Due farmaci comunemente usati nella chemioterapia per il tumore al seno, ad esempio, sono il tamoxifene e il raloxifene. Questi farmaci agiscono bloccando gli effetti degli estrogeni sulla crescita di cellule cancerose nei tumori maligni al seno, ma non fermano la produzione degli estrogeni stessi.

    Lo sapevate?

    Ormono-dipendenti

    Alcuni tumori, come certi tipi di cancro al seno e alla prostata, sono considerati ormono-dipendenti, nel senso che gli ormoni favoriscono la crescita della malattia. Le terapie di questi tumori implicano una regolazione dei livelli ormonali, ottenuta tramite assunzione di farmaci o asportazione chirurgica della ghiandola che produce quegli ormoni, come la tiroide, le ovaie (che producono estrogeni) o i testicoli (che producono testosterone).

    Effetti collaterali

    I possibili effetti collaterali della terapia ormonale sono osteoporosi, vampate, diminuzione della libido, impotenza, stipsi, aumento d’appetito, aumento di peso e ciclo mestruale irregolare. Quando le ghiandole che producono questi ormoni (come i testicoli o le ovaie) vengono asportate, si verificano certi effetti collaterali postoperatori, che a

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