Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Pensami un istante
Pensami un istante
Pensami un istante
E-book163 pagine2 ore

Pensami un istante

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Gli istanti si rincorrono tra sguardi, giochi, amori e trepidazioni. "Pensami un istante" è la disperata richiesta di Renata a Mark. Questi vive invece una vita insulsa, alla ricerca di qualcosa che lo coinvolga e lo interessi veramente. Tutto sembra rimanere così com'è, senza sbocchi o vie d'uscita, quando un giorno avviene un incontro decisivo.
LinguaItaliano
Data di uscita18 apr 2016
ISBN9786050423075
Pensami un istante

Correlato a Pensami un istante

Ebook correlati

Tematiche sociali per bambini per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Pensami un istante

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Pensami un istante - Sybil Kempel

    2016

    Capitolo 1

    «C'è un tavolino libero, Loretta, laggiù» Renata indica un angolo dello spazio esterno del bar affollato e si precipita a occupare una delle tre sedie.

    «Qui c'è sole» osserva Loretta, ma Renata fa un gesto di impazienza: «Va benissimo» sbotta e si siede.

    Loretta e Daniela reprimono un sorriso, ma riescono a fare finta di niente.

    Dopo aver posato a terra lo zaino, Renata si guarda intorno, ansiosa.

    «Non è ancora arrivato, stai tranquilla» osserva Loretta mentre prende la carta sul tavolino: «Che cosa prendete oggi?»

    Daniela sfoglia le pagine dei gelati: «Una Coppa Hansel e Gretel me la farei...»

    «Sì, così diventiamo delle botti» commenta Loretta.

    Daniela sta per dire: «Pensa per te» poi si morde la lingua e fa semplicemente un sorriso.

    D'un tratto Renata sbianca: tira fuori veloce uno specchietto e si dà un'aggiustatina: «Oddio, oddio eccolo» dice a singulti.

    In quel mentre due coppie si siedono a qualche tavolino di distanza.

    «Guardalo. Guardalo» dice sussurrando Renata nell'orecchio di Daniela.

    Quest'ultima alza gli occhi al cielo: «Che cosa ordini?» le chiede, ruvida.

    Arriva una cameriera triste con una camicia gialla e un grembiule bianco a righine: «Ciao ragazze. Di nuovo qui? Che cosa prendete oggi?»

    Renata non leva gli occhi di dosso al ragazzo più alto con gli occhi azzurro cielo, che siede con aria annoiata vicino a una ragazza piena di boccoli biondi. Quella ride leggera e così facendo, demarca il territorio. Sembra dire: «Tutto quello che è dentro il cerchio di questo tavolino è mio e se qualcuno me lo tocca lo sbrano.»

    «Di cattivo umore. Oggi è di cattivo umore» dice Renata piano a Daniela.

    «Scusate ragazze, potete dirmi che cosa prendete? C'è un sacco di gente….»

    «Una coppa Cocchita» ordina Loretta.

    «Una Hansel e Gretel»

    «E per te?» chiede la cameriera a Renata, quasi impaziente.

    Renata si risveglia e farfuglia. «Una qualsiasi… una coppa gelato»

    «Abbiamo quarantadue tipi di coppe gelato» ribatte la cameriera

    «Prendi una Cocchita» suggerisce Loretta.

    «Va beh, una Cocchita» e torna a perdersi nella contemplazione di quegli occhi, quegli occhi che incantano e stregano.

    «Io sono un po' stufa di questa faccenda» dice improvvisamente Loretta, «cioè, è due settimane che si deve venire qui tutti i giorni…. Mia madre mi ha spellato quando le ho chiesto ancora dei soldi….»

    «Primo non veniamo qua tutti i giorni. Solo ogni tanto. E poi lo sai che io DEVO venire. » risponde Renata.

    Daniela sbuffa: «Ma lo vedi già tutte le mattine a scuola»

    «Non è la stessa cosa. E poi voi siete mie amiche no? Dovete sostenermi»

    «Perché non viene anche Alessia? Non è lei la tua migliore amica?» la voce di Loretta si inacidisce un poco.

    «Lei è un tipo un po' strano, lo sai… con lei non si possono fare certi discorsi...»

    «Insomma non vuole venire qui a fare da reggimoccolo a te...» dice Daniela.

    «Come sei cara...» ironizza Renata, ma sa che si dice così per dire. Loretta e Daniela sono veramente amiche e sono disposte a sacrificarsi per lei…

    «Zitte. Guardate: i due si dicono qualcosa» Renata cerca di guardare la coppia da dietro la carta delle ordinazioni.

    «Sai che novità. Due fidanzati che chiacchierano...» sbotta Daniela.

    «Stanno per lasciarsi. L'ho saputo per certo» dice Renata.

    «E tu speri che lui….» ride Loretta.

    «Questa è la mia occasione, ne sono sicura»

    «L'hai già detto quindici giorni fa e, prima ancora, due mesi fa» obietta Loretta.

    Intanto arriva la cameriera con un vassoio dove ci sono le coppe. Le posa davanti alle ragazze.

    «Se non altro, mangiamo qualcosa di buono» sospira Loretta.

    «Dio, ma è enorme» fa Renata di fronte alla Cocchita, una coppa che conterrà circa mezzo chilo di gelato al cocco condito con polpa di noce di cocco.

    «È fantastica» sospira Loretta mette va al suo arrembaggio.

    Intanto i quattro al tavolino vicino ridacchiano e si fanno portare dei bicchieri enormi con drink colorati pieni di frutta tagliata a pezzetti.

    «Non mi sembra che siano in acque molto tempestose» osserva cattiva Daniela dopo aver sbirciato a lungo la coppia formata dal ragazzo alto e dalla ragazza boccolata.

    «Mai fidarsi delle apparenze» dice filosoficamente Renata « Dio, quanto è bello» dice poi sospirando.

    «Adesso comincia» sussurra piano Daniela a Loretta accennando a Renata che sembra persa. L'amica annuisce mentre sta ingozzandosi di gelato.

    «Sorride. Guardate. Sorride. No, io non ce la faccio, quando lo vedo sorridere…. Mi viene da piangere» e si asciuga una lacrima inesistente con un fazzolettino di carta.

    D'un tratto il bel tipo si alza e fa un cenno alla sua ragazza di seguirlo.

    «Dove vanno?» si agita Renata «Ah, potessi sentire che cosa si dicono...»

    I due escono e cominciano a parlare fitto fitto. Lei impallidisce sempre di più poi lui la saluta con un bacio sulla guancia e si allontana.

    «Se ne va. Se ne va e la molla qui» dice Renata isterica. Daniela e Loretta alzano nuovamente gli occhi al cielo. La bionda ritorna nella saletta e si accascia sulla sedia vicino agli altri due, terrea.

    «Che cosa ti capita?» le chiede l'altra ragazza divincolandosi un momento dal suo boy-friend che sembra un polipo da quante mani ha per sfiorarla, toccarla, abbracciarla…

    Renata sente chiaramente: «Quel bastardo. Mi ha appena lasciata» e scoppia in pianto.

    Renata si volta esultante alle amiche che fanno spallucce.

    «Eddai» dice la sua amica «Mark è fatto così. Lo sai. Non puoi starci insieme per tanto. Non è cattivo, è solo un po' stronzo»

    «Puoi già essere contenta di esserci uscita per un po'» aggiunge il ragazzo.

    «Stai zitto, Tommaso» fa l'altra tergendosi nervosamente le lacrime «è che non me lo aspettavo. Mi sembrava che andasse tutto così bene… ero felice»

    «Con lui va sempre bene fin quando non ti molla» commenta Tommaso.

    Intanto, nel tavolino vicino, Renata è in brodo di giuggiole.

    «Ve lo dicevo. Ve lo dicevo»

    «Ascolta Renata. Io non voglio fare la gufa, ma se vuoi un parere...»

    «Non lo voglio grazie» risponde Renata acida.

    «Invece mi devi ascoltare. Io mi sono rotta di venire qua tutti i giorni… e in più devi sapere una cosa...»

    «Adesso non dobbiamo più venire qua tutti i giorni. Venivamo qui perché Mark si vedeva qui con quella lì… ma adesso...»

    «Fammi finire. Io non ho più intenzione di seguire te che vai dietro a lui dovunque sia… cioè… ma ti rendi conto? Lui è chilometri più in alto di te….»

    «Cioè?» fa piccata Renata

    «Apri gli occhi» dice Loretta leccandosi gli ultimi rimasugli di gelato «Quello ha un giro suo, di persone...»

    «Non ho capito» ribatte caparbia Renata.

    «Insomma…. Tu non sei al suo livello. Ma non perché non sei carina. È che lui è superiore…. Non so… È ricco...»

    «Non vuol dire niente»

    «È arrogante...»

    «Non è vero»

    «È stronzo»

    «Tutta invidia. Non pensereste così se venisse da voi e vi dicesse: «Vuoi uscire con me?» Eccome se ci andreste insieme, e di corsa»

    «Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire» sospira Loretta. Poi si alza decisa: «Comunque per me questa storia è finita. Io voglio continuare a essere tua amica ma non ho più voglia di seguirti per vederti smaniare senza senso»

    «Ne abbiamo parlato, e siamo tutt'e due d'accordo» conferma Daniela.

    «E allora andatevene pure. Fate quello che volete. Mi abbandonate proprio adesso…. Non sperate però poi di ritornare e di trovarmi di nuovo qui quando avrete bisogno di me»

    «Non farla tanto lunga» dice Daniela.

    «Ma io ho bisogno di voi. Questa è la mia occasione. Se non mi aiutate, come faccio a uscire con lui?»

    Nel tavolo vicino i tre si alzano. Tommaso e la sua ragazza vanno al bancone a pagare mentre la terza va in bagno.

    «Tenta di rimettersi in sesto, quella mignotta» dice Renata.

    Quando esce dal bagno sembra più tranquilla. Accenna persino a un sorriso mentre Tommaso le sussurra qualcosa. Ridono. Poi escono tutti e si allontanano camminando lentamente sulla via principale.

    «Hai fatto sciogliere tutto il gelato» dice Loretta, guardando le colature che scendono dalla coppa di Renata.

    «Tanto non avevo voglia di mangiarlo» dice lei piccata.

    «E allora perché l'hai preso? Hai speso un sacco di soldi inutilmente. Qualche volta mi sembri davvero scema.»

    «Adesso devo pensare a qualcosa… devo farmi avanti» continua a ripetersi Renata.

    Loretta e Daniela si guardano mentre vanno al bancone a pagare e cercano di trattenersi dal ridere. Renata se ne accorge: «Siete due stupide» dice, ma senza troppa cattiveria.

    «Dai, Renata…. Ci dispiace vederti così persa… secondo me stai sbagliando...» dice Daniela.

    Loretta annuisce.

    «Comunque è bellissimo» conclude Renata uscendo dalla gelateria.

    «Ah, per quello non si può negare, Ma ho l'impressione che sia anche molto superficiale» puntualizza Daniela.

    «Del resto uno bello è quasi sempre o gay o scemo o stronzo» ribadisce Loretta.

    «Hai detto bene: quasi. Io sono sicura che lui non è niente di ciò che avete detto.» Renata è caparbia.

    «Se ti piace crederci» dice Daniela.

    «Siete ostinate voi due...»

    «Mai quanto te.»

    Le tre amiche si allontanano, punzecchiandosi a vicenda.

    Capitolo 2

    «In Via Costacorta 24. La casa è color pesca, immersa in un parco di quindicimila metri quadri» Renata è sicura nel rispondere. È sdraiata sul letto di Alessia con la faccia verso il soffitto.

    Alessia consulta un quadernetto che le ha dato l'amica per fare le domande.

    «Come si chiama il padre?»

    «Mariano Ondelli e ha 52 anni. Ha… uhmm…. Una specie di fabbrica di borse. Ma non è una vera e propria fabbrica è un…

    «...atelier. Esatto.»

    «Ah, da giovane doveva essere bello quasi come lui...» dice Renata sognante alzando le braccia verso il soffitto.

    Alessia sfoglia svogliatamente le pagine fitte di appunti. Quello è il Quaderno di Mark, un minuscolo quadernetto che l'amica le ha dato, pieno di scrittura fitta fitta in cui Renata ha annotato, tutto, ma proprio tutto quel che riguarda Mark Ondelli, il ragazzo dagli occhi blu che le ha preso il cuore. C'è anche qualche fotografia tutta sfocata, chiaramente rubata, che lei ha scattato con il cellulare senza farsi accorgere dal diretto interessato.

    «Sport?»

    «Nessuno in particolare. Ma va in piscina più o meno una volta ogni due settimane ed è iscritto a una palestra, anche se non ci va quasi mai.»

    «Particolarità fisiche?»

    «Ha gli occhi stretti e due fossette sulle guance, quando sorride. Dio quant'è eccitante. Ha la pelle più liscia del mondo e poi non so se…. Ci sarebbe anche un'altra cosa...» dice Renata arrossendo.

    «Che cosa?» chiede Alessia.

    «Ha un neo in un punto...» dice Renata con le guance di brace

    «Gesù,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1