Oltre l'abisso
()
Info su questo ebook
Correlato a Oltre l'abisso
Ebook correlati
Non smettere mai di abbracciarmi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa strada Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLibera: Il cielo di mare e di lampare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDanzare nel buio - Biografia e autobiografia nella narrativa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOfelia a Marrakech Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiario di una bambina contro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon voltarti con rabbia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEclissi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo non salgo sul treno dei pazzi, lo guido! Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTu con me Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOperatori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando decisi di non provare più sentimenti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon vado di fretta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn battito per noi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ombra del vero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCuori in fuorigioco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAl Di Sopra Delle Nuvole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCalore sulla pelle Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon ho smesso di vivere mai Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRitratto di un Angelo Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Il Farfallo: Dalla paura alla vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo Sogno Anche Di Giorno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'altra parte di me Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIsola-ti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEquilibri precari Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl colore dei suoi capelli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMi senti? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlone. Racconti: a cura di Paolo Alberti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNinna nanna ninna oh questa mamma a chi la do: Dove vanno a finire i pensieri di una mamma nel suo correre quoitdiano? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Psicologia per voi
Memorizzo: Tecniche di memoria potenti e veloci per ricordare qualsiasi informazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni35 Tecniche e Curiosità Mentali Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il Libricino della Felicità: come liberarsi dalle zavorre e raggiungere i propri obiettivi Valutazione: 5 su 5 stelle5/510 Induzioni ipnotiche per professionisti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTrucchi psicologici: Tecniche di comunicazione e programmazione neurolinguistica applicate al mentalismo moderno Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Confessioni di uno psicopatico Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Ipnosi rapida: Come ottenere uno stato ipnotico in brevissimo tempo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa musicoterapia tra pedagogia e didattica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNuovo manuale di auto-ipnosi Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La coscienza di Zeno: Edizione Integrale Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L'arte di rinascere. Jung tra alchimie e gnosticismi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome Essere Sicuri di Sé Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Memoria illimitata: Impara più velocemente e ricorda tutto con tecniche di memoria pratiche e potenti Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Creatività - Istruzioni per l'uso Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il linguaggio della vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniJung - L'anima e il matrimonio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Io e l'Es. Inibizione, sintomo e angoscia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Simboli, tra conoscenza e destino Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Come essere felici in un mondo di merda: Manuale di sopravvivenza spirituale nel mondo moderno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDeterminazione: Come andare avanti quando vorreste rinunciare Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I segreti della lettura a freddo Vol.1: Tecniche, segreti e predizioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Disturbi della Personalità' Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Ipnotizza adesso!: Manuale pratico di ipnosi istantanea Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIdentità Sistemiche Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome liberarsi dalle ripetizioni familiari negative: I segreti della psicogenealogia. Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il Segreto dei Frame Ipnotici: Schemi Segreti per Convincere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl metodo di studio: Quando, quanto, cosa, come e perchè studiare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLacan e la musicoterapia Valutazione: 1 su 5 stelle1/5
Recensioni su Oltre l'abisso
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Oltre l'abisso - Laura Petrarca
633/1941.
DEPRESSIONE
Mi chiamo Angelica, ho ventun anni e sono di Roma. Convivo da un anno con una tremenda malattia chiamata comunemente depressione. Crediamo che il male del secolo si definisca con il termine cancro; forse è vero, ma credetemi se vi dico che vivere con milioni di tarli che mi divorano la mente non è poi così facile.
La mia famiglia è una famiglia come le altre: papà è architetto e spesso si sposta in Australia, mamma è banchiera in una famosa filiale svizzera, mio fratello
Giovanni ha ventisette anni ed è un ingegnere informatico.
Fin qui va tutto bene.
Sono io il problema.
Lo sono per me stessa, lo sono per loro, lo sono per gli altri.
Al mattino la mia giornata non inizia mai; mi alzo, e anche se il cielo appare di un ceruleo intenso, anche se splende tra i tetti, anche se fuori ci sono venticinque gradi, io vedo solo gelo, grigio, nebbia, foschia.
E mentre Giovanni assapora un cornetto al cioccolato, io vorrei tornare a letto e stare con gli occhi chiusi tutto il giorno.
L’università ormai mi è diventata un enorme, stratosferico macigno, un masso che non riesco più a sollevare, una circostanza di angoscia perenne che non riesco più a gestire.
Molte volte fingo di stare male, così posso addentrarmi tra i miei pensieri e dialogare in pace con i miei mostri. Quei mostri così cattivi, malvagi, senza scrupoli, sono i miei pensieri, sono quei piccoli esseri irrefrenabili che mi logorano l’anima.
Sono come lame affilate che mi tagliano la mente; più cerco di spezzarle, più scavano la ferita, e questo, ad un certo punto, inizia a piacermi.
La cena è un’occasione di confronto per la mia famiglia; mio fratello ha così tante cose da raccontare, è così entusiasta del suo lavoro, della sua carriera e persino della sua vita.
Mi fa schifo vedere la faccia compiaciuta di mio padre, che con un sorriso smaliziato, gli batte una spalla e gli sussurra Bravo Giovanni, bravo
.
E io vorrei sprofondare nel bicchiere che ho davanti, bicchiere che anche se mezzo pieno, io vedo sempre mezzo vuoto, anzi proprio non lo vedo perché i miei occhi non sono vigili.
Il mio corpo è tra loro, ma la mia mente dista un migliaio di chilometri rispetto a quel perfetto quadretto familiare.
Mamma ha sempre così molto da dare; lei si dà da fare per tutti. Nonostante lavi i piatti, faccia del giardinaggio, raccolga le erbacce, lei ha sempre le mani impeccabili.
Per lei conta avere una casa all’apparenza ordinata e pulita, il parquet lucido e soprattutto, che Giovanni indossi le camice profumate e ben stirate.
Il martedì è l’unico giorno della settimana nel quale non vado a lezione, e per questo i miei jeans restano segregati in lavanderia, tanto non devo uscire e poi chiusa in casa chi mai mi potrà vedere in tutta la mia bruttura.
Sono un essere infame, deforme, turpe; sono lo scarafaggio di Kafka, sono il gobbo di Notre Dame, sono una cicatrice marchiata dentro un corpo perfetto.
Ho pochi amici. Quelli che ho, li amo esattamente allo stesso modo: c’è Luigi, espansivo e brillante, c’è Andrea timido ma geniale, c’è Lucia bella ma svampita e c’è Valium, amaro, acido, senza consistenza.
Tra tutti, è quello che mi fa star meglio. A qualsiasi ora del giorno, della notte, in ogni momento, se sono colta da una crisi improvvisa, lui c’è.
Lui si concede a me goccia dopo goccia, mi penetra dentro e sa dove lenire le mie scottature.
Non mi annoia, mi infonde coraggio e molta adrenalina, anche se la sera può diventare pesante, oserei dire, quasi insostenibile, tanto che mi fa subito addormentare.
Se non lo porto sempre con me, inizia a mancarmi, come se ne fossi indipendente, quasi legata da un vincolo indissolubile.
E’ un po’ ingiusto nei miei confronti; lui vuole, pretende che io sia di sua proprietà.
Più cerco di staccarmi, più il cielo mi sembra grigio e rimpiango Valium, rimpiango il suo calore, il suo modo di farmi divertire anche se di divertimento in giro ce ne è gran poco, il suo modo di far diventare la margherita una rosa, il mare un oceano, un film la realtà.
Molto spesso piango.
A lezione, tra una spiegazione e l’altra, io piango.
L’altro giorno, il prof di pedagogia non era quello di sempre. Mi continuava a guardare sottecchi, mi lanciava dolorose occhiatacce, e poi aveva promesso che avrebbe spiegato l’età evolutiva ed invece ha spiegato Freud.
Lara è la mia compagna di corso. Lei nelle pause va a fumare vicino al chiosco, poi mi porta un thè troppo zuccherato.
Lei è consapevole di quanto io preferisca un caffè corto in tazza grande, ma ugualmente continua a portarmi del thè.
I depressi sono destinati a non bere il caffè.
Ma Lara è ingenua, ignora il fatto che nel thè c’è tanta caffeina quanta ne contiene una tazzina di caffè.
Se volesse veramente il mio bene, mi porterebbe la camomilla, quella della Bonomelli, quella solubile e con la confezione decorata da stelline luccicanti.
La sera non esco più; i locali mi sembrano dei bunker senza scampo, dei solchi profondi nei quali si rifugiano bizzarri topi senza valori, per scampare alla monotonia della vita quotidiana.
Io invece voglio guardare in faccia la mia tristezza, voglio sfidarla, ma non so se avrò la forza di lottare contro essa e sconfiggerla.
La domenica è il giorno che più detesto; l’intera famiglia si riunisce attorno al tavolo che la mamma prontamente ricopre