Impareremo a camminare

Di Angelica Carubbi e Samuele Pozzani

“Le storie sono fatte per essere raccontate, alcune più di altre.
La ragazza che l’ha scritto, Angelica, a dirla tutta nemmeno aveva idea che presto lo avrebbe pubblicato. E allora perché direte voi.
Perché no?!
Spesso e volentieri si ritrovava a scrivere pezzi di vita che incontrava durante le sue giornate. Un giorno così, del tutto inaspettatamente mi disse che voleva farci un libro.
Se ci penso bene però, esiste un motivo ben più grande e oserei dire che è la sua passione più grande. Più forte ancora di quanto lei ami viaggiare, della musica, di buttarsi con un paracadute e più forte ancora dell’adrenalina che le scorre dentro le vene quando sale su una moto e percorre strade infinite. E’ la vita. Il suo amore per la vita. Angelica ama la vita. La vita in tutti i suoi aspetti, anche in quelli più brutti, soprattutto in quelli. Ecco il perché del titolo “Impareremo a camminare”.
Imparare a camminare e a superare gli ostacoli che si presentano sul nostro percorso sempre con il sorriso sul volto. Sempre grati perché non esiste cosa più bella di vivere. Si, è vero “è facile dirlo” viene da pensare, la realtà è che le cose brutte esistono, le disgrazie accadono e continueranno ad accadere.
Continueranno anche quelle belle però.
Tutto sta nel decidere come affrontare il nostro cammino.
Questo libro non è solo una raccolta di racconti, è un album di canzoni e una tavolozza di colori.
Di quest’ultima parte se n’è occupato Samuele, il ragazzo che disegna i pensieri. Ogni racconto è associato a un ritratto, a un colore, così anche l’opera presente sulla copertina: un Fior di Loto, simbolo di rinascita, il cui gambo è un Unalome che rappresenta il percorso della vita, difficoltà annesse, e che termina con la raffigurazione della Serotonina, meglio conosciuta come “l’ormone della felicità”. Ognuno di noi subisce sconfitte, ognuno di noi può e deve andare avanti seguendo i propri sogni.
Tu che stai leggendo, se lo stai facendo vuol dire che sei vivo, sorridi allora perché non avrai nient’altro da fare finché non sarai morto.”
                                                                                  Katia, l’amica.

• Lingua: Italiano
• Editore: Angelica Carubbi
• Data di uscita: 10 apr 2017
• ISBN: 9788826074030

Anteprima del libro

pianto.

PRINCIPESSA

«Mamma dov’è papà?»

«Sta arrivando!»

Suona il campanello ed eccolo che entra. Alla bambina si illuminano gli occhi, non comprende ancora che cosa succederà nei prossimi minuti. Lui è il suo eroe, immortale, l’unico in grado di fare qualsiasi cosa, quell’uomo che possiede i poteri di tutti i Pokémon, di Spiderman , di Hulk, di Batman, non gliene manca nemmeno uno.

Lui la può proteggere.

Lei aspetta tutti i giorni le 19.30, si mette davanti alla porta e attende il suo arrivo. Ogni scusa è buona per stare con lui, anche ascoltare il telegiornale rinunciando ai film firmati Walt Disney, quelle pellicole meravigliose che portano i bambini ad avere fiducia in un mondo che non c’è, addirittura cenare due volte se è necessario.

Lui è il suo uomo.

«Amore vieni qua.»

«No mamma, voglio stare con papà.»

«Amore il papà non ne ha voglia, vieni qua.»

«Ma mamma si che ne ha voglia, non può non averne, sono la sua principessa.» La bambina li vede quegli occhi stanchi che, azzurri come sempre, la fissano. Lei sa che da lì a poco sarebbe successo ciò che quei film non le avrebbero mai spiegato ma non vuole allontanarsi, non vuole andare via, alla fine anche quello può essere considerato un modo per stare insieme.

«Amore ci sono i cartoni, vieni qua con me.»

«Mamma innanzi tutto non chiamarli semplici cartoni animati. Non sono mica degli episodi dei Puffi o di Pingu, sono film. Film che meriterebbero quelle statuine strane che dedicano a quelli con le persone vere e poi no, voglio stare con papà. Non lo vedo mai! Guarda papà ti ho fatto un disegno.» Lei non riesce a capire ciò che da inizio al tutto. Non sa se sia una parola magica che pronuncia involontariamente o se dipenda da quello che ha cucinato la mamma per cena. Non importa. Inizia la magia.

Lui si alza e urlandole di ubbidire le disegna sul viso una macchia che somiglia a una mano. Le fa male, molto male, ma bisogna sorridere se no il divertimento termina subito! Lui continua a dipingerle il corpo di un colore strano: un rosso pallido che da lì a poche ore diventerà più intenso e scuro fino a raggiungere sfumature violacee, tutto questo sussurrandole:

«Visto tata che magia? I colori sulla tua pelle cambiano.»

Eh si, è proprio vero! Ormai quell’incantesimo lo conosce a memoria e prega sempre suo padre di non farglielo più vedere. Lui si diverte però.

Avrebbe potuto fare il pittore oppure il mago.

Le afferra il braccio e la spinge per terra. Lei lo guarda dal basso cercando di capire quale sarebbe stato il prossimo movimento. Lui tira indietro la gamba, chissà forse