Quando gli orologi segnano le sei

Di Giada Domeniconi

Vorrei che il mio silenzio prendesse voce da solo e che il mondo aprisse due orecchie giganti, una in Asia una in America, perché questo tacito accordo violento mi fa a brandelli.
Diario di denuncia contro la violenza sulle donne
 

• Lingua: Italiano
• Editore: jadeedition
• Data di uscita: 18 giu 2017
• ISBN: 9788826456980

Anteprima del libro

Prefazione

Questo amore sa di pozzanghera.

Ci sguazzo e mischio me con il fango.

Che poi la differenza non è tanta.

Mi rimpinzo di occasioni perdute, io che manco di coraggio, io che non so abbandonare le acque sporche. Sono occasioni dal faccino triste e l'espressione di un peccato.

Tutte svolte di vita che so perdere e salutare ferma al mio binario con il treno in partenza davanti a me.

Non so spogliarmi di questa infantilità che mi lega alle cose, che non mi fa evolvere.

Questo amore mi ammala il cuore.

E ci vorrebbe un aggiustacuori ogni tanto, mica posso crepare di sensibilità. Mica posso sopportare questa nostalgia di casa che prende il suo posto quando se ne va.

Così amaro svezzarsi da lui, che il caffè è dolce a confronto.

È che con me devo ancora prendere confidenza, tanti anni vissuti in due hanno offuscato la mia unità.

Ora sguazzo nell’oblio di me stessa.

Alle volte prendo ago e filo e cerco di mettercela, sì di metterci una toppa in questo mio cuore crepato, ma non regge poi così tanto.

È che se devo aspettare l'aggiustacuori, forse potrei prima morire.

Giuro che me lo chiedo come ci riesce la gente là fuori a inscatolare persone da rinchiudere in cantina. Io mi aggrappo a questo presente, voglio trattenerlo ad ogni costo.

E mi ci vedo, con i tendini tesi delle mie esili braccia e la faccia affaticata, alle prese con lo sfuggevole hic et nunc che se ne va indietro trasformandosi in ricordo.

I ricordi mi sanno di antico e di morto.

Io non voglio che lui muoia,