Vincolo, 108 e dintorni: cosa si può fare e cosa non si deve fare per essere liberi di giocare a calcio

Di Luca Vargiu e Nicola Schellino

Cos'è il vincolo sportivo? E come ci si può svincolare? 
Non tutti sanno cosa succede quando c'è da firmare un nuovo tesseramento. C'e un regolamento –  da rivedere  – che molti non conoscono. Ed è proprio zigzagando tra le norme e la scarsa conoscenza di chi insegue un sogno legato al pallone che i furbastri che popolano questo sport trovano il sostentamento. 
Luca Vargiu - ex agente di calciatori e dirigente sportivo - e Nicola Schellino  - avvocato e assessore allo Sport -  ci spiegano cosa c'e intorno al famoso "art 108" analizzando e commentando le norme ma anche raccontando la realtà attraverso alcune storie di vincolo. 
Un piccolo manuale per genitori e giovani calciatori in grado di chiarire le idee, e dare qualche suggerimento, nell'attesa che la questione legata al vincolo venga trattata seriamente dal mondo del calcio.

• Lingua: Italiano
• Editore: Luca Vargiu
• Data di uscita: 12 lug 2017
• ISBN: 9788826478814

Anteprima del libro

Luca Vargiu - Nicola Schellino

VINCOLO, 108 E DINTORNI

cosa si può fare e cosa non si deve fare per essere liberi di giocare a calcio

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Indice dei contenuti

Introduzione

Cos'è il vincolo?

LE NORME

Art. 31 - I giovani

Art. 32 - I giovani dilettanti

Art. 33 - I giovani di serie

Art. 96 - Premio di preparazione

Art. 106 - Lo svincolo di calciatori non professionisti, giovani dilettanti e giovani di Serie

Art. 107 - Svincolo per rinuncia

Art. 108 - Svincolo per accordo

Art. 109 - Svincolo per inattività del calciatore

Art. 110 - Svincolo per inattività della società

Art. 111 - Svincolo per cambiamento di residenza

Art. 113 - Svincolo per la stipulazione di contratto da professionista

Art. 32 bis - Durata del vincolo di tesseramento e svincolo per decadenza

I CASI

1 - La sentenza del Tar Lazio n. 6258/2013: occasione persa?

2 - La sentenza del Tribunale Civile di Verbania del 2015: una via non semplice ma praticabile

3 - La pratica della triangolazione

STORIE DI VINCOLO E SVINCOLO

1 - Esiste un modo?

2 - Liberi di giocare, vincolati però

3 - Un vincolo e una truffa

4 - Due ragazzi e una ragazza

5 - Stai per firmare?

6 - Lettera a Tavecchio

Chi siamo

La tua storia

Vargiu Luca

Avvocato Nicola Schellino

Vincolo, 108 e dintorni

cosa si può fare e cosa non si deve fare

per essere liberi di giocare a calcio

Introduzione

Ci sono giocatori che intorno ai vent'anni realizzano che la firma apposta qualche anno prima nel momento del tesseramento li obbliga a giocare fino a venticinque anni nella stessa società.

Ci chiedono cosa possono fare per cambiare squadra.

Ci sono genitori che non sanno cosa fare nel momento in cui il figlio o la figlia compiono quattordici anni e devono firmare il cartellino.

Ci chiedono cosa si può fare per evitare di diventare prigionieri di una società.

Ci sono ragazzi e ragazze che per essere liberi di andare a giocare in una altra squadra devono pagare.

Ci chiedono se sia giusto e regolare farlo.

Ci sono genitori che sono pronti ad acquistare il cartellino del campione o della campionessa di casa, convinti che questo sia un investimento e il modo migliore per gestirne la futura carriera.

Ci chiedono come possono fare per verificare le cifre.

Ci sono ragazzini che vogliono cambiare squadra per il semplice fatto che a loro basta giocare con i loro amici.

Ci chiedono perchè, e se sia giusto, che qualcuno impedisca loro di poterlo fare liberamente.

Ci sono genitori che per procedere con un nuovo tesseramento devono pagare il premio di preparazione.

Ci chiedono a quanto ammonta dando per scontato che spetti a loro questo pagamento.

Ci sono genitori e giovani calciatori che non conoscono le differenze tra il tesseramento con una società professionista e una dilettante.

C'è chi non sa cosa sia il famoso 108 che poi è solo un articolo delle NOIF che prevede la possibilità di svincolo per accordo.

Molti, forse troppi, non sanno che il Premio di preparazione è affare che rigurada solo ed esclusivamente le società e non le famiglie.

C'è – purtroppo e ancora – il vincolo sportivo che oggi è solo ed esclusivamente un problema, un'arma in mano ai troppi furbastri del pallone che permette loro di mercanteggiare la libertà di giocare a calcio in cambio di denaro per vincolare e svincolare, e che spinge molti ragazzi e ragazze a non giocare.

C'è il governo del pallone che non vuole affrontare seriamente l'argomento e che fa finta che tutto quello che gira intorno al vincolo sportivo sia solo frutto di storie inventate dai tanti delusi del mondo del pallone, quelli che non ce l'hanno fatta.

In queste pagine una sorta di piccolo manuale sul vincolo sportivo.

Semplice e diretto.

Norme e storie.

Partendo dalle norme, proveremo a spiegare cosa si può fare per avere un minimo di tutela nel momento in cui si viene tesserati per una società. Cercheremo di fare un po' più di chiarezza sulla parte del regolamento che permette lo svincolo fino ad arrivare, attraverso i racconti, a spiegare tutto quello che invece non deve essere fatto.

Mai fatto.

La battaglia contro il vincolo sportivo merita di essere combattutta, l'insistenza nel chiedere che le risposte arrivino è necessaria. Il tempo passa e alle, poche, parole non seguono mai i fatti.

Se le cose non cambiano partendo da chi decide occorre provare a contrastare tutto questo mercanteggiare con i mezzi che abbiamo a disposizione.

Partendo dalla conoscenza delle regole e dei diritti.

Cos'è il vincolo?

Il cosiddetto vincolo è un istituto in forza del quale un atleta dilettante, mediante la sottoscrizione del tesseramento, si lega per un periodo determinato a una società o associazione sportiva fino a quando non si verifichi una delle cause previste dalla legislazione in materia, che permette di sciogliere tale vincolo.

Tralasciando la tipologia di vincolo annuale (che vale per i tesseramenti di calciatori giovani fino ai 14 anni di età), il presente lavoro ha lo scopo di indagare le complicazioni derivanti dal vincolo