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Sassi rosa
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E-book106 pagine31 minuti

Sassi rosa

Di Mapi

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Info su questo ebook

L’ardore della passione e l’ansia della perdita, il trasporto amoroso e la natura irrisolta dei moti dell’animo. Versi liberi, carichi di emozione e di infaticabile energia dell’animo.
L’ardore della passione e l’ansia della perdita, il trasporto amoroso e la natura irrisolta dei moti dell’animo, trovano coesione esistenziale nelle poesie di Mapi. I versi liberi dell’Autrice sono persuasivi, carichi di emozioni e valori non censurati, di infaticabile energia d’animo, di piena volontà nell’accogliere i segni di un eros continuamente evocato.
LinguaItaliano
Data di uscita15 mag 2019
ISBN9788833282671
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    Anteprima del libro

    Sassi rosa - Mapi

    Cover

    Eros e Neikos: il ciclo eterno della vita.

    Filosofia e passioni nella raccolta Sassi rosa.

    Perché mai l’amore e il desiderio continuano a esistere quando vengono a mancare i corrispettivi concreti? Sotto la luce urgente del dolore, in Smemorata beatitudine Mapi confessa:

    Appena appena in me

    alcuni antecedenti impreveduti

    e poi averti come un morso dentro

    mentre incombe

    come una mancata gioia

    che ti sprofonda.

    L’ardore della passione, l’ansia della perdita, non sono analoghi alla fame, al sonno, alla nostalgia: del resto, lo dimostrano bene le strofe della raccolta Sassi rosa, in uno status simile in via utopica all’universo ontologico di Parmenide, il creatore della Scuola Eleatica vissuto tra il 550 e il 450 a.C. Il salto indietro di un paio di millenni nel tragitto filosofico testimonia per un lato il quid eterno della poesia, dall’altro costituisce un omaggio alla laurea dell’autrice proprio in Storia della Filosofia.

    L’opera parmenidea in versi Περί Φύσεως (Sulla natura) risulta incentrata su un principio: l’essere (εἶναι) è, invece il non-essere (μὴ εἶναι) non è.

    Ne consegue un’ingenerata totalità imperitura, in quanto non possiamo derivare dal nulla, tantomeno approdare a esso. Pensando a una coesione esistenziale di eros e sentimenti, ne Il primo incontro la scrittrice sostiene:

    Il primo incontro

    riversò in me la scintilla

    e rivelò lo sguardo tuo

    in un solo momento […].

    Tu restituisci in luce

    la pena segreta che mi affligge

    tra inquiete esitazioni.

    Dopo, però, l’orlo dell’abisso, dell’annientamento, viene superato, in un’immagine antagonista alla scomparsa nel magma del Nulla:

    La nuvola nel mio cuore rosso

    scandisce:

    "Tra poco in volo sparirò

    nello splendore dell’orizzonte anima

    dei cieli lontani".

    Per il grande Parmenide, nativo dell’attuale Lucania, l’εἶναι o vitalità sarebbe indiviso, immodificato (lo paragonava alla perfezione della sfera), e ciò comporterebbe un reale di struttura facilmente erronea, illusoria: «Per esso, per il vero essere, saranno nomi tutte quelle cose che hanno stabilito i mortali, convinti che fossero vere: nascere e perire, essere e non-essere, cambiare luogo e mutare luminoso colore».

    Da parte sua, in una sentita comunanza di intenti, la poetessa precisa la natura irrisolta, se non fallace, dei moti dell’animo, quando descrive un pacato saluto / che resta sull’approdo della bocca. E, sempre in Invoco il tuo nome, prosegue:

    Quale viva conferma appare

    mentre oltrepasso il fuoco del tramonto,

    quale disegno infinito?

    Il giorno si ritrae

    e io invoco il nome che conosco

    da lontano tempo.

    […] Non sei più lontano al passo dei ricordi.

    Assegna allo sperdimento

    di chi ha teso e fermato la sua mano

    l’approdo nello stupore

    che se ne va con te.

    Anche in Mapi il rapporto parole-cose, per mezzo della nomenclatura, è ingannevole, e chiunque lo

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