L’oro del giorno

Di Giuliana Di Gaetano Capizzi

«Sismici sussulti di una sensibilità che ha affinato e modulando il pentagramma lirico dove si sentono risuonare le note angosciate di un travolgente lirismo. Poesia incisiva, densa ed attuale, che non lascia spazio alcuno a fronzoli epidermici, anzi gioca volentieri con la sintesi, con le frasi buttate a mezz’aria. Ella sa di costruire una piazzola di sosta e un terrapieno dove l’umanità potrà ancora sperare di ricostruire l’uomo contemporaneo soltanto che la realtà riesca a trovare la forza per allontanare le falsità e l’egoismo.»

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 18 set 2017
• ISBN: 9788856784824

Anteprima del libro

Albatros

Nuove Voci

Ebook

© 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma

www.gruppoalbatrosilfilo.it

ISBN 978-88-567-8482-4

I edizione elettronica settembre 2017

Prefazione

«L’Oro del giorno è un testo dove vengono ripresi, coordinati, approfonditi i giorni, le sensazioni, le delusioni della vita della poetessa. Nel testo vengono verseggiati temi umani e sociali perché della vita e della morte, le ragioni della sofferenza, della rinuncia e del dolore, la possibilità reale o l’illusione della felicità, la necessità insopprimibile della speranza, il dovere di conferire un significato morale alla propria esistenza».

Con questo importante e preciso commento del Critico artistico-letterario Pasqualina Genovese D’Orazio, introduciamo la nuova raccolta di poesie di Giuliana Capizzi. Ella riesce con apparente semplicità ad essere incisiva e toccante nell’affrontare temi di non facile approccio, con un lirismo non comune, meditato e di delicata espressività.

[...]

Nelle nostre membra il ricordo.

Brivido.

Pensieri di passato

e futuro.

Fusi.

Momento.

Occhi per via.

Fratelli.

[...]

(Natale)

«Con pungente vigore di linguaggio, la poetessa ci insegna cos’è il coraggio, questo elemento determinante nella vita di ogni essere vivente, che ci spinge a compiere atti straordinari in occasioni eccezionali e che ci aiuta ad affrontare secondo dopo secondo asprezze e delusioni. [Sono] tavole poetiche [che] interpretano la sensibilità dell’autrice incline a cogliere l’essenza più profonda dei sentimenti, nella loro nuda e scarna verit໹.

La raccolta è indubbiamente improntata al ricordo, filo conduttore di diversi momenti della vita dell’autrice, vivi e fecondi sulla carta, ma soprattutto esempio concreto e tangibile di memoria storica e sociale, oltre che personale.

C’è la lucidità e la conseguente (anche involontaria) analisi che la vita quasi ci costringe a fare con il passare del tempo, che permette a particolari di primaria importanza di emergere e farsi portatori di un valore aggiunto.

[...]

La lotta è il sacrificio

e tanti,

con le tempie grigie,

non raccontano

le lunghe notti

di montagna

per scendere all’attacco

e spegnere più in fretta

la rabbia di una fiamma

dilagante.

Sono tornata al cascinale.

C’era una vigna.

(Era Venerdì Santo)

Ogni verso è ricco, metaforico e simbolico, il suo potere evocatore riesce a far emergere il sottotesto di ogni poesia, quello fatto di una grande forza di volontà e affermazione di se stessa, una consapevolezza che può aver vacillato – come è umano che sia – ma che non si è mai arresa, ed è stata capace di dare lo stimolo giusto per una crescita (e ri-crescita) personale sulle macerie familiari, umane e storiche.

Impensabile poter comprendere cosa devono essere stati determinati momenti, eppure in quella stretta di mano con la nonna, per esempio, c’è evocato tutto il senso