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Motus in Corpo: La forma del Sè
Motus in Corpo: La forma del Sè
Motus in Corpo: La forma del Sè
E-book122 pagine1 ora

Motus in Corpo: La forma del Sè

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Info su questo ebook

In questo libro parlo di Motus in Corpo, ossia quell’irrefrenabile desiderio di chi possiede un’indole da viaggiatrice sotto cieli infiniti e che sente il bisogno di muoversi, di correre, di camminare, di danzare, di giocare e attraverso queste attività, conoscere profondamente e unicamente se stesse.
 
Parlo di attività corporea praticata come risposta a un bisogno naturale, all’aria aperta, fuori da luoghi chiusi, da pareti che delimitano; svolta solo per noi stesse, scaldate dal sole, rinfrescate dalla notte, avvolte dalla luna, accarezzate dalla sabbia, rinfrescate dall’erba, bagnate dalla pioggia, gelate dalla neve.
 
Quell’indole che i circensi conoscono perfettamente, coloro che riescono a fare, del proprio talento, mezzo di sopravvivenza, rendendosi liberi da ciò che sono ruoli e schemi.
Parlo di dipendenza della donna, di ricercata e raffinata indipendenza e rifletto su ciò che sono i modelli proposti e allora ecco che il Motus in Corpo diviene, per me, risposta esatta dell’Essere Donna, un Essere che ha il suo corpo come mezzo supremo di conoscenza.
La Danza aerea e la giocoleria per dare la forma a quel Sé che volge il suo sguardo al cielo.
 
“Esistono Donne che con il proprio Corpo
hanno “un’affinità elettiva” e,
con quel corpo, hanno trovato la forza di ri-uscire”
 
LinguaItaliano
Data di uscita25 mag 2018
ISBN9788869373336
Motus in Corpo: La forma del Sè

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    Anteprima del libro

    Motus in Corpo - Tatiana Longoni

    ​Conclusioni

    ​Premessa

    Si aprono pagine nuove e si raggiunge maggiore consa- pevolezza di sé, del tipo di Donna che si è e che si vorrebbe essere.

    Vivo il mio corpo e ciò che mi fa provare, come una continua scoperta.

    Attraverso una disciplina, conosco qualcosa in più, del mio carattere, del mio equilibrio e trovo gli strumenti più adatti per ritornare.

    Ho iniziato con danza ritmica, basket, baseball, nuoto da che ho memoria; ho vissuto per anni ciò che è la danza Hip hop (almeno, allora era), ho sperimentato balli latino americani, tango argentino e poi, Waaking con uno degli insegnanti che ritengo capace di far ballare chiunque; come lo definii tempo fa, in un articolo, Arte in movimento.

    Poi, a Imbolc del 2017, esattamente il primo febbraio, ho preso coraggio e ho iniziato Tessuti Aerei.

    Il Vuoto sotto di me, appesa come l'Appeso degli Arcani.

    Dai tacchi alti del Waaking, alle Ali dei Tessuti.

    Quel tessuto, la mia pelle, il mio essere in aria, sospesa, a testa in giù, apriva capitoli della mia persona che, altrimenti, sarebbero rimasti chiusi.

    Potevo fidarmi di me stessa perché, appesa, quel tessuto mi donava comunque sicurezza, anche se ho cominciato da altezze UMANE. Non c'è fretta e non devo dimostrare qualcosa a qualcuno ma scoprire me, sperimentarmi, vivermi, totalmente.

    Il Tempo di pensare a ciò che sto facendo e provando. Già perché, per me, è sempre qui, il fulcro della questione: come mi fa sentire ciò che faccio e per conoscerlo realmente, devo sperimentarlo.

    Quasi quattro anni fa, ho iniziato a correre, prima brevi tratti, poi, mi spingevo un po' più in là e, quando corro, è come se mi trasformassi, proprio come quando sono sotto la superficie dell'acqua e percepisco l'acqua che mi accarezza l'incavo della schiena, al centro delle scapole.

    Che sensazione stupenda provo.

    La mia pace, la mia quiete.

    Non sono una Donna da palestra, non tollero i luoghi chiusi e persone sudate e odori strani, serie e tempi stile diktat; io so che sono felina e come tale, devo stare fuori, all’aria aperta.

    Con me, due ruote e una bicicletta, compagna di avventure, anche in una terra come le Camargue.

    Sperimento, analizzo, archivio, progetto e mi pongo in ascolto del mio corpo.

    Esistono Donne che…

    Esistono Donne che con il proprio Corpo hanno un’affinità elettiva.

    Ci sono Donne che con il proprio Corpo hanno una relazione di Amore e Odio.

    Ci sono Donne che nella palestra o nei luoghi chiusi, con pesi e serie, si sentono soffocare perché hanno bisogno di Aria, di pensarsi diversamente.

    Ci sono Donne che hanno desiderio di cambiare modo di vivere, abitudini, senza necessariamente distruggere, bensì apportando modifiche quotidiane.

    Ci sono Donne che hanno un costante dialogo con ogni singola fibra muscolare.

    Ci sono Donne che hanno dovuto abituarsi a rispondere alle esigenze fisiche, altre che cercano di superare quel limite che la mente ha posto.

    Ci sono Donne che vivono ugualmente anche se vanno a correre con un pantaloncino e una maglietta non completamente coordinate.

    Donne che camminano anche senza tutti i super accessori di cui oggi si dispone, applicazioni che sembrano enunciati dal più famigerato dittatore, che riversano l’attenzione fuori da sé.

    Ci sono Donne che amano le infradito e con quelle ai piedi, si sentono sensuali comunque: sensualmente ascoltano la sabbia e si sentono accarezzare la pelle ad ogni passo; forse, se guardate bene, in mano hanno comunque un paio di tacchi o forse nell’armadio ma si sentono perfette lo stesso.

    Ci sono Donne che attendono l’Alba in riva al mare, con uno scialle sulle spalle.

    Donne che montano a cavallo e, assieme agli uomini, conducono le mandrie di Tori, fiere e coraggiose sul destriero.

    Ci sono Donne che ballano al ritmo di una salsa e Donne robotiche che si muovono ad ogni accento.

    Donne che si sfidano all’interno di un cerchio e quelle che, del cerchio, ne hanno fatto un obiettivo.

    Donne che si ricordano di avere le Ali e finalmente, tornano a usarle con i tessuti aerei.

    Donne in sella a una bicicletta perché quel Vento sulla pelle, non ha eguali.

    Donne che scoccano una freccia, sussurrando quell’Incanto, sulla freccia.

    Ecco, sono Donne così, semplicemente, escono e sentono quell’impulso a muoversi senza dover per forza rispettare tabelle, serie, orari.

    Donne che escono perché sentono quel Motus che dal Corpo, pervade ogni pensiero e si fanno senso e percepiscono; ascoltano lo Spazio attorno, il caldo e il freddo, i brividi del sudore e la doccia rigenerante; quel sorso di acqua che accarezza le labbra e inonda la lingua.

    Donne che hanno l’ardore e l’ardire di fare la prima mossa e di prendere ciò che vogliono.

    Donne saziate dalla loro essenza che si esprime in ogni loro gesto, in ciascun’attività che svolgono.

    Donne di successo per i loro modi di fare.

    Donne soddisfatte di ciò che sono.

    Perché questo libro?

    Questa domanda appare alquanto semplice e ovvia ma, vi assicuro, che non è sempre così.

    Scrivere, oltre ad essere una passione, per quanto mi riguarda, è anche espressione di un potenziale, definito dalla capacità di emozionare e apportare un mutamento in chi legge.

    L’uso corretto delle regole grammaticali, punteggiatura e similia, fanno da supporto, sono le basi di uno scritto; poi, c’è il messaggio che si vuole trasmettere e l’idea della Donna che leggerà il mio libro.

    Mi sono fermata sovente a riflettere sul motivo per cui avessi scritto i miei libri e dal momento in cui ci si accorge che possono ritrovarsi tra le mani di una persona, le responsabilità cambiano perché, di quella persona, si vanno a toccare sensibilità e ricordi, si smuovono timori o modalità di pensiero che governano le loro giornate.

    Quando si scrive qualcosa, si creano delle immagini nella mente del lettore, da cui, una forza che si sprigiona attraverso quel pensiero.

    Sono dell’idea che, una volta pensato, influisca all’interno di un ambiente di relazione: siamo corpi, fatti di energie che si relazionano e si influenzano. Magneti che cambiano la propria vibrazione in conformità a ciò che sentono. Le emozioni stimolano la temperatura corporea e, quindi, la relazione con l’esterno.

    Leggere o guardare film di un certo tipo, influenza da dentro ciò che emaniamo fuori.

    Essere chiari sulla motivazione per cui si scrive un libro, trovo che sia un gesto di rispetto per il lettore, al fine di essere, già dalle prime pagine, in sintonia con l’argomento che si andrà a trattare.

    In questo libro mi rivolgo a quella tipologia di Donne che non si ritrovano in una categoria sportiva, che non amano follemente palestre e centri fitness ma prediligono la strada per correre, gli spazi aperti per camminare, una bicicletta per tonificare, senza un particolare supporto di personal trainer, voci di applicazioni che rilevano attimo per attimo, calorie, passi e via dicendo; una musica per ballare qualcosa che sia solo per loro e non per qualcun altro, non una moda.

    Immagino che, come libro, sarà assai di contro tendenza, dato l’enorme richiesta e risposta rispetto alle iscrizioni in palestra e corsi di vario genere, applicazioni che controllano ogni passo che muoviamo.

    Ciò che vorrei, qui, rilevare, è la dipendenza dall’immagine di noi stesse: affidandoci a qualcosa di esterno, perdiamo la connessione intima con il nostro battito del cuore, la pressione, il respiro, il desiderio, l’adrenalina, la serotonina.

    Se parlo di qualcosa, è perché l’ho vissuta e, così come ci sono donne assolutamente soddisfatte di passare

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