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Shiatsu Alchemico
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E-book169 pagine1 ora

Shiatsu Alchemico

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Info su questo ebook

Un libro che parte da una domanda, tanto semplice quanto profonda. Sarà quello il porto da cui si salperà per questo viaggio. Un viaggio fatto di esperienze, emozioni, incontri, crescita. Di ostacoli, risate, gioia e soddisfazioni. La trasformazione professionale che finisce per riflettersi su quella personale. La crescita personale che finisce inevitabilmente per sovrapporsi a quella professionale. Due lati della stessa medaglia. Un percorso di ricerca del proprio stile e della propria identità, che altro non è che ricerca della propria unicità. Ricerca della propria essenza.

La possibilità di conoscere un nuovo modo di vedere ed intendere lo Shiatsu, un'evoluzione frutto dell'amore profondo verso quest'Arte.
LinguaItaliano
Data di uscita27 lug 2020
ISBN9788831686662
Shiatsu Alchemico

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    Anteprima del libro

    Shiatsu Alchemico - Giuseppe Russo

    è.

    1

    Un po' di storia

    Shiatsu è una parola che ci è diventata sempre più familiare e ormai anche chi non è del settore sa bene, anche solo per sommi capi, di cosa si stia parlando.

    Un massaggio (se dopo questo libro dovessi continuare a definirlo massaggio, mi arrabbio!), eseguito quasi sempre a terra su di un futon e col ricevente vestito, quindi senza l'utilizzo di oli o creme.

    Tutto giusto, verissimo, ma c'è molto di più. Facciamo un passo indietro.

    Un passo poco indietro: infatti uno degli errori che si è portati a commettere è quello di pensare che lo Shiatsu sia una disciplina che abbia secoli, forse addirittura millenni. Che i passi da fare all'indietro per arrivarne all'origine temporale siano infiniti.

    Qualcosa di granitico ed imponente, quasi regale, che mette soggezione.

    In realtà è proprio questa sua regalità ad ingannarci, la considerazione che si è guadagnato nel tempo, la sua profonda efficacia rispetto a diverse altre tecniche, a farcelo pensare.

    Lo Shiatsu ha appena un secolo, tondo tondo. Se lo porta maluccio in apparenza, vero? Non l'avresti detto probabilmente. Gli avresti dato qualche secolo in più, ammettilo.

    La prima volta che appare questo termine è invece nel 1919, in un libro chiamato Shiatsu Ho.

    Ci troviamo in Giappone, appena dopo il 1911, data storica molto importante per chi si occupa di discipline del benessere.

    Fino ad ora, ogni trattamento manuale rientrava nel Te ate, letteralmente mettere le mani su qualcosa.

    Prima ancora Shugi o Te ate ho. Dei prototipi. Un fermento di tecniche che andavano tramandandosi, affinandosi, mescolandosi.

    In Cina c'era l'Anma, sistema che si sarebbe evoluto nell'attuale Tui Na.

    Insomma, il gesto istintivo di poggiare le mani su una parte dolente, quella la sostanza.

    Nel 1911 il governo giapponese riconosce pratiche come l'agopuntura e la moxa (moe kusa: erba che brucia).

    Temai Tempaku era studioso della medicina moderna occidentale, ma anche appassionato di Anma, Do-In e Anpuku (trattamento giapponese dell'addome).

    Decise quindi di unire queste sue conoscenze appartenenti a due mondi opposti, fondendone i punti chiave per la prima volta: un vero ponte tra Oriente ed Occidente.

    Complice lo svilupparsi di queste discipline, favorite dalle nuove leggi, pubblicò i suoi studi e le sue tecniche nel già citato libro, chiamato per l'appunto Shiatsu Ho.

    Non c'è nemmeno da meravigliarsi, notando le influenze e le unioni tra tecniche appartenenti a popoli apparentemente diversi.

    Quando ho avuto la fortuna e l'onore di essere allievo di Haruhiko Masunaga (figlio di Shizuto, di cui parleremo in seguito), gli ponemmo proprio questa domanda: Maestro, come mai si trovano così tanti punti in comune e tecniche combacianti fra diverse tradizioni?

    Rispose che durante i decenni ed i secoli, sono stati numerosissimi i terapisti, i medici e gli operatori del massaggio che, come in una sorta di pellegrinaggio, vagavano per diversi Paesi per specializzarsi ed apprendere nuovi concetti.

    E' uno dei motivi per cui le Arti orientali sono così complete, profonde, abbracciano l'uomo nella sua globalità e, più che avere una cura per tutto, hanno un supporto ed un aiuto per ogni condizione.

    Cina, Giappone, Thailandia, Vietnam, Cambogia, l'India e tutti i popoli limitrofi, si sono continuamente influenzati, arricchendosi a vicenda.

    La trovo una meraviglia.

    Una meraviglia per le continue connessioni che trovavano.

    Pensaci: popoli distanti, ognuno con le proprie tradizioni tramandate di padre in figlio, che sviluppano sistemi in qualche modo coincidenti, che messi insieme hanno una coerenza.

    Il corpo umano è sempre lo stesso e gli stessi sono i meccanismi che lo regolano.

    Questa coerenza non è forse già una delle tante prove della reale validità di queste Arti?

    Credo che il fatto che tradizioni differenti abbiano raggiunto delle conclusioni simili, specie in ambito di pensiero olistico ed energetico, renda palese che ragionare in termini energetici tanto sbagliato non sia. Mio insignificante parere.

    E' stato emozionante anche viverlo in prima persona, sia studiando con importanti Maestri di Shiatsu e Medicina Cinese, ma soprattutto durante il mio viaggio in Thailandia, qualche anno fa.

    2

    Gli stili – Ricerca dell'unicità

    A dire il vero, dopo Tempaku, bisogna aspettare un bel po' perché lo Shiatsu inizi a farsi conoscere, ma innanzitutto affinché venga codificato, organizzato in qualche modo. Non a caso ho usato il verbo codificare: ad alcune correnti di operatori Shiatsu piace molto, lo ripetono di continuo, e rendo omaggio anche a loro, così son contenti.

    Dicevo, dopo di lui sono nate vere e proprie diatribe su chi sia il padre di cosa.

    Troppi dimenticano la storia, troppi la dimenticano troppo spesso, così come dimenticano di rendere i giusti onori al Maestro Tempaku, senza il quale molti di noi oggi non sarebbero qui (ok, professionalmente parlando, non è un veterano di

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