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Le Catene Lineari del Corpo e dello Spirito
Le Catene Lineari del Corpo e dello Spirito
Le Catene Lineari del Corpo e dello Spirito
E-book88 pagine1 ora

Le Catene Lineari del Corpo e dello Spirito

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Il dott. Giuseppe Calligaris Nel 1928 scoprì che la stimolazione,che chiamava "carica",della linea assiale di un dito o di una linea interdigitale provoca in ciascun individuo,sempre lo stesso riflesso fisico e contemporaneamente genera un sentimento sempre della stessa specie.
Oltre a ciò,in breve tempo,scoprì che quella 'carica' provoca anche una ipersestesia di un determinato viscere,ossia il riflesso cutaneo – viscerale - psichico.
 
Nel 1931 un soggetto lo avvertì, durante una seduta in cui il prof. stava esplorando una superficie cutanea che percepiva una sensazione strana. Calligaris allora fermò il proprio dito su quel punto ed ecco che la percettrice vide svolgersi, davanti ai suoi occhi chiusi, uno dei misteriosissimi ed affascinanti fenomeni che vennero chiamati "esperimenti del Calligaris". Quel giorno cos'era accaduto?
Una delle scoperte più importanti(ma meno note)della scienza. Una scoperta in quel campo che definiamo metafisica.
 
Calligaris fece esperienza di una delle più importanti scoperte della storia della scienza. Infatti, la “carica” delle “placche” permette di abolire, per tutta la durata della stessa, quell'ostacolo che impedisce alla coscienza di veglia di conoscere quello che avviene nel subcosciente. Queste placche ci permettono di conoscere le meravigliose facoltà della nostra psiche e di utilizzarle.
 
LinguaItaliano
Data di uscita5 ott 2018
ISBN9788869373831
Le Catene Lineari del Corpo e dello Spirito

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    Le Catene Lineari del Corpo e dello Spirito - Giuseppe Calligaris

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    ​GIUSEPPE CALLIGARIS

    GIUSEPPE CALLIGARIS nacque nel 1876,a Forni di Sotto (UD) e nel 1901 si laureò a Bologna con una tesi intitolata Il pensiero che guarisce.

    Nel 1902 si trasferì a Roma,dove seguì da vicino il Prof. Mingazzini, direttore dell'istituto di Neuropatologia della Facoltà di Medicina di quell'Università. Qui egli iniziò ad osservare fenomeni che saranno fondamentali per la sua futura attività.

    Dal 1908 iniziò ricerche in parallelo ai suoi studi di neuropatologia,ricerche nel campo che lui stesso definì Le catene lineari del corpo e dello spirito. Nel 1928 scoprì che la stimolazione,che chiamava carica,della linea assiale di un dito o di una linea interdigitale provoca in ciascun individuo,sempre lo stesso riflesso fisico e contemporaneamente genera un sentimento sempre della stessa specie.

    Oltre a ciò,in breve tempo,scoprì che quella ' carica' provoca anche una ipersestesia di un determinato viscere,ossia il riflesso cutaneo – viscerale - psichico.

    Nel 1931 un soggetto lo avvertì, durante una seduta in cui il prof. stava esplorando una superficie cutanea che percepiva una sensazione strana. Calligaris allora fermò il proprio dito su quel punto ed ecco che la percettrice vide svolgersi, davanti ai suoi occhi chiusi, uno dei misteriosissimi ed affascinanti fenomeni che vennero chiamati esperimenti del Calligaris. Quel giorno cos'era accaduto?

    Una delle scoperte più importanti(ma meno note)della scienza. Una scoperta in quel campo che definiamo metafisica.

    Come un microscopio permette di estendere le ricerche nel microcosmo, le placche cutanee permettono di estendere le investigazioni al di là del mondo sensibile. Calligaris scrisse tutte le sue scoperte in ben 19 volumi in 12 anni, molti non ancora pubblicati.

    Calligaris divenne presto conscio che questa incursione sperimentale nel campo della psiche era d'importanza capitale, e nella conferenza tenuta il 21 Gennaio 1928, davanti all'Accademia delle Scienze di Udine, non poté reprimere la sua emozione nell'annunciare questa scoperta.

    Calligaris fece esperienza di una delle più importanti scoperte della storia della scienza. Infatti, la carica delle placche permette di abolire, per tutta la durata della stessa, quell'ostacolo che impedisce alla coscienza di veglia di conoscere quello che avviene nel subcosciente. Queste placche ci permettono di conoscere le meravigliose facoltà della nostra psiche e di utilizzarle.

    I risultati erano così strabilianti che non furono accettati da nessuno e fecero persino dubitare dell'integrità delle facoltà mentali dello scienziato.

    Come conseguenza degli inconsulti attacchi che venivano mossi da ogni parte, egli dovette subire l'umiliazione di vedere diradare i pazienti che frequentavano la sua clinica, tanto che al principio della seconda guerra mondiale dovette venderla.

    Oggi in Italia le opere del Calligaris stanno ritrovando una loro distribuzione, poiché sono state oggetto di attenzione da parte di scienziati stranieri, specie russi e americani, che ne hanno fatto incetta. Molti degli esperimenti in essi descritti sono stati ripetuti con successo da parecchi ricercatori.

    Le linee primarie e i sentimenti fondamentali

    "Nella mia prima monografia su Le catene lineari del corpo e dello spirito (vedi note bibliografiche) ho dimostrato che la linea longitudinale primaria o assiale del dito pollice è quella dell'amore, come la I interdigitale è quella dell'oblio; che l'assiale dell'indice è quella della memoria, come la II interdigitale è quella dell'odio; che la III interdigitale è quella del dolore, come l'assiale dell'anulare è quella del piacere; che la IV interdigitale è quella della calma e del sonno, come l'assiale del mignolo è quella dell'agitazione e dell'emozione, e che infine sull'assiale del dito medio sono rappresentate le associazioni, come sulla linea laterale del corpo sono rappresentate le dissociazioni mentali.

    Ho anche detto che questi valori funzionali delle linee longitudinali primarie o di I ordine (assiali delle dita o interdigitali), decorrenti in senso longitudinale in ciascuna mano, sono corrispondenti, nello stesso ordine, a quelli delle omonime che decorrono nei piedi.

    Ora posso aggiungere che tutte le numerose ricerche, tutte le prove e controprove, per cento vie ripetute in questi ultimi tempi, non mi obbligano a modificare il contenuto di quelle prime osservazioni, ma m'inducono a portarvi la più sicura conferma.

    Dobbiamo invece prendere fin da principio in considerazione il fatto che le sopra elencate operazioni mentali (amore e odio, memoria e oblio, piacere e dolore, sonno ed emozione, associazione e dissociazione psichica), regolarmente opponentisi, come si vede, con forze antagonistiche, rappresentano in realtà gli elementi primari, essenziali e fondamentali con cui la mente umana, riunendoli in numerose combinazioni e in diversa misura associandoli, costruisce tutti i suoi fantasmi, vale a dire forma tutte le sue espressioni e tutte le sue multiformi rappresentazioni.

    La stessa cosa fa il cervello umano nel costruire tutti i pensieri e tutti i sentimenti di cui è capace, riunendo, con i complicatissimi e perfettissimi congegni automatici dei suoi meccanismi nervosi, non solo le funzioni primarie assegnate alle linee iperestetiche di I ordine, ma specialmente quelle secondarie, che risultano in numero grandissimo, e sono devolute alle corrispondenti linee iperestetiche di II ordine".

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