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Il mio nome è nessuno
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E-book90 pagine1 ora

Il mio nome è nessuno

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Info su questo ebook

In una società di massa ognuno di noi è un Nessuno di turno, perché vive sempre più isolato dalla moderna tecnologia, la quale, nata per ridurre le distanze, non ha fatto altro che ottenere l’effetto inverso. Oggi viviamo nell’isolamento globale e tecnologico, con il pregiudizio come premessa di ogni interazione e la condizione di apparenza costante: un’apparenza che è l’effetto teatrale di una trama scritta altrove, in un luogo di Nessuno, e che ci viene calata segretamente dall’alto, in modo che risultiamo tutti magicamente allineati nei pensieri, e orientati con le medesime volontà.
Nell’epoca immediatamente precedente molte delle nostre decisioni erano lasciate al caso, al libero gioco delle interazioni tra le diverse volontà e libertà umane, pur in quadro di costrizioni sociali fortissime.
Oggi siamo tragicamente interscambiabili nel gioco del mercato in cui nessuno decide e conta e ognuno crede di decidere e di contare, scoprendo poi di essere solo un numero in molteplici insiemi di azioni standardizzate e codificate a priori.
LinguaItaliano
Data di uscita26 ago 2019
ISBN9788869827402
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    Anteprima del libro

    Il mio nome è nessuno - Diego Palma

    Nessuno

    Introduzione

    Ad ognuno di noi viene attribuito un nome alla nascita: a volte può seguire una tradizione di famiglia, come imporre il nome di un nonno; altre volte, per una forma di rispetto verso gli avi o di narcisismo familiare, o per applicare una par condicio tra diversi nonni, si associano i nomi di due o tre antenati, dando luogo a fantastiche combinazioni, così da ottenere un nome composto. Dare il nome ad un neonato è una decisione che offre molte possibilità, ma alcuni risultati appaiono di cattivo gusto: Alessandro Giuseppe, Diego Francesco Gabriele, Andrea Ugo Riccardo, Giuseppe Mario, Diego Armando, Nicoletta Liliana, Francesco Nicola, Mario Alessandro Pino. A volte si combinano nomi con cognomi di per sé già dotati di significato forte: Pino Silvestre, Angelo Bianco, Franco Posta, Franco Bollo. A volte le espressioni colorate si ottengono rovesciando l’ordine tra nome e cognome: Crocifissa La Bella, che diventa La Bella Crocifissa, o Tore Mura, che diventa Mura Tore.

    Il mio destino è stato più infausto, il mio nome è quasi uno scherzo del destino ma esprime la condizione che la società moderna ci porta a vivere: il mio nome è Nessuno.

    In una società di massa ognuno di noi è un Nessuno di turno, perché vive sempre più isolato dalla moderna tecnologia, la quale, nata per ridurre le distanze, non ha fatto altro che ottenere l’effetto inverso. Oggi viviamo nell’isolamento globale e tecnologico, con il pregiudizio come premessa di ogni interazione e la condizione di apparenza costante: un’apparenza che è l’effetto teatrale di una trama scritta altrove, in un luogo di Nessuno, e che ci viene calata segretamente dall’alto, in modo che risultiamo tutti magicamente allineati nei pensieri, e orientati con le medesime volontà.

    Nell’epoca immediatamente precedente molte delle nostre decisioni erano lasciate al caso, al libero gioco delle interazioni tra le diverse volontà e libertà umane, pur in quadro di costrizioni sociali fortissime.

    Oggi siamo tragicamente interscambiabili nel gioco del mercato in cui nessuno decide e conta e ognuno crede di decidere e di contare, scoprendo poi di essere solo un numero in molteplici insiemi di azioni standardizzate e codificate a priori.

    Nessuno era il nome che Ulisse con astuzia e furbizia si diede per ingannare Polifemo, e scappare dall’antro dove era prigioniero con i suoi compagni senza essere visto dal grande Ciclope.

    Nessuno è l’infausto destino che mi è stato cucito addosso.  Anch’io, come Ulisse, sono sempre in viaggio, e in questi viaggi spesso smarrisco la strada, vivo al limite della fantasia e con un’avventura sempre nuova da raccontare.

    Molte sono le persone che ho incontrato lungo il mio cammino, un percorso ad ostacoli, tortuoso e ricco di peripezie, ma sorprendentemente eccitante, vivo e con qualche lieto fine.

    Rovesciando l’espressione di Pirandello, narrerò la storia di dieci personaggi, che ho incontrato nel mio peregrinare, persone che ognuno di noi può incontrare nel proprio percorso di vita quotidiano. In questa narrazione della mia esperienza, i protagonisti non saranno Uno, Nessuno e Centomila, ma dieci Nessuno del quotidiano …

    CAPITOLO 1

    La strana sensazione di non esistere

    Il mio nome è Nessuno. Un pomeriggio d’inverno sono comparso nella vita di molti, ero di passaggio, non so per quanto tempo, non so per quale senso, non so per quale motivo e quale brutto scherzo del destino. Qualunque sia stato il motivo, non mi sono preoccupato del perché e ho iniziato a lavorare per dare un senso a quella che per me era diventata una missione. Il mio sogno è stato parte integrante del mio incubo, la mia verità come il copione di un film d'avventura, una di quelle avventure che iniziano e non finiscono mai.

    Tutti, indistintamente dal ruolo e dall'appartenenza sociale, sono stati protagonisti nel set della mia vita. Nel mio piccolo, ho regalato sogni, ho aperto menti e ho iniziato a farli ragionare. Ho mostrato a tanti che la realtà non è quella che ci appare in prima istanza, ma che spesso cela profonde verità che tutti ci preoccupiamo di nascondere, perché ci hanno abituato a vivere inseguendo la perfezione. Hanno allineato i nostri pensieri, hanno cercato di dare un senso ad ogni cosa, anche se un senso non ce l’ha. Sono stato un fulmine per molti, manna dal cielo per altri, un messaggio che poi hanno trasformato in esempio da condividere. Ognuno ha il diritto di vivere il suo attimo di gloria, io ho semplicemente colto l'occasione per provare a conoscere dal profondo l'animo umano. C'è un mondo che va oltre l'apparenza, oltre il pregiudizio che può arrivare oltre l'infinito ...

    Nessuno era il nome utilizzato da Ulisse per ingannare Polifemo, Nessuno è il modo ed il nome col quale amo definire il mio vivere quotidianamente nell'immenso palcoscenico che è la vita, dove ognuno di noi nasce attore senza volerlo, e, quando prendi coscienza che quel ruolo ti sta stretto, provi ad estraniarti dalla massa e a reagire, proprio in quel momento, dall'alto, come per magia, gli avversari per ripristinare il tuo ruolo, ti ridimensionano sino a farti sentire il Nessuno di turno.

    Sono le prime ore dell'alba: suona la sveglia, mi alzo di malavoglia, esco per andare a lavoro, mi fermo al bar, prendo un caffè, mi guardo intorno e mi chiedo: Qual è il mio lavoro?

    Rientro in auto, arrivo a scuola, scendo dall'auto, mi guardo di nuovo intorno e mi domando: Ci sono? Chi sono? Cosa ci faccio?

    Entro in classe, faccio l'appello, guardo negli occhi ogni singolo allievo, scorgo tra loro volti delusi, arrabbiati, svogliati, ormai non si aspettano più nulla.

    Eppure riesco a stabilire un contatto, mi fido di loro, loro si fidano di me. Per la prima volta si sentono padroni di se stessi.

    Vogliono seguirmi, tutti vogliono più informazioni possibili.

    Finisco la lezione, salgo in auto e penso: Chi sono? Perché sono qui?

    Arrivo a casa, mi avvicino alla porta, giro la chiave e, come in un film, la apro e una luce m’investe. Sto fermo,

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