La fattoria della libertà

Di Laura Castellani

Riuscirà Lirà a liberare i suoi amici?

Una divertente avventura che vede protagonisti Balla, un'elefantina palmipede, Pigallo, un pappagallo ombroso, Kirikiri, una scimmietta ribelle e Lirà alla ricerca della libertà.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 13 gen 2020
• ISBN: 9788831655699

Anteprima del libro

La Fattoria della Libertà

Laura Castellani

TITOLO | La fattoria della Libertà

AUTORE | Laura Castellani

ISBN | 978-88-31655-69-9

Prima edizione digitale: 2019

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A me stessa.

Non smetterò mai di sognare.

L’elefantina Balla piange in silenzio. Due grossi lacrimoni le scendono sul viso sporco di fango. Come sono sfortunata pensa tristemente. "Perché proprio a me? Non voglio passare tutta la vita a fare questo brutto lavoro. Ho fame e sete, buuuu" e abbattuta tira su con la poderosa proboscide. Purtroppo sa che lì, nello Sri Lanka, è normale che ogni hotel organizzi escursioni con elefanti prigionieri.

Lei ormai è lì da qualche anno, cioè da quando i padroni di sua mamma l’hanno venduta a quei due organizzatori di giri turistici su elefanti.

Si guarda attorno, la stalla che è diventata casa sua non è poi tanto brutta, è di un colore verde smeraldo e attaccate alle pareti ci sono le foto dei turisti che l’hanno cavalcata sorridenti.

Balla, però, è tanto tanto triste perché vorrebbe essere libera. In questo momento è seduta su un mucchio di foglie e cerca di riposarsi il più possibile tra un gruppo di turisti e l’altro mentre versa tutto intorno lacrime salate.

Per pochi minuti i suoi carcerieri si sono allontanati; non prima, però, di averle incatenato la zampa.

Anche volendo Balla non riuscirebbe, nonostante la sua forza, a scappare.

È una bellissima elefantina di dieci anni e fa tanta tenerezza quando sbatte le lunghe ciglia. Le sue enormi orecchie fanno la felicità dei bambini, che si divertono a tirargliele. Gli adulti, invece, preferiscono cavalcarla, deliziati dai peli ritti del capo.

Devo trovare una soluzione rimugina Balla tra sé. Non voglio fare per sempre la trasportatrice di turisti. Non mi piace che tutti si arrampichino per salirmi in groppa e mi trattino come uno zerbino.  lo sono un’elefantina reale e  ne sono fiera! Come posso fare? e sospirando si spiaccica a terra con le sue quattro strane zampe ben aperte. Balla, infatti, è nata con i piedi palmati, come quelli di un’anatra, che la rendono speciale e diversa rispetto alle altre elefantine della sua specie.

All’improvviso sente un urlo: «Aiutooo, mi stai schiacciando!».

«Oh mamma, che succede?» urla Balla, e si tira su appena in tempo per far respirare la sua amica Kirikiri, che comincia a tossire come una forsennata.

«Balla, ma cosa mi hai  fatto? Accidenti,  mi sento come  se fossi stata sminuzzata! Ahi, ahi, le mie povere ossa, che male, che tremendo dolore… che male… ahi ahi…».

«Scusa, Kirikiri» mormora Balla, tutta rossa per l’imbarazzo

«non ho fatto apposta! Non ti ho vista passare, lo sai che ultimamente sono ingrassata, quando vedo un albero mi  ci fiondo