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Anch'esse quasi simili a Dio
Anch'esse quasi simili a Dio
Anch'esse quasi simili a Dio
E-book92 pagine30 minuti

Anch'esse quasi simili a Dio

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Info su questo ebook

L’uomo è stato creato, dicono, a immagine e somiglianza di Dio. Uomo, beninteso, nel senso di maschio. La donna è solo “quasi” simile, e la vita di una donna è come quella di un bruco che si libera di un bozzolo solo per trovarsi racchiuso in un bozzolo più grande, senza mai riuscire a diventare farfalla… Per trovare una donna così imbozzolata, non è mica necessario andare tanto lontano, o pensare alle donne afghane, imprigionate nel burka: la storia di Carolina è ambientata in Italia, inizia nella prima metà del secolo scorso, quando raggiungere la par condicio col maschio, sia parroco, maestro, dottore, padre, fratello o marito è praticamente impossibile, come se lei fosse figlia di un Dio minore. Non merita farla studiare, è destinata a lavori precari e non specializzati, di “scarso reddito e molta fatica” e, se impegnata nel solo lavoro domestico, risulta “nullafacente”, benché si debba occupare di casa, spesa, cucina, figli, marito, fratello disabile e genitori entrambi allettati. In un modo o nell’altro, poi, è sempre lei la colpevole: se il fratellino è nato disabile, se non riesce ad avere bambini o se i figli prendono una brutta strada.

Un’altra di quelle che Bruna Nizzola chiama le sue “piccole storie”, narrata con una prosa lieve e ironica, asciutta e misurata, con sentimento, ma assolutamente senza sentimentalismi.
LinguaItaliano
Data di uscita3 apr 2012
ISBN9788866900290
Anch'esse quasi simili a Dio

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    Anteprima del libro

    Anch'esse quasi simili a Dio - Bruna Nizzola

    dell’Autore/Editore.

    Ancora senza titolo

    1 gennaio 2010  h 5:30

    Bello iniziare qualcosa oggi! Proprio oggi, proprio ora, di primissimo mattino.

    Meno bella l’ombra d’ansia, un logorio sottile che scava nel profondo, una domanda inquieta Mi sarà dato il tempo per concludere? E, peggio ancora, Mi sosterrà la voglia di fare? Paranoia da terza, quasi quarta età! Però ci provo, ancora!

    Cerco un titolo. Due ore in biblioteca? Visto il proposito esagerato, proprio da inizio d’anno, di trascorrere almeno due ore al giorno a rileggere, ordinare, riprendere contatto con i miei libri e relative vivaci colonie di acari della polvere, ricavandone spunti, idee, parole? Oppure, perché no, dato che ce l’ho ancora dentro, La porta verde del mio ultimo racconto? Magari: La porta verde... due. Senza vendetta. Per non copiare troppo dallo squalo. Ma ecco il primo libro polveroso. Titolo: Anch’esse quasi simili a Dio Meraviglioso! Aggiudicato! Titolo ufficiale (rubato) del nuovo racconto:

    Anch’esse quasi simili a Dio

    Capitolo 1

    Quasi...

    La fatica imposta alla femminilità nel suo percorso, qualche volta e per qualcuno, può sembrare un arrancare ostinato per ripidi sentieri accidentati verso vette che una volta raggiunte rivelano un orizzonte sconfinato di altre cime ed altre ancora; oppure una continua mutazione di un bruco che, liberatosi da un bozzolo, si trova imprigionato in un altro più grande, ma che gli sta sempre stretto e via, un bozzolo dietro l’altro, senza riuscire mai a divenire farfalla. Il senso dell’essere donna, insomma, solo qualche volta e per qualcuno, sta tutto in quel quasi.

    La piccola guardava attonita i genitori cupi e silenziosi, con il viso alterato dai riflessi verdastri della vetrata che li separava dalla sala di terapia intensiva neonatale.

    Non sapeva ancora quanto quell’avverbio quasi, cinque semplici lettere dell’alfabeto, sarebbe diventato incombente sulla sua vita e determinante per l’irraggiungibile par condicio non tanto con il Dio vero, forse indulgente e amoroso con la sua seconda creatura, importante, anche se riciclata da un ossicino del prediletto, quanto con i divini rappresentanti in terra: il parroco, il maestro, il dottore, il padre, il fratello, il marito, il maschio insomma!

    Allora funzionava così!

    Sai, presto avrai un fratellino!

    Davvero? Ma dov’è adesso?

    Ce l’ha ancora la cicogna!

    E quando arriva?

    Presto, presto!

    Presto quando? Si chiedeva la bambina che percepiva ansiosa uno strano agitarsi, per colpa del fratellino, dei genitori abitualmente tranquilli.

    "Non toccare, è per il fratellino!

    Le manine ragionevolmente sudice della candidata sorellina sparivano veloci nelle tasche del

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