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La bellezza appesa al filo
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E-book104 pagine48 minuti

La bellezza appesa al filo

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Info su questo ebook

La chirurgia estetica non è più una giovane specialità medica ed anche le procedure miniinvasive hanno guadagnato popolarità, sia come complemento all'intervento che come prima scelta, con indubbi vantaggi nella possibilità di ottenere un buon risultato con minimi traumi ai tessuti. Molto spesso è proprio il paziente che richiede queste strategie mini invasive e il chirurgo dovrebbe ben comprendere queste richieste, ma è importante valutare correttamente le reali indicazioni e i risultati che tali strategie miniinvasive possono offrire . Una buona diagnosi ed una precisa strategia, soprattutto con trattamenti dermocosmetici integrati, permettono buoni risultati duraturi nel tempo, soprattutto permettono di rallentare la via che porta dalla gioventù alla terza età.Il chirurgo non è un mago né la medicina fa miracolo, per cui occorre sempre la collaborazione del paziente che sa ben mangiare, ben dormire, ben lavorare e ben utilizzare il proprio corpo e la propria mente nel tempo libero.
LinguaItaliano
Data di uscita11 feb 2020
ISBN9788831659338
La bellezza appesa al filo

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    Anteprima del libro

    La bellezza appesa al filo - Pier Antonio Bacci

    sorriso.

    PREMESSA

    Mens sana in corpore sano lo dicevano già gli antichi romani.

    Oggi, dopo più di 2000 anni, possiamo dire che il corpo deve essere anche bello, intendendo con questo la valorizzazione delle qualità che ciascuno possiede: nel corpo, nella mente, nell’animo, ma molto spesso, e non solo nelle donne, un viso non bello secondo i canoni estetici del momento può creare dei problemi di accettazione, dal sentirsi fuori dal gruppo fino a depressioni o dismorfofobie.

    Se gli inestetismi del corpo, come cellulite, varici, adiposi o capillari, rappresentano l'espressione di patologie iniziali ed evolutive che occorre diagnosticare e correggere con trattamenti dedicati e giusto stile di vita, gli inestetismi del volto sono invece visti come segni che niente hanno di patologico, ma solo espressione di tratti somatici costituzionali ereditati, come la forma del naso, delle orecchie, della palpebra, delle labbra o dell’ovale del volto.

    Ciascuno ha il diritto di sentirsi bene sotto la propria pelle, anche se le correzioni talvolta richieste arrivano agli eccessi che troppo spesso si vedono in giro o sui giornali, ma la sudditanza psicologica di tante donne per la pubblicità nei vari social e media è veramente forte, facendo dimenticare che l’eccesso non crea solo sproporzioni e volti imbarazzanti ma anche alterazioni nei tessuti.

    Io credo che ogni forma di razzismo mentale mostri esclusivamente i limiti culturali di chi lo manifesta, per cui dobbiamo comprendere e giustificare tutti, il compito del medico è di informare per quanto possibile su ciò che è giusto fare.

    Tutto questo non vale per le rughe, per la qualità della cute, per le borse palpebrali o per i cedimenti tessutali che rientrano in alterazioni e evoluzioni di processi d’invecchiamento o di alterazioni metaboliche che devono essere diagnosticate e trattate con trattamenti mirati.

    Grazie al progresso della tecnologia gli ultimi decenni ci hanno regalato l’esplosione della chirurgia mini-invasiva in ogni specialità, in chirurgia estetica è stata favorita dalle  richieste dei pazienti (maschi e femmine) che sempre più richiedono di mantenere l’aspetto giovanile del volto, senza stravolgerlo. In quest’ottica e in quest’area si pongono le metodologie che prevedono l’uso dei fili di sostegno e delle microfibre laser per riposizionare i tessuti e favorire la loro fisiologica ristrutturazione.

    La personale esperienza in materia, iniziata quasi trenta anni fa, ha permesso di osservare i problemi da diverse angolazioni, annotando i risultati buoni e quelli meno buoni, individuando la tipica strategia in più tempi delle metodiche mini invasive e registrando l’assenza di complicazioni importanti, ma le caratteristiche che più mi hanno convinto sono state soprattutto tre:

    1) la fisiologica capacità di autoristrutturazione dei tessuti

    2) la possibilità di poter migliorare il risultato in più tempi

    3) la possibilità di poter tornare indietro con facilità.

      Pur credendo che le metodiche mini-invasive non potranno mai sostituire la chirurgia tradizionale, sono invece certo che esse possono affiancarla in molti casi, risultando particolarmente utili nella fase preventiva, infine anche  limitando la chirurgia più demolitiva.

    Questo manuale di viaggio è scritto per comprendere i segnali di pericolo e utilizzare al meglio le proposte dell’attualità scientifica, ricordando che nessuno ha la verità, ma conclusioni derivanti da lavori scientifici seri, dalla lunga esperienza di lavoro, dai propri buoni risultati e soprattutto dagli errori e dalle complicazioni.

    Buon viaggio,

    in bellezza e sorriso

    Pier Antonio Bacci

    PARTE PRIMA

    Il mondo della Bellezza

    - LE NUOVE RICHIESTE

      La ricerca della propria bellezza rappresenta una vera esigenza della moderna società, dove regna l’imperativo di "sentirsi belli a tutti i costi poiché la bellezza è un lusso necessario".

      Anche se spesso si vedono eccessi e trasformazioni dove la mano pesante del chirurgo o del medico estetico è passata creando discutibili rappresentazioni della bellezza, (con volti pieni, iperstirati, statici e senza mimica), queste non costituiscono la maggioranza - tutt’altro - perché oggi vengono soprattutto richiesti interventi chirurgici miniinvasivi e meno traumatici, spesso in anestesia locale e in più tempi, per ricercare il miglior risultato ottenibile con le minime cicatrici e il minimo trauma possibile.

      La mimica non deve essere mai abolita ma armonizzata, la cute deve essere giustamente riposizionata, ma mai stirata in eccesso, perché qualche ruga non stona nel volto: si possono togliere le rughe che segnano l’età, ma occorre lasciare quelle che rappresentano le emozioni, la personalità e la storia della persona.

    E’ cambiata

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