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Noi e l'ambiente
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E-book236 pagine3 ore

Noi e l'ambiente

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Info su questo ebook

Vincenzo Iannuzzi, autore di libri pluripremiati in prestigiosi concorsi letterari che trattano anche dell’Ambiente, con questo ha inteso scrivere un vademecum scorrevole, chiaro, documentato e semplice, ineccepibile dal punto di vista scientifico, per chiunque desideri avere una soddisfacente e chiara informazione sul problema dell’inquinamento ambientale antropico, che al di fuori di qualsiasi dubbio, rappresenta il più grave e urgente problema dell’Umanità, senza distinzione alcuna. Vuole essere il suo contributo per la soluzione del problema ambientale, il cui raggiungimento  indicherebbe la via da seguire per la soluzione degli altri gravi problemi universali dell’Umanità, avviandola verso una nuova era, quella della Nazione Terra, oggi considerata utopia, ma a cui prima o poi dobbiamo arrivare, se vogliamo vivere molto meglio e non rischiare l’estinzione prematura della nostra specie. 
LinguaItaliano
Data di uscita26 feb 2020
ISBN9788869632211
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    Noi e l'ambiente - Vincenzo Iannuzzi

    Vincenzo Iannuzzi

    NOI E L’AMBIENTE

    Elison Publishing

    Immagine di copertina, natura incontaminata: Cala del Pozzallo a Marina di Camerota – Parco Naturale e Biosfera Mondiale dell’UNESC0: Cilento, Vallo di Diano e Monti Alburni.

    Proprietà letteraria riservata

    © 2020 Elison Publishing

    www.elisonpublishing.com

    Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico.

    Le richieste per l’utilizzo della presente opera o di parte di essa in un contesto che non sia la lettura privata devono essere inviate a:

    Elison Publishing

    www.elisonpublishing.com

    ISBN 9788869632211

    Premessa

    I guasti ambientali terrestri causati dall’Uomo sono sicuramente il più grave, urgente ed ineludibile problema che prima o poi dovrà affrontare e risolvere l’Umanità se non vuole esserne sopraffatta. La sua soluzione dovrà servire pure per ridurre i danni da cambi climatici naturali non dipendenti dall’Uomo che ci sono sempre stati dalla notte dei tempi e ad indicare la via per risolvere gli altri problemi universali gravi dell’Uomo.

    I danni ambientali antropici sono ormai da anni davanti-agli occhi di tutti e soprattutto sono da risolvere con un incipit il più urgente, universale, deciso ed efficace possibile senza se e senza ma da parte di tutti sia perché siamo nella stessa unica barca sia per evitare guai sempre peggiori rispetto a quelli che abbiamo già subito per non aver ottemperato al monito all’Umanità del 1992 dei 1700 più illustri scienziati del Mondo e soprattutto perché più si rinvia o si annacqua la cura, più il problema si aggrava e più si moltiplicano i costi e gli sforzi necessari vuoi per risanare i guasti vuoi per prevenirli man a mano che la situazione ambientale peggiora e non solo non torna indietro ma continua ad aggravarsi per il perdurare delle cause.

    Ai guasti ambientali già innescati, fino a quando non saremo in grado di porvi rimedio, dovremo comunque adeguarci, ma possiamo ancora evitare quelli di gran lunga peggiori che ci arriveranno addosso se non correremo ai ripari come consigliano con veemenza gli scienziati competenti e come siamo non solo capaci di fare ma anche di realizzare con costi relativamente limitati rispetto a quelli che dovremo affrontare se non risolveremo il problema o lo faremo in maniera insufficiente e che in tal caso probabilmente non avremo più i mezzi per porvi rimedio.

    Il fine di questo libro è divulgare nella maniera più chiara e semplice possibile, pur rimanendo nell’esattezza scientifica adeguatamente documentata, i danni ambientali provocati dall’Uomo che sono da evitare e gli interventi ritenuti necessari suggeriti dalla stragrande maggioranza degli scienziati competenti della Terra, per contribuire ad aumentare i proseliti favorevoli alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo, informandoli sul quel pochissimo che è stato fatto fino ad ora a salvaguardia del clima e dell’ambiente e sul quel moltissimo che non solo non è stato fatto ma che di negativo si è continuato a perpetrare sempre di più contro l’ambiente con un comportamento improvvido ed autolesionista.

    Quando parliamo di ambiente è evidente che ci riferiamo a quello terrestre ma non è pleonastico accennare anche a quello cosmico soprattutto per inquadrare e comprendere meglio quello terrestre che ci riguarda più direttamente da vicino.

    Per Ambiente cosmico intendiamo l’intera realtà fisica che ci circonda cioè l’intero Universo con tutta la materia e l’energia sia tangibili che oscure di cui è composto, poiché siamo soggetti alle sue leggi ed interferiamo con esso sia direttamente che indirettamente e con risultati sia negativi che positivi sia per la qualità della nostra vita che per la sopravvivenza della nostra specie.

    L’ambiente universale o cosmico possiamo dividerlo in: ambiente extraterrestre ed ambiente terrestre.

    L’ambiente terrestre a sua volta possiamo dividerlo in: 1) ambiente inorganico o abiotico = senza vita e 2) ambiente naturale o biosfera o biotico = con vita.

    CAPITOLO I

    Ambiente extra terreste

    L’Ambiente extraterrestre inteso come la parte della realtà fisica universale che ci circonda che va oltre l’ambiente terrestre costituito dalla Terra e da tutto ciò che le ruota attorno assieme alla Luna, è costituito dal sistema solare entro cui la Terra con la Luna assieme ai pianeti ed agli altri corpi ruota attorno al Sole che a sua volta gira all’interno della nostra galassia, la Via lattea, che traslata all’interno del Cosmo e tutto il restante Cosmo. È sempre stato fondamentale per la nostra esistenza vuoi perché ne facciamo parte per cui se non ci fosse il Cosmo non ci saremmo nemmeno noi, vuoi perché siamo suoi figli in quanto gli elementi fondamentali di cui il nostro corpo è costituito derivano dalle polveri residue dell’esplosione di una stella supernova nella nostra galassia avvenuta circa 4,6 miliardi di anni fa. Il Cosmo permette l’esistenza della Via Lattea, la quale rende possibile l’esistenza del sistema solare, che a sua volta è vitale per la Terra. Inoltre gli astri del Cosmo possono interagire con le loro radiazioni con noi e il Sole in maniera massiccia ci bersaglia continuamente oltre che con le sue radiazioni anche con le sue particelle sub atomiche ed atomiche costituenti il cosiddetto vento solare.

    Interferenze cosmiche con la Terra.

    Queste interferenze non solo non possono essere sottovalutate in quanto in tutta la storia della Terra sono state fondamentali per la sua formazione sia geologica che biologica, ma anche perché sono state e tuttora sono fondamentali per la vita.

    La Terra sin dalle sue origini è stata ed è tuttora continuamente bersagliata oltre che dai più svariati tipi di a) onde elettromagnetiche, particelle subatomiche ed atomiche cosmiche anche da b) corpi extraterrestri per lo più provenienti dal sistema solare.

    a) Onde elettromagnetiche e particelle subatomiche ed atomiche cosmiche che interagiscono con la Terra.

    Dal Cosmo giungono continuamente sulla Terra onde luminose o fotoni anche dalle stelle più lontane dei confini dell’Universo e dalle esplosioni di supernove, le onde gravitazionali recentemente scoperte, la radiazione di fondo che irradia l’intero l’Universo da quando aveva 380 milioni di anni e numerose particelle subnucleari sia per categoria ma soprattutto per numero tra cui i neutrini che a miliardi ci attraversano in ogni momento. Dai quasar ci arrivano ogni tipo di radiazione: X, gamma, infrarossi, ultravioletti e radio. Dal Sole giungono oltre ai fotoni matrici della luce e causa della vitale funzione clorofilliana, i raggi infrarossi causa dell’effetto serra, i raggi ultravioletti che sono sia benefici perché trasformano la pro-vitamina D sulla nostra pelle in vitamina D fondamentale per il metabolismo delle ossa e per l’accrescimento corporeo ma anche esiziali sugli esseri viventi che può uccidere ed i cosiddetti raggi cosmici costituenti il cosiddetto vento solare che in realtà non sono raggi ma particelle subatomiche: protoni ed elettroni e particelle atomiche sotto forma di atomi di elio.

    b) Collisioni di corpi cosmici con la Terra.

    Nel sistema solare ci sono 8 pianeti che girano attorno al Sole che in ordine di distanza sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. I principali satelliti naturali del sistema solare sono la Luna, che orbita attorno alla Terra, i satelliti medicei Io, Europa, Ganimede e Callisto, in orbita attorno a Giove, il satellite di Saturno Titano e il satellite di Nettuno Tritone. Poi ci sono 5 pianeti nani: Cerere (che ha un diametro di 933 km, scoperto nel 1801 da Piazzi, distante circa 2,8 unità astronomiche, cioè 2,8 volte la distanza tra il Sole e la Terra che è di 149 milioni di chilometri), Haumea, Makemake, Eris e Plutone (fino a pochi anni fa classificato come pianeta e dal 2015 classificato come pianeta nano) ed una miriade di corpi minori raggruppabili tutti in due gruppi: gli asteroidi e le comete. Questi ci interessano non solo perché dalla notte dei tempi hanno colliso con la Terra causando grandi e piccole estinzioni di massa di viventi ma anche perché impattando con la Terra hanno contribuito a plasmarla in maniera significativa e determinante per la vita fornendole, le comete, grande quantità d’acqua e assieme agli asteroidi materia ma soprattutto perché gli asteroidi più piccoli continuano ad impattare con la Terra quotidianamente in considerevole quantità ed un grandissimo numero di essi di cui molti anche assai grandi e pericolosi continuano ad incombere sulla Terra e prima o poi qualcuno in tempi e luoghi imprevedibili potrebbe impattare con la Terra come almeno per circa 10 di essi è già accaduto nel solo secolo XX.

    Fascia degli asteroidi.

    Un asteroide o pianetino è un piccolo corpo cosmico con una composizione simile a quella di un pianeta del sistema solare dalla grandezza in genere inferiore al chilometro di raggio ma che può, sebbene assai più raramente, essere anche di dimensioni maggiori. Di recente ne sono stati scoperti alcuni anche più grandi nel sistema solare esterno.

    Tra Marte e Giove c’è la cosiddetta fascia degli asteroidi. Piazzi scoprì Pallade nel 1802, Giunone nel 1804 e Vesta nel 1807. Oggi se ne conoscono parecchie migliaia per lo più distanti-tra 1,7 e 4 unità astronomiche, ma solo di circa 6000 si conoscono bene le orbite. La maggior parte sono più piccoli tra 1 km e 1 centinaio di metri.

    Delle migliaia di asteroidi caduti sulla Terra circa il 99% sono giunti da questa fascia, tra cui quelli che hanno causato probabilmente 4 delle 5 grandi estinzioni di massa di viventi tra cui quella più devastante accaduta 251 milioni di anni fa che fece scomparire 81% dei viventi marini ed il 70% di quelli terrestri imputata anche ad un asteroide caduto nei pressi della costa australiana formante un cratere di 200 chilometri, le 20 piccole estinzioni di massa succedutesi da 450 milioni di anni a questa parte e sicuramente l’asteroide che 66 milioni e 38.000 anni fa del raggio di 10 chilometri colpì lo Yukatàn in Messico causando la estinzione dei dinosauri.

    Oggi si ritiene che questi asteroidi siano il residuo rimasto della esplosione della supernova che ha generato il sistema solare e che non si sono potuti accorpare in un pianeta unico per l’attrazione di Giove e di Marte.

    Un secondo gruppo di pianetini chiamati anche NEO = Nearr Earth Objects = oggetti vicini alla Terra si muove su orbite interne a quella di Marte per cui la probabilità di uno scontro con al Terra è assai scarsa sebbene non improbabile.

    Alcuni osservatori astronomici tengono sotto controllo costante questo gruppo vuoi per scoprirne nuovi, vuoi per avvertire in tempo casomai entrassero nell’orbita di attrazione terrestre quelli noti grandi e pericolosi. Per questa eventualità si pensa che il lancio di razzi muniti di ogive atomiche per deviarli fuori dall’attrazione terrestre possa servire poiché frantumarli potrebbe essere pericoloso per i detriti che colpirebbero come proiettili la superficie terrestre. Comunque su questo fronte siamo assai vulnerabili e completamente indifesi poiché non esiste alcun piano preventivo e tanto meno precauzionale ed esecutivo contro l’impatto eventuale di asteroidi pericolosi con la Terra.

    L’esplosione a circa 6-8 km di altezza di un asteroide simile del diametro tra i 30 ed i 60 metri e dalla potenza esplosiva di mille atomiche come quella lanciata su Hiroshima, nel 1908 devastò 2000 km quadrati della foresta siberiana a Tunguska, carbonizzando oltre 5 milioni di alberi. Si può immaginare cosa accadrebbe se un corpo simile esplodesse sopra o accanto ad una grande città. A tutto il Novecento sulla Terra si sono schiantati almeno 10 asteroidi di decine di tonnellate che non hanno causato danni rilevanti-per noi solo perché caduti in luoghi non abitati da umani.

    Malgrado si abbia la certezza della pericolosità degli asteroidi, nei loro confronti il nostro atteggiamento è come se fossero solo una minaccia lontana ed assai improbabile per cui nel mentre siamo attrezzati per avvistarli e per avvertire il Mondo in caso di previsione di collisione certa, nei loro confronti come probabili mega-proiettili-bomba contro di noi siamo colpevoli di assoluta imprevidenza poiché pur essendone a conoscenza e pur sapendo cosa hanno causato nel passato, non solo remoto, della Terra, non stiamo facendo nulla per prevenirne i danni in caso di collisione. Così ci troviamo a vivere sotto l’incombenza di due tremende spade di Damocle, entrambe per colpa nostra: quella degli asteroidi per imprevidenza e quella delle circa 16.300 testate nucleari che l’Uomo si è costruito per annientarsi per delirio di onnipotenza. A queste due spade di Damocle se ne sta sempre di più aggiungendo un’altra più subdola e pericolosa, sempre per colpa nostra: il danno ambientate antropico ingravescente, che è l’argomento principale di questo libro.

    – Piccoli asteroidi o meteoroidi e meteoriti-Meteore e micro-meteoriti.

    Questi corpi costituiscono i membri minori degli asteroidi.

    Piccoli asteroidi o meteoroidi e meteoriti.

    Quando i meteoroidi o piccoli asteroidi entrano nell’atmosfera si riscaldano fino ad emettere luce formando così una stella cadente o bolide. Il riscaldamento non è prodotto dall’attrito ma dalla pressione dinamica generata dalla fortissima compressione dell’aria di fronte al meteoroide che a sua volta lo riscalda.

    Quando i meteoroidi sono di grandezza non pericolosa per la Terra cioè quando hanno una dimensione e consistenza tale che quando impattano con l’atmosfera terrestre si frantumano giungendo al suolo per lo più con la grandezza di una palla di tennis si chiamano meteoriti.

    Il meteorite infatti è ciò che rimane dopo la frantumazione atmosferica di un meteoroide o piccolo asteroide entrato in collisione con la Terra che giunge al suolo.

    Quando qualcuno di questi corpi entra nel campo di gravitazione terrestre penetra nell’atmosfera a velocità compresa tra una decina di km al secondo (circa 36.000 km all’ora) se corpo e Terra viaggiano nella stessa direzione, e a 70 km al secondo (più o meno 250.000 km/ora) se viaggiano in direzioni opposte. In quest’impatto fra questi frammenti solidi e l’atmosfera terrestre si sviluppa, per attrito, un calore sufficiente ad eccitare e ionizzare le molecole atmosferiche, le quali emettono luce dando luogo a quella scia luminosa chiamata stella cadente

    I meteoriti sono classificati a seconda della loro composizione in: condriti, composti da silicati, acondriti più ricchi di calcio e composti ferrosi o sideriti, contenenti ferro e nichel.

    Meteore e micro-meteoriti.

    Le meteore sono i corpi più piccoli che sublimano completamente a contatto con l’atmosfera.

    Sono detti micro-meteoriti delle piccole particelle di qualche micron che essendo così piccoli e leggeri penetrano nell’atmosfera senza bruciare e arrivano al suolo.

    Nella mesosfera (strato atmosferico che va dai 50 agli 85 Km di quota) hanno origine le cosiddette stelle cadenti o stelle filanti che sono meteore o piccoli meteoriti che urtando con l’aria la riscaldano al punto da bruciare e non riescono a raggiungere, per lo più, la superficie terrestre, lasciando le scie luminose visibili dalla superficie terrestre. In un anno nell’atmosfera cade una massa globale di diverse tonnellate di meteoriti piccoli, di cui circa 500 sono della grandezza di una palla di baseball.

    – Comete.

    Oltre agli asteroidi nel sistema solare come corpi minori ci sono le comete. Gli uni oltre a contribuire ad aumentare la massa terrestre sono stati portatori di amminoacidi e le altre specie nelle ere primordiali della Terra sono state fondamentali per la formazione della vita in quanto cadendo sulla Terra hanno portato grandi quantità di acqua e di carbonio. Attualmente sono concentrate in due regioni ai confini del sistema solare: la fascia di Kuiper tra 35 e 1000 unità astronomiche, che arriva ben oltre l’orbita del Sole e la nube di Oort che potrebbe estendersi anche per due anni luce e confinare con nubi delle stelle più vicine. Questa nube conterrebbe non meno di un centinaio di miliardi di comete che non sarebbero che le briciole della nebulosa proto planetaria da cui si è formato il sistema solare, rimaste tali anche dopo che la materia si è agglomerata formando i pianeti ed i loro satelliti.

    Le comete sono corpi formati da ghiaccio, silicati e grafite, di dimensioni variabili da qualche chilometro a decine di chilometri. Così la cometa di Halley ha dimensioni 8,2 x 8,4 x 16 km mentre la cometa di Hale-Bopp misura circa 40 km Comete a corto periodo (da 10 a 200 anni) proverrebbero dalla fascia di Kuiper, quelle a lungo o lunghissimo percorso (da decine di migliaia a milioni di anni) proverrebbero dalla nube di Oort). Ogni tanto qualche perturbazione cosmica potrebbe trascinare qualche cometa all’interno del sistema solare, come è avvenuto nel passato. Le comete lasciano durante il loro passaggio una scia di particelle di polvere. Quando la Terra incrocia l’orbita di una cometa, queste particelle penetrano a grande velocità nella nostra atmosfera dando luogo ad una pioggia di meteore. Celebre è la pioggia di meteore che si osserva il 10 agosto detta lacrime di San Lorenzo dovute alle polveri seminate dalla cometa Swift-Tuttle e quella del 17 novembre chiamata cometa di Natale residuo della cometa di Tempel-Tuttle.

    – Interferenze ed inquinamenti antropici con il cosmo interstellare e con il sistema solare.

    Dal 1972 ad oggi sono state spedite nello spazio solare esterno per esplorazioni ben 9 sonde di cui alcune munite di dischi con incise immagini e simboli della nostra civiltà semmai dovessero imbattersi in una intelligenza aliena capace di decifrarli. Alcune di queste sonde ormai navigano oltre il sistema solare esterno avendo percorso decine di miliardi di chilometri. Qualcuna ormai non invia più segnali sulla Terra perché si è esaurita e andrà a costituire i prototipi di relitti umani inquinanti-cosmici, come i tantissimi relitti che navigano nelle alte atmosfere terrestri. Ma questi nostri inquinanti-cosmici non costituiscono per ora

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