Teodoro e la formula della smaterializzazione

Di Katia Aquilotti

Teodoro è un piccolo abitante di Solo cielo, un fantomatico luogo che si trova vicino al paradiso e sopra la nostra Terra, popolato da esserini con grossi nasi impiccioni e tutine colorate. Le loro giornate scorrono serene, ridendo e scorrazzando per il cielo che si colora di luci sfavillanti.
Teodoro dovrà intraprendere un pericoloso viaggio per aiutare la principessa Anita, principessa di un mondo opposto al suo, di cui Teodoro è follemente innamorato ma che da qualche tempo non risponde più ai suoi richiami.
Sarà aiutato da Fulgenzio, il saggio di Solo Cielo, da suo padre, coraggioso e impavido e altri stravaganti personaggi. Insieme dovranno recarsi a Mondo Sconosciuto, abitato dal cattivissimo mago Ortenzio, per rubare la pozione di smaterializzazione, che li condurrà a Mondo Grigio, in quanto il suo accesso è chiuso da tempo. Non mancherà l'avventura e il romanticismo in quest'ultimo libro che conclude il ciclo di Solo Cielo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Ali Ribelli Edizioni
• Data di uscita: 30 apr 2020
• ISBN: 9788833465777

Anteprima del libro

Pubblicato da Ali Ribelli

Direttore di redazione: Jason R. Forbus

www.aliribelli.com – [e-mail]

Katia Aquilotti

Teodoro e la formula della smaterializzazione

Sommario

Introduzione

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

Introduzione

La finestra su Solo Cielo sembrava triste senza Anita.

Da tre giorni la principessa di Mondo Grigio non rispondeva al richiamo di Teodoro.

Era successo qualcosa, non aveva dubbi! Era insolito che Anita non si precipitasse alla finestra anche solo per dirgli ciao.

Erano trascorsi due anni da quando Ditodoro, inventore di Solo Cielo, aveva costruito la finestra che univa i due mondi, Solo Cielo e Mondo Grigio.

Anita, principessa di Mondo Grigio, e Teodoro, abitante di Solo Cielo, potevano vedersi ogni qualvolta Teodoro suonasse il suo flauto, per richiamare l’attenzione di Anita.

Anita, che a differenza di Teodoro non poteva volare, indossava le ali costruite da Ditodoro e febbricitante volava verso il luogo dell’incontro. Che destino crudele però non poterlo toccare. Lui era lì davanti a lei, divisi da un sottile vetro che nessuno mai avrebbe osato infrangere.

Questo era l’unico modo per stare insieme, potevano solo guardarsi e ascoltare i loro suoni che si disperdevano nel cielo.

Ogni tanto i bambini di Solo Cielo davano una sbirciatina al grigiore del mondo che stava di sotto, scatenando le urla degli anziani che non volevano che nessuno vi si avvicinasse. Quella era stata costruita in onore di Teodoro e Anita, che avevano unito due mondi tanto diversi tra loro. Solo Cielo magicamente colorato da tutti i suoi abitanti con vestiti sfavillanti dalle varie tonalità e Mondo Grigio, il suo opposto, dove il grigio prendeva il posto dei colori di Solo Cielo.

Le donne bionde di Solo Cielo striavano il cielo con le loro lunghe code e gli uomini con i loro grossi nasi impiccioni scorrazzavano allegramente formando archi colorati, quando le risa si facevano contagiose.

L’allegria prendeva il sopravvento influenzando, adesso, anche Mondo Grigio, perché il re di questo mondo utilizzava la finestra per scambiare consigli con Auroro, il coraggioso e impavido papà di Teodoro che aveva sconfitto mostri in altri mondi, aiutato bambini indifesi e allacciato alleanze con altri mondi.

Lui era già maritato con la bella Aurora, ma riceveva ancora sguardi ammiccanti delle altre donne, senza mai suscitare le gelosie di Aurora, che le guardava divertita.

A Solo Cielo non esisteva malizia, cattiveria, c’erano solo tanti buffi omini che insieme condividevano un bellissimo