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Componimenti distratti di un'estate senza Caterina
Componimenti distratti di un'estate senza Caterina
Componimenti distratti di un'estate senza Caterina
E-book68 pagine30 minuti

Componimenti distratti di un'estate senza Caterina

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Non sapeva chi era Caterina, non sapeva neanche se esistesse, non aveva compreso nemmeno se Caterina era una sola o tante altre, tutte le altre, sue o d’altri, non sapeva nulla di nulla.

Eppure l’aveva conosciuta, un autunno di diversi anni fa. Lei lavorava in una birreria vicino piazza Bologna, a Roma. Lui sì, innamorato, Lei lusingata delle sue avances. Le recitava tutti i sonetti del mondo e le si rivolgeva come quei cantori medioevali, in un modo plateale, caotico, caostico, forse pagliaccesco e, almeno nella sua convinzione, romantico. Questa estate Lei è partita per il Portogallo, ha raggiunto l’attuale fidanzato, circostanza che egli non poteva sopportare e, nel tentativo di recuperarla ad ogni costo, ha pensato bene di ricordarle la loro incoerente storia.

Decise, per scherzare e, al contempo, per non demordere, di scriverle ogni giorno d’estate un pensiero.

L'incipit riportava la data, cui seguiva il vocativo "Dolce Caterina" e, di seguito al corpo del messaggio, terminava con una chiosa d'altri tempi.
LinguaItaliano
Data di uscita19 mag 2020
ISBN9788831675062
Componimenti distratti di un'estate senza Caterina

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    Anteprima del libro

    Componimenti distratti di un'estate senza Caterina - Amilcare Solina

    PREMESSA

    Non sapeva chi era Caterina, non sapeva neanche se esistesse, non aveva compreso nemmeno se Caterina era una sola o tante altre, tutte le altre, sue o d’altri, non sapeva nulla di nulla.

    Eppure l’aveva conosciuta, un autunno di diversi anni fa. Lei lavorava in una birreria vicino piazza Bologna, a Roma. Lui sì, innamorato, Lei lusingata delle sue avances. Le recitava tutti i sonetti del mondo e le si rivolgeva come quei cantori medioevali, in un modo plateale, caotico, caostico, forse pagliaccesco e, almeno nella sua convinzione, romantico. Questa estate Lei è partita per il Portogallo, ha raggiunto l’attuale fidanzato, circostanza che egli non poteva sopportare e, nel tentativo di recuperarla ad ogni costo, ha pensato bene di ricordarle la loro incoerente storia.

    Decise, per scherzare e, al contempo, per non demordere, di scriverle ogni giorno d’estate un pensiero.

    L’incipit riportava la data, cui seguiva il vocativo Dolce Caterina e, di seguito al corpo del messaggio, terminava con una chiosa d’altri tempi.

    E la chiamano estate, questa estate, senza Te

    (Franco Califano)

    "E por falarem saudade
    onde anda voce"
    E a proposito di nostalgia, dove sei tu?

    (Vinicio de Moraes)

    A Caterina, nei mesi d’estate

    24 giugno 2017

    Dolce Caterina,

    è inconsueto il mio proposito e, ne sono certo, la prima sensazione che respirerai sarà l’inquietudine, alla quale seguirà un forte imbarazzo ed infine un sorriso, di quei sorrisi che fanno scorrere via ogni formalismo e che permettono di liberarsi dell’onere.

    Ti scrivo proprio perché nell’impossibilità della nostra relazione devo provare ad eseguire una missione altrettanto impossibile e se entrambe le impossibilità si annullassero, come nell’algebra due negative danno soluzione positiva, potrebbe perfino accadere che questa distanza diventi prossimità e questo mio disio divenga verità.

    Il mio proposito, folle già nell’intenzione, figurarsi nell’attuazione, è quello di scrivere un pensiero per ogni giorno a partire da oggi fin quando non finirà l’estate. Un pensiero che ti riguardi, una riflessione sentita per ogni istante che percepisco la mancanza e che da quella mancanza fa prendere vita a parole intrise di mistero, di follia, di necessità. Necessità di rivolgerti il più raro dei miei pregi ed il più prezioso dei doni concessi all’umana ispecie, il silenzio quando riconosce bellezza. Quel silenzio ti donerò, mia dolce actresse.

    L’homme qui cherche

    25 giugno 2017

    Dolce Caterina,

    imperversa il caldo a Roma. Gli sparuti soffi del vento sono un sollievo inaspettato, si sprecano i tanti sorrisi stanchi delle persone mentre

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