Buon giorno, mondo, ci sono anch'io!

Di Janette Lart

Tra i banchi di scuola una ragazzina autistica cerca di relazionarsi con i compagni, sorgono difficoltà. La storia è narrata dall'autrice delicatamente e con sensibilità.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 15 giu 2020
• ISBN: 9788831679701

Anteprima del libro

Premessa

Ho scritto questa storia attingendo in parte alla mia esperienza di docente, in parte alla mia capacità empatica nell'immaginarmi un'adolescente alle prese con la comunità dei coetanei, all'emergere di una forte personalità che non vuole essere messa in un angolo, nè tacere di fronte alle ingiuste dinamiche di gruppo.

Un giorno mi sono svegliata un’altra, una ragazza autistica, mi sono, non vestita con altri abiti, ma spogliata del mio usuale, così mi sono ritrovata, nella mia diversità, nel mio tentativo di affrontare il quotidiano, nello sforzo di affermare la mia identità, nonostante chi mi rifiutava, a partire dai miei

limiti, affidandomi ai miei sogni, perché anche io ne possiedo, e sono belli, grandi, potenti, come quelli degli altri.

Dedico questo romanzo a tutti quelli che sognano oppure hanno sognato, perché nel luogo dell’immaginazione siamo tutti uguali, capaci di desiderare di essere felici.

1.Buon giorno!

Domenica, per tutti un giorno fantastico, vengono parenti, s’incontrano amici, sì fa festa, insomma.

Uffa! Vengono i parenti ... e io che me ne voglio stare per i fatti miei! Le mie cugine di 5 e 7 anni rovisteranno tra i miei disegni, i miei zii mi chiederanno Come va la scuola? A nulla servirà ribadire l’otto in Italiano e il nove in disegno, penseranno che mi sono stati regalati, allora cercheranno di intrappolarmi e in matematica?. Con gli occhi chini e un fil di voce risponderò che ho la sufficienza.

Silenzio... di quello brutto che riecheggiano i pensieri, Certo ti ha dettato tutto la prof di sostegno, riesco a leggere nei loro volti. Qualcuno glielo spieghi a questi super dotati che non sono limitata, io sono intelligente come gli altri, ma non sono come gli altri, sono autistica.

Lo so, equivale a dire che ho bisogno di aiuto, da sola mi perdo. Guardo la pagina del quaderno e invece di svolgere l’espressione algebrica, finisco per disegnare.

Vedo un mondo immenso in quel bianco a quadri, sviluppo geometrie che parlano, perché io non parlo mai, parlano i personaggi nelle mie storie.

Vai a spiegare questo alla famiglia, loro ti sottopongono a continui paragoni, senza presentarti nemmeno una sfida, sanno già che ho rinunciato a spiegargli chi sono. Io non devo dimostrare niente a nessuno, neanche a me: è tutto scritto in quel foglio dell’AUSL, la mia patologia, il mio deficit.

BUON GIORNO ... E CHI si alza dal letto? Sto sofficemente avvolta nel mio piumone, anallergico, quindi senza piume d’oca, ma lo chiamano tutti così, che faccio lo chiamo trapuntone? E’ dura cercare di essere come gli altri, io se non so il perché, mi blocco. Non solo, anche il come è vitale! Se qualcuno mi assegna un compito, io non riesco a mettere su le basi, se non vedo il tutto. Ho bisogno di conoscere i dettagli, voglio conoscere le fasi della progettazione e vedere in anticipo il prodotto finale. Ci vorrebbero dei samples per le situazioni complesse, ci vorrebbe un manuale con tante illustrazioni, dove poter fare viaggiare l’immaginazione.

Invece no. Vestiti! Arrivano gli zii, non solo non sei d’aiuto nei preparativi, potresti almeno farti trovare pronta!, la dolce voce di mamma mi rimanda sempre al contingente, alla realtà.

Stupenda domenica! Si pensa che rimanere soli sia brutto, non per me, io ho i miei fumetti, le mie storie su Wattpad.

Il disturbo delle persone per me è a volte insopportabile, vorrei scappare, ma sto zitta, è facile, tanto se lo