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Guarire dalla sclerosi multipla: Un potente approccio terapeutico alla portata di tutti
Guarire dalla sclerosi multipla: Un potente approccio terapeutico alla portata di tutti
Guarire dalla sclerosi multipla: Un potente approccio terapeutico alla portata di tutti
E-book386 pagine4 ore

Guarire dalla sclerosi multipla: Un potente approccio terapeutico alla portata di tutti

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Info su questo ebook

La sclerosi multipla è una malattia autoimmune del sistema nervoso centrale progressivamente invalidante, che colpisce circa tre milioni di individui in tutto un mondo. Si tratta di una condizione infiammatoria che distrugge la mielina, la bianca sostanza grassa che isola i nervi, impedendo la trasmissione degli impulsi nervosi. Sebbene questa malattia sia per lo più ritenuta incurabile, Ann Boroch ha sviluppato un innovativo protocollo di trattamento che sta producendo risultati sorprendenti.Questo fondamentale testo descrive la sua ricerca, la storia di coloro che hanno avuto la meglio sulla sclerosi multipla, le vere cause della malattia e un'esauriente sezione pratica che spiega come sviluppare il proprio piano di trattamento. Guarire dalla sclerosi multipla racchiude tutto ciò che occorre sapere per ritrovare la salute:- Un dettagliato ed efficace protocollo terapeutico di auto- aiuto;- Squisite ricette e alimenti consigliati;- Un cambiamento nutrizionale in cinque settimane;- Integratori raccomandati;- Tabelle e risorse di facile accesso; Guarire dalla sclerosi multipla non solo rivela un nuovo paradigma alla base di questa malattia, ma costituisce anche un potente approccio terapeutico alla portata di tutti. Si tratta di una lettura fondamentale e doverosa sia per i pazienti che per i familiari. Dottor David Perlmutter, membro dell'American College of Nutrition, autore di Salvate il vostro cervello.
LinguaItaliano
Data di uscita6 mar 2012
ISBN9788880938552
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    Anteprima del libro

    Guarire dalla sclerosi multipla - Ann Boroch

    malattia

    Ringraziamenti

    Questo libro è il frutto di parecchio tempo, parecchie rielaborazioni e un ottimo editing, per cui sono grata a tutti coloro che mi hanno aiutato a dargli forma:

    • Monica, grazie per aver trasformato in realtà la mia visione del libro.

    • Allison, grazie per la tua creatività in copertina.

    • Bob, per la produzione e il layout.

    • Rena, per l'attento editing e l'occhio di falco.

    • Nigel, per avermi guidato e aiutato a concretizzare questo libro.

    Come per tutti noi, in ultima analisi anche il mio viaggio è stato benedetto lungo la strada da tanto sostegno e orientamento. Desidero esprimere la mia sincera gratitudine a:

    • Tutti i miei amici, insegnanti e operatori sanitari che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui.

    • I miei pazienti, che mi hanno insegnato a dare il meglio di me.

    • Lo scomparso dottor William Crook, un modello di coraggio per aver messo per iscritto la sua verità e aiutato così tante persone.

    • Dottor Bob, sei un raggio di sole, grazie di esserci e di sostenere il mio percorso di guarigione.

    • Peter, hai tolto le ragnatele e mi hai trasmesso fiducia per essere una brava terapeuta.

    • Linda, mi sei rimasta accanto durante i giorni più bui.

    • Josh, per il tuo sostegno e la fiducia nel lavoro che ora svolgo.

    • Mamma, sei la mia più grande tifosa e sei sempre stata presente.

    • Irene, per il tuo leale sostegno.

    • Jasmine, perché senza di te non ci sarebbe stata speranza né luce alla fine del tunnel. Ti sono eternamente grata per il tuo splendido dono.

    Presentazione

    La vera guarigione è come pelare una cipolla. Non esiste un'unica causa e i vari strati differiscono a seconda delle persone.

    Sono autrice di venticinque libri su salute e guarigione e credo con tutta me stessa che vi sia una risposta a ogni malattia, dobbiamo semplicemente cercare nel posto giusto. Il corpo è un incredibile sistema, con un'infinita capacità di guarire, a condizione di ridurre il carico tossico, fornire il giusto nutrimento e creare l'ambiente adeguato affinché la rigenerazione abbia luogo.

    Purtroppo, oggi viviamo in un mare di tossine che ci fanno ingrassare e ammalare. Nel 2004 in America, per la prima volta nella storia, il cancro ha sormontato le cardiopatie, diventando il killer numero uno.

    Secondo il National Cancer Institute, oltre centomila sostanze chimiche vengono utilizzate dagli americani nei detergenti per la casa, in solventi, pesticidi, additivi alimentari, prodotti per la cura del prato e altri. Ogni anno inoltre, ne vengono introdotti altri mille. Ogni venti minuti nell'industria compare una nuova so-stanza chimica. L'individuo medio che vive nell'America del Ventunesimo secolo subisce la contaminazione di ben cinquecento tossine industriali, la maggior parte delle quali non è stata sottoposta a test per verificarne gli effetti nocivi. Il CDC (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive) ha osservato per qualche tempo il nostro carico corporeo globale di sostanze chimiche e ha riscontrato che siamo tutti inquinati al cento per cento.

    Negli ultimi sessant'anni l'alimentazione, lo stile di vita e l'ambiente hanno subito una rivoluzione, esercitando un notevole peso sugli organi preposti alla disintossicazione. Il nostro stanco e sovraccarico fegato è esposto a un numero di tossine maggiore di quello che riesce a gestire, il nostro tratto gastrointestinale è lento, costipato e non riceve abbastanza alimenti ricchi di fibra; siamo carenti di nutrienti essenziali al processo di disintossicazione del fegato e gli stessi enzimi epatici di disintossicazione vengono inibiti da farmaci comuni, eccesso di zuccheri, caffeina e grassi trans.

    Dal 1970 i casi di cancro sono cresciuti in percentuali dal venti al cinquanta per cento. Se vivremo abbastanza a lungo, il cancro al seno colpirà un'americana su otto. Dal 1980 l'asma è aumentata del settantacinque per cento. Le diagnosi di autismo sono salite quasi al venti per cento annuo.

    Il diabete di tipo 2 è epidemico tra i giovani dopo i trent'anni, mentre l'incidenza delle patologie autoimmuni come lupus, artrite reumatoide e sclerosi multipla è salita alle stelle.

    Sono dunque molto lieta di poter affermare che il libro di Ann Boroch capita a fagiolo!

    Il suo tumultuoso viaggio di quattro anni per invertire il corso della sclerosi multipla le ha insegnato in prima persona a esaminare gli strati su cui mente e corpo si ripercuotono per dare origine a una malattia. Il risultato del suo percorso è un libro di capitale importanza, che identifica e riunisce cause originarie apparentemente estranee tra loro, spingendosi oltre le sostanze petrolchimiche e puntando a candida/funghi, alimentazione, otturazioni d'argento-mercurio, parassiti, vaccini, stress geopatici, traumi e genetica, fattori invisibili alla base di quasi tutte le patologie autoimmuni. Soprattutto, Ann Boroch offre soluzioni fattibili e naturali in un pratico programma di auto-aiuto che chiunque, se animato da desiderio di star bene, può seguire.

    Suddiviso in quattro parti costituite dal personale percorso, dalle cause della sclerosi multipla e dalle soluzioni, il testo contiene inoltre una splendida sezione sui trattamenti ricca di semplici e intuitive tabelle, programmi d'integrazione, ricette e risorse.

    Ann vi ispirerà e vi illuminerà. Seguendo il suo programma, non vi limiterete a fare esperienza di maggior energia, vitalità e lucidità mentale, ma migliorerete di sicuro anche lo stato generale di salute. Ad Ann un elogio per il coraggio e la consapevolezza che la malattia rappresenta un chiaro invito a fare le pulizie generali!

    — Ann Louise Gittleman, Ph.D.

    Nominata dal New York Times autrice di successo di The Fat Flush Plan, Before the Change e The Fast Track One-Day Detox Diet

    Prefazione

    Il mio medico sfogliava, pagina dopo pagina, tutta la cartella clinica: elettroencefalogramma, esami neurologici, potenziale evocato... Per due settimane mi ero sottoposta a esami nella speranza di scoprire le cause di spasmi, intorpidimento, formicolii e altri sintomi neurologici che mi avevano portato a camminare a malapena da sola.

    Beh, Ann ha detto, la buona notizia è che non hai il cancro. La cattiva è che... hai la SM. Queste parole hanno fatto di me un numero statistico su una stima di cinquecentomila individui in Nordamerica e tre milioni in tutto il mondo affetti da quella debilitante malattia che è la sclerosi multipla.

    ...Incurabile... sperimentazione con chemioterapici... rallentano l'inevitabile avanzamento....

    Il medico continuava a parlare, ma io ero in un tale stato di shock che le sue parole non avevano alcun senso per me. Cinque anni prima, la medicina occidentale convenzionale non era stata in grado di guarirmi da una grave mononucleosi. Non nutrivo alcuna fiducia che potesse aiutarmi adesso.

    Sono uscita dall'ambulatorio e, dopo due settimane di sofferenza fisica, tormento mentale e tortura emotiva, ho voltato le spalle ai tradizionali trattamenti medici della SM. Avevo solo ventiquattro anni ed ero terrorizzata, ma mi rifiutavo di accettare la prospettiva di trascorrere la vita su una sedia a rotelle. Non diventerò un'altra statistica della SM ho promesso a me stessa. E lentamente, passo dopo passo, ho creato un mio personale programma di cura basato su metodi di medicina integrativa.

    Quattro tumultuosi anni più tardi, ho invertito il corso della SM.

    È necessario capire che la salute non si riferisce solo al corpo fisico. Salute significa un equilibrio di corpo, mente, emozioni e spirito. Quando insorge una malattia cronica, occorre prendere in esame tutti gli aspetti del sé. Questo significa andare oltre i sintomi e prendere in considerazione alimentazione, stile di vita, stress, esercizio fisico, pensieri negativi, emozioni basate sulla paura e sistemi di credenze autolimitanti.

    Mi auguro che, alla fine, l'abituale paradigma della medicina occidentale si trasformi nella comprensione che, quantunque due persone presentino la stessa malattia, vanno trattate individualmente, nella consapevolezza che la storia di ogni persona è unica, che salute non significa solo trattare il corpo fisico e che è essenziale andare alla causa iniziale. A quel punto la cura diventerà la regola, non l'eccezione.

    Cosa più importante, la salute è una scelta. Sì, il corpo possiede un'innata intelligenza interiore chiamata omeostasi, che opera per mantenerlo in equilibrio. Tuttavia, questo non è sufficiente a conservare la salute quando si compiono scelte poco sane, si coltivano pensieri negativi, si bombarda il corpo con cibi senza vita, lo si sovraccarica di stress e si alimentano emozioni basate sulla paura. Ogni volta che compiamo la scelta in apparenza semplice del cibo che mangiamo quotidianamente, stiamo in realtà scegliendo se vogliamo la salute... oppure no.

    Persino quando facevo i primi passi lungo il percorso di guarigione mi era chiaro che non solo mi stavo avviando a riacquistare il benessere, ma che avrei anche aiutato altri ad attraversare le complessità della patologia autoimmune. Oggi sono una naturopata con nove anni d'esperienza, durante i quali ho avuto più di un migliaio di pazienti con varie condizioni di salute. Grazie a questa esperienza personale e professionale, è diventata mia responsabilità e passione non solo informare sulle cause della SM e sul modo di invertirne il corso, ma anche ispirare nelle persone la consapevolezza che vincere è possibile.

    La società, la famiglia e i pari ci hanno tutti più o meno condizionati a credere che, quando si tratta di SM, siamo impotenti, che i farmaci costituiscono l'unica possibilità di convivere con questa diagnosi. Non è così. La guarigione nasconde una verità che da sempre ci accompagna. Questa verità è l'incredibile potere individuale di trasformare noi stessi, il nostro corpo, lo spirito, la mente e le emozioni. Compiere la scelta di tornare a essere sani e alimentarla con fiducia e convinzione rappresentano le chiavi per entrare in possesso di questo potere e mutare il corso di qualunque malattia.

    Questo libro è suddiviso in quattro parti:

    • La prima parte, Il mio percorso di guarigione, racconta il mio personale cammino di trasformazione e come ho curato la SM.

    • La seconda parte, Le vere cause della sclerosi multipla, descrive tutte le cause della SM.

    • La terza parte, Guarire se stessi si può: le soluzioni, illustra le soluzioni e il motivo della loro efficacia.

    • La quarta parte, Programma di trattamento, offre semplici e intuitive tabelle, ricette, risorse ed esercizi per poter creare il proprio programma di autotrattamento.

    1

    Il mio percorso di guarigione

    Come scoprirete leggendo la mia storia, esistono molti modi di debilitare un corpo e far nascere la malattia. Io ho imparato che queste componenti non sono solamente fisiche. Quando si tratta di patologie autoimmuni, gli squilibri dati da stress emotivo, mentale e spirituale sono importanti tanto quanto cattiva alimentazione, tossine ambientali e genetica.

    La mia storia è turbolenta, ma questo non significa che chiunque sia affetto da sclerosi multipla (SM) viva per forza di cose gli abissi e i vari aspetti che ho vissuto io. Ciò che conta del mio viaggio è che adesso ho la passione e la conoscenza per informare gli altri. In questo libro parlo delle cause e delle possibili soluzioni per invertire il corso della SM.

    Permettetemi dunque di riportarvi a quando tutto ha avuto inizio...

    Vorrei poter dire che sono cresciuta in una famiglia felice, una perfetta immagine stile La casa nella prateria assieme a mamma e papà, ma così non è. I miei genitori si sono conosciuti e sposati in età molto giovane. Io sono stata concepita in una Corvette, lungo una stradina di campagna nei pressi di una cittadina del Connecticut. Poco dopo, i miei si sono trasferiti nella California del sud, a Montclair, dove sono nata nel 1965. Sono cresciuta come figlia unica. Mia madre è un'italiana bella e forte con un gran senso dell'umorismo. Mio padre è un socievole uomo d'affari di origini tedesco-polacche. Formavano una bella coppia, ma la loro felicità è stata di breve durata: hanno divorziato quando avevo tre anni.

    Da adolescente, guardando le vecchie foto di famiglia, provavo un senso di smarrimento e mi chiedevo come sarebbe stato se fossi cresciuta con entrambi i genitori. Ho invece vissuto con mia madre, vedendo mio padre a fine settimana alterni. Ciascuna casa era un ambiente diverso e io trovavo conforto in tutto ciò che una delle due non poteva offrire. Sono rimasta al centro dell'attenzione in tutte e due le case fino all'età di nove anni, quando mio padre si è risposato ed è nato il mio unico fratellastro.

    I miei nonni paterni, in particolare mia nonna, hanno esercitato una forte influenza sulla mia vita. Mia nonna era ipocondriaca, generosa e volitiva, senza alcun senso dell'umorismo. Mi ha viziata e io me lo sono goduto fino in fondo.

    La rivalità tra i miei genitori è iniziata presto e così pure la mia ansia. Il divorzio è stato acrimonioso e io ho avvertito la loro rabbia reciproca durante tutta l'infanzia.

    Per distrarmi ho iniziato a praticare vari sport. Mia madre mi ha mandato a lezione di equitazione, pattinaggio su ghiaccio, calcio, pallacanestro e baseball. Ma, per quanto fossi brava, finivo con il farmi male in ogni sport. Ho cominciato a nutrire dubbi su dubbi e ad aver paura quando si trattava di praticare qualsiasi sport. A posteriori, mi rendo conto che timori e dubbi alimentavano un circolo vizioso di incidenti.

    Oltre a questi infortuni, fin da bambina nella mia vita la malattia è stata prassi normale come respirare. La mia infanzia era così imperniata sulle visite dal medico (raffreddore, otiti e sinusiti, influenza e impetigine) che a nove anni ho sviluppato un'immunità alla penicillina. Non avevo idea allora che questa ordinaria procedura a base di antibiotici alla fine avrebbe mandato in pezzi il mio corpo.

    Ignoravo del tutto che le mie cattive abitudini alimentari (consumo di zucchero e di prodotti industriali) stavano spianando la strada a un susseguirsi di malattie. Naturalmente poi, lo zucchero ha contribuito a cariarmi quasi tutti i denti. Ero zuccherodipendente e già a dodici anni avevo la bocca piena di otturazioni d'argento-mercurio. A ogni visita e ogni otturazione avevo meno paura del dentista, perché sapevo che era semplicemente un modo di arrestare il mal di denti e quindi poter mangiare altre caramelle.

    Sono cresciuta con la sensazione di essere una pallina da ping-pong mentale ed emotiva intrappolata nelle dinamiche di una vita familiare disfunzionale e continuamente sbattuta avanti e indietro tra i miei genitori, con solo i miei nonni a fare da ammortizzatore.

    Dall'esterno sembravo avere tutto sotto controllo. Andavo bene a scuola, avevo amici e avevo imparato a far stare tranquillo il genitore con cui mi trovavo.

    Ma dentro, lottavo per sentirmi al sicuro.

    Adattamenti

    Le dinamiche tra me e mia madre erano intense. Un vero e proprio rapporto di amore-odio. Lei era ed è tuttora affettuosa, spontanea, divertente e piena di energia. Era però anche controllante, critica e severa, dotata di un carattere impetuoso. Questo voleva dire che scarpe e cucchiai mi volavano addosso, se non mi comportavo bene. Avevo paura del suo carattere e mi sembrava che ogni mia azione fosse sotto accusa. Non ricordo esserci stato un momento in cui mi sia sentita accettata per me stessa. Ho sviluppato l'ossessione di essere perfetta, ma più cercavo di diventarlo ai suoi occhi, più ero goffa e più mi sentivo stupida.

    Mio padre era alcolizzato ed emotivamente distante. Si curava dei suoi affari e aveva poco tempo per me. Desideravo più di ogni altra cosa essere la cocca di papà, ma non ci riuscivo. Lui non era capace di manifestare le sue emozioni e il nostro legame era superficiale. Alla fine il risultato è stato che avevo paura e non mi fidavo dell'uomo il cui amore e la cui conferma desideravo tanto.

    Gli eventi psicologici ed emotivi che hanno avuto luogo durante la mia infanzia hanno gettato le basi per la malattia fisica. Emozioni di paura come il senso di abbandono, di colpa, il timore e la rabbia si stavano istillando nella memoria cellulare del mio corpo. Inconsciamente, stavo acquisendo l'abitudine di ammalarmi o di farmi male per ricevere amore incondizionato. Era così che affrontavo la situazione. A peggiorare le cose, ho sviluppato una dipendenza verso alimenti consolatori, ingerendo quantità eccessive di zucchero, carboidrati raffinati, bevande gassate e cibi industriali. A quel tempo non sapevo quanto fossero dannosi gli zuccheri raffinati, perché indeboliscono il sistema immunitario sottraendo al corpo le vitamine e i minerali essenziali necessari al suo funzionamento. Inoltre, lo zucchero rende l'organismo acido e peggiora l'infiammazione, cosa che crea il terreno ideale per l'insorgere della malattia. Cercavo inconsciamente di sopprimere il mio dolore emotivo, ma in realtà stavo mettendo a dura prova il mio sistema immunitario.

    Una rovinosa spirale

    A diciannove anni, una bella domenica mattina di aprile, mi sono recata al centro commerciale con un paio di amici. Sono entrata in un negozio di dolciumi e all'improvviso tutto ha iniziato a muoversi al rallentatore. Avevo una sensazione d'intorpidimento, d'insensibilità sulla pelle, la testa pesante e annebbiata, non riuscivo a sentire il pavimento sotto i piedi. Sono stata sopraffatta da un'ondata di panico, ma nessuno se n’è accorto. Una vampata di calore mi ha travolto e con fatica sono uscita dal negozio per scacciarla. Ho chiesto ai miei amici di portarmi a casa, perché non mi sentivo bene. Secondo loro, avevo solo bisogno di mettere in circolo un po’ di cibo. A casa, ho mangiato qualcosina e sono andata a letto presto.

    Il mattino seguente mi sono svegliata con il pensiero che il giorno prima era stato solo un incubo e che sarei tornata alla normalità. Aprendo gli occhi però, ho sentito un'enorme pesantezza alla testa. Disorientata, mi sono messa a sedere. I sintomi del giorno prima si erano intensificati. Ho saltato le lezioni e sono andata dal medico. Dopo avermi visitato e prelevato del sangue per gli esami, che sono risultati negativi, mi ha detto che secondo lui avevo un'infezione virale al petto e mi ha mandato a casa prescrivendomi antibiotici.

    I sintomi non se ne andavano mai e un mese dopo le mie condizioni erano peggiorate. Mi sono sottoposta a un altro ciclo di esami, venendo a sapere che avevo la mononucleosi e il virus di Epstein-Barr. I miei sintomi erano stanchezza, disorientamento, ridotte funzioni cognitive, allergie (alimentari e ambientali), oppressione al petto, dolore e pressione alle orecchie e ai seni nasali, mal di gola, stipsi, perdita di peso, depressione e capogiri. Mi sono recata da vari specialisti alla ricerca di una risposta. Nei successivi otto mesi, ho consultato sette specialisti che mi hanno prescritto più di venti diversi farmaci, per lo più antibiotici e steroidi. Mi sono sottoposta a tutti gli esami immaginabili: risonanze magnetiche, elettrocardiogramma, audiometria, esami delle urine... tutto risultava negativo.

    Il mondo intero per me aveva ricevuto una scossa fin nelle fondamenta più profonde. Ho cominciato a provare rabbia e frustrazione verso i medici e la medicina occidentale, che mi prescrivevano farmaci a ripetizione senza alcun segnale di miglioramento. Come conseguenza di tutte queste medicine, nel mio corpo molte altre parti avevano iniziato a non funzionare più. Dal momento che i medici non avevano preso in esame o discusso le miei abitudini di vita (cattiva alimentazione e stress collegati alla malattia) si è rivelato ancora più difficile portare alla luce la vera causa di ciò che mi affliggeva. E per finire, non avevo alcuna particolare religione alla quale aggrapparmi; mi sentivo persa e senza speranza. Per la prima volta nella mia vita, volevo morire.

    Alla ricerca di un miglioramento

    Un giorno, verso la fine di novembre, mia madre era uscita a pranzo con un amico, che le aveva chiesto come stavo.

    Sta peggiorando aveva risposto.

    Lui le aveva parlato di una sua amica che vedeva le malattie a livello medianico. Le mie condizioni erano peggiorate a tal punto che mia madre era pronta a provare qualunque cosa.

    Ha contattato dunque la sensitiva e nel giro di una settimana una dettagliata lettura è arrivata per posta. La sensitiva affermava che soffrivo di una grave condizione chiamata candidosi, un eccessivo sviluppo del lievito Candida albicans, causato da una vita di antibiotici e steroidi a dismisura e da una cattiva alimentazione a base di zuccheri e carboidrati raffinati. Le tossine del lievito erano fuoriuscite dal tratto gastrointestinale per penetrare nel flusso sanguigno, dove avevano attivato la reazione degli anticorpi che, a loro volta, avevano dato avvio a un'eccessiva produzione di globuli bianchi, i quali generavano sintomi simili a quelli della mononucleosi. Diceva inoltre che, quando gli attacchi erano

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