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Stile Di Vita: La Dieta ABO. Evidenze Scientifiche
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E-book299 pagine2 ore

Stile Di Vita: La Dieta ABO. Evidenze Scientifiche

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Info su questo ebook

Il libro si rivolge alla dieta del gruppo sanguigno, di cui tanto si è parlato, fino ad oggi. Lo scopo è evidenziare le correlazioni tra malattie e gruppo sanguigno e tra la dieta e lo stato di malattia. da una revisione della letteratura scientifica nasce questo volume, che apre ulteriori parentesi sull'argomento, dando la possibilità di seguire uno stile alimentare idoneo per migliorare il proprio stato di salute.


L'Autore
Alberto Cataldi nato nel 1965, medico-chirurgo. Tra gli hobby è appassionato di fantasy, di cui ha pubblicato tre romanzi fantasy in versione e-book: “Nersim: la luce della valle di Lerm, I misteri di Elen e La nascita di Yarine”.
Ha pubblicato altri libri in ambito di informazione medica divulgativa in formato e-book: “La dieta ABO e stile di vita, Linfedema consigli per la vita quotidiana, Malattie neurodegenerative e stile di vita, Malattie della tiroide e stile di vita, Malattie infiammatorie croniche intestinali e stile di vita, Metallica: la lenta mortificazione della carne (inerente l'intossicazione cronica sui metalli pesanti).
Di recente ha pubblicato”Endocrinologia alchemica” un testo che unisce scienza ed occultismo in una visione comune. 
LinguaItaliano
Data di uscita17 feb 2017
ISBN9788826025063
Stile Di Vita: La Dieta ABO. Evidenze Scientifiche

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    Anteprima del libro

    Stile Di Vita - Alberto Cataldi

    essenziale

    Premessa

    Parlare di alimentazione è difficile anche per un medico che da anni si dedica a tale argomento. Spesso dietro il termine alimentazione si evidenzia un fervido mercato, una serie di affari a livello globale che parlarne ci si espone al rischio di sbagliare.

    Tutti utilizziamo una dieta ogni giorno e tutti spesso viviamo di cibi preconfezionati. Con la vita frenetica di questi tempi, sicuramente è più comodo mangiare cibo preconfezionato o portarsi al ristorante più vicino, o peggio ancora al famoso cibo veloce o fast food, del quale il mercato globale è stato sommerso.

    Spesso quando parlo con i colleghi medici, mi rendo conto che nessuno è veramente preparato sull'alimentazione ed i consigli a volte sono senza fondamento scientifico.

    La storia dell'alimentazione ci insegna come intere epoche si sono modificate grazie all'alimentazione e come popoli sono scomparsi grazie al cambio alimentare. Spesso dietro la parola confort si nasconde proprio il concetto di morte.

    Ovvero, siamo esseri dinamici, nati per il movimento e per scoprire, indagare, procedere avanti e non certo per vivere nel confort. La nostra struttura è predisposta alla dinamica eppure la vita moderana ci porta nella staticità, contraddicendo la natura stessa del nostro organismo.

    L'alimentazione è il nostro carburante con il quale il corpo cerca di recuperare gli elementi nutrizionali per ripararsi e per lavorare al meglio, fin quanto la programmazione genetica non spegne i sistemi facendoci invecchiare e morire. Ma pensate è meglio morire di vecchiaia o morire con malattie tremende come i tumori o le malattie autoimmunitari?

    Vi siete mai chiesti come mai nei secoli queste malattie considerate poco frequenti ed in epoche addirittura rare, oggi sono diventate frequentissime?

    Ponetevi questa domanda, se non per voi per i vostri figli o amici o vicini, se gli volete bene.

    Allora cosa serve alimentarsi? Non certo a riempire lo stomaco, ma a dare al corpo gli alimenti essenziali per vivere meglio, per percorrere la parabola della vita nel migliore dei modi e se possibile senza malattie.

    Vi faccio un esempio. Quando mangiamo in eccesso un alimento, il corpo in un primo momento cercherà di eliminarlo cn tutte le strategie possibili, dalle urine, dalla bile, dai vari secreti, dal sudore,... Ma quando il volume di quell'alimento aumenta, allora il corpo non riesce pur aumentando i sistemi di smaltimento e degradazione ed allora inizia ad accumularlo. Ma dove l'accumula?

    Lo accumula ad esempio nelle parti sottoposte a stress dinamico ripetuto, ad esempio le arterie le articolazioni sotto forma di lipomi, etc. ovviamente se lo stato di introduzione di questo alimento aumenta o non varia durante le giornate l'accumulo pian piano da punti di prevalenza dinamica si accumulerà anche nei punti a funzione statica come fasce, organi, etc.

    capite l'importanza allora di un alimentazione cosi detta varia e bilanciata.

    Ma anche in questo stile di alimentazione se sussiste uno stato di malattia ad esempio le malattie autoimmunitarie, non possiamo introdurre il glutine inquanto manterrebbe attivo il sistema intestinale facendo persistere lo stato di malattia.

    Un altro aspetto è lo stato di astinenza che si genera sospendendo drasticamente determinati alimenti, questo ce ne accorgiamo, sentendoci sempre affamati e non riuscendo a raggiungere la sazietà. Allora qual'è la via per capire quale alimentazione è più corretta?

    Tra tutti gli stili alimentari che ho analizzato in questi anni, ed ogni anno ne esce qualcuno di nuovo, la dieta dei gruppi sanguigno, unisce un livello di scientificità ad un regime alimentare sano ed equilibrato. La pecca di questa dieta è che se uno presente una malattia grave o gravissima, alcuni alimenti che ne facilitano la progressione e l'innesco devono essere rimossi completamente. A mali estremi, estremi rimedi dice il dott. Mozzi. Sicuramente questo medico ha ragione, inquanto sono vari anni che monitorizzo pazienti che utilizzano questo stile alimentare, e tutti vi garantisco tutti hanno avuto benefici sostanziali. Purtroppo vi sono stati casi in cui sembrava non ci fosse una risposta adeguata, in questi casi dopo un accurata anamnesi scoprì che l'attinenza era parziale o assente. Gli stessi casi dopo ripresa del regime corretto rispondevano completamente.

    Un esempio lampante sono rappresentato da me stesso, il quale ero affetto da una malattia neurodegenerativa che iniziava a prendere il sopravvento sul mio corpo, sui miei pensieri, sulle idee, a tal punto da ridurre le capacità motorie ed intellettive. Pensate come si poteva sentire un medico che venendo seguito dai suoi colleghi peggiorava invece che migliorare. Allora non ho fatto altro che applicare i principi che troverete in questo libro su me stesso, con risultati strabilianti. Ovvero sono libero da malattia e non solo, ho ripreso una vitalità come avessi venti anni.

    Quando andai ai controlli i colleghi pensavano che assumessi le terapie consigliate, ma quando dissi che non assumevo più alcun farmaco, allora calò il silenzio.

    Questo non vuol dire che i farmaci non sono importanti o le terapie non essenziali, vi garantisco che funzionano. Ma non siamo fatti per vivere con i farmaci, ma per vivere mangiando. Allora cambiano lo stile alimentare i farmaci possono ridursi o eliminarsi a parità di genetica.

    Ovvero se uno familiarmente è predisposto a determinate malattie ad esempio l'ipertensione arteriosa, potrebbe passare da due antipertensivi ad uno o a non assumerne proprio. Questo vi fa capire che provare ad alimentarsi in maniera corretta è essenziale.

    Ricordatevi che cambiare lo stile alimentare non è una condanna, ma un nuovo stile di vita, che uno puo condividere oppure no. Ma se viene condiviso vi da migliorie importanti, poi se uno vuole vivere di soli farmaci lo faccia pure, nessuno obbliga nessuno in un sistema democratico.

    La medicina ufficiale di cui io faccio parte deve essere rivista in vari aspetti, inquanto la ricerca scintifica ha dimostrato molti di questi aspetti, tra cui l'alimentazione.

    La dieta del gruppo indirizza le persone verso uno stile alimentare corretto e vario, che non implica grosse rinuncie. Ma sicuramente riduce o fa scomparire drasticamente i sintomi precedenti. Provare per credere.

    Non vi tedierò più con questa premessa, ma era essenziale per introdurre l'argomento di questo libro. Adesso vi invito alla lettura attenta, tante volte troverete gli articoli tradoddi, a volte solo estratti degli stessi, ma tutto quello che è riportato praticamente è presente in letteratura mondiale. Sicuramente l'argomento che mi ha sconvolto maggiormente è stato che la FAO ha indetto l'anno del legume, che è stato il 2016. Ma su centinaia e centinaia di persone e medici e ricercatori con cui ho parlato, ma anche fruttivendoli, etc,... nessuno ne era a conoscenza! Fantastico direi.

    Oltre all'alimentazione il moto è importante, per quelli che non si muovono a causa di malattie intercorse anche il moto passivo aiuta il sistema nervoso centrale e periferico a ricorare che ha dei pezzi che funzionano male, dategli i giusti alimenti e il corpo farà il resto. Non vuol dire camminare, o riprendere a parlare, ma vi migliorerà molto. Ho visto lavori fatti in combinazione con fisioterapisti motivati ed alimentazione che hanno rimesso in piedi persone disabili e questo è verramente emozionante. Non scoraggiatevi mai siete fatti per progredire ed andare avanti e non certo lasciarvi andare in un letto d'ospedale o in una carrozzina.

    Buona lettura e spero possa aiutarvi a migliorare il vostro stile di vita.

    Dr Alberto Cataldi

    Come alimentarsi correttamente

    In questo paragrafo porremo alcune regole che ci aiuteranno a capire il resto del libro e ci serviranno come guida come tanti altri chiarimenti che troveremo di seguito.

    Assumiamo quotidianamente decine di sostanze chimiche che vengono processate, elaborate e paragonate geneticamente al patrimonio del singolo individuo.

    Ovvero ogni volta che ci alimentiamo paragoniamo tutto ciò che ingeriamo, generando una tolleranza alimentare o un intolleranza.

    Spesso l'intolleranza si genera per quegi alimenti che nella dieta del gruppo sono sconsigliati, e successivamente per quegli consigliati. Una volta rimossi quelli sconsigliati l'intolleranza ai consigliati scomparre.

    Ad esempio se si è intolleranti alle melanzane, che sono solenacee, in una persona di gruppo sanguigno B, predisposto alle malattie autoimmunitarie, rimuovendo il glutine, anche se non siamo ad esso intolleranti, ritorneremo tolleranti alle melanzane. Negli altri capitoli capirete perchè in base al funzionamento del sistema immunitario gastroenterico.

    All'inizo quando si cambia lo stile alimentare, ovvero si avvicina agli alimenti a cui geneticamente siamo più predisposti, sarebbe opportuno non fare molte associazioni alimentari nello stesso piatto, per evitare confuzione immunitaria. Ad esempio evitate un piatto con molte verdure e pesce ad esempio, ma meglio un piatto di cannellini, tonno al natura e olio crudo.

    Regola: non mangiare cibi troppo elaborati assumendo per volta 4-5 alimenti nelle miscellanee, evitando di associare alimenti che si discostano già chimicamente e facilitano i processi fermentatiti come ad esempi legumi con cereali.

    Gli integratori vitaminici non sono una salvaguardia della salute, spesso risultano dannosi.

    Gli integratori dietetici sono ancora più dannosi inquanto spesso si uniscono sostanze chimiche e immunologicamente diverse che si discostano dall'immunotipo del soggetto. Spesso le origini degli stessi sulle etichette nutrizionali non sono chiaramente descritti.

    Regola: evitate integratori alimentari e vitaminici, ammeno che le carenze non sono tali da ricorrere per brevi periodi, su indicazioni del medico preparato che abbia valutato le origini dell'integratore stesso. In caso contrario meglio una preparazione galenica preparata ad hoc per voi dal vostro curante.

    I cibi di origine animale non contengono sostanze nutritive migliori di quelle vegetali, anzi queste ultime risultano immunologicamente più valide e meno dannose!

    I geni contenuti nel vostro genoma (DNA) si attivano se stimolati da una alterata ed immunologicamente attiva alimentazione, ovvero assumere alimenti sbagliati li attiva e li rende pericolosi, dunque la familiarità dipende da quello che mangiate. Se mangiate in maniera immunologicamente regolare questi geni rimangono silenti a vita!

    L'alimentazione corretta porta alla riduzione dell'assunzione di farmaci e ne riduce gli effetti nocivi in quei soggetti che a causa della privazione di un organo ad esempio li devono assumere cronicamente.

    L'alimentazione corretta che previene la malattia, può anche far regredire la forma attiva fino alla scomparsa. Questo dipende dall'assunzione di cibi immunologicamente corretti!

    Tanti aspetti devono ancora essere chiariti, ma in caso di malattie importanti come i tumori e le malattie autoimmunitarie, i tentativi terapeutici devono essere assocaiti ad un adeguata alimentazione, in caso contrario il grave danno imposto dalle terapie a volte, direi spesso, non viene contrastato dall'organismo.

    Se il corpo si rivolta contro se stesso o in casi estremi si propone con un nuovo organismo, il tumore, non vi fa pensare e riflettere, portandovi la mente a dire: "e se fosse solo un eccesso di stimolazione? E se fosse l'innesco di un sistema geneticamente quiescente risvegliato da determinate sostanze? Riflettete su queste parole.

    Regola: noi viviamo grazie agli alimenti corretti, dunque un adeguata alimentazione contrasterà l'evoluzione dello stato di malattia.

    La corretta alimentazione che agisce su una malattia cronica, tutela tutto il corpo per altre malattie e attenua le forme croniche fino a farle regredire o a ridurle drasticamente.

    Una buona alimentazione abbatte la spesa sanitaria pubblica, generando benessere nelle persone ed equilibrio psico-fisico che sono alla base del concetto di salute.

    Vari studi hanno dimostrato che l'eccesso di zuccheri e carboidrati complessi facilità l'evoluzione della malattia depressiva bipolare e se fossero loro stessi a slatentizzarla?

    All'inizio del cambio dietetico in maniera ottimale sarebbe opportuno valutare i livelli ematici di vitmina D e B12, aumentandole a livelli ottimali adeguando la dose caso per caso! Sono due vitamine essenziali la prima come vedrete nel capitolo della vitamina D contrasta l'insorgenza dei tumori, l'altra d'altro canto facilita alcuni di essi ma è fondamentale per svariate tappe del metabolismo energetico cellulare.

    All'inzio sarebbe utile un controllo del livello dei metalli pesanti o dei fattori di crescita cellulare come i GH, la somatomedina 1, la prolattina. Dunque la persona deve essere studiata caso per caso ed in base all'espressione di patologia adattare l'integrazione iniziale o tenerla se non vi sono deficit sostanziali solo sottocontrollo.

    Regola: una buona anamensi, un buon esame obiettivo ed alcuni esami ematici devono indirizzare per porre le basi di una adeguata alimentazione, in presenza di specifici sintomi indagare con esami specifici per documentare al massimo la patologia presente e dopo modificare e integrare in maniera adeguata.

    Introduciamo una nuova regola: è fondamentale non mangiare spesso lo stesso cibo, ridurre o evitare in base allo stato di malattia presente i cibi di origine animale e prediligere: legumi, ortaggi, verdure e verdurine. Relegare la frutta nei periodi più caldi e di stagione, senza eccesso e non la sera.

    Regola: gli alimenti devono essere fresci e di stagione.

    Quando cambiate la dieta abituale, la commerciale, a cui da piccoli siete sottoposti osserverete nelle prime settimane un adattamento dell'apparato intestinale che è il principale sistema che regola tutto il nostro metabolismo corporeo, dunque comparsa di sintomi tipo spasmi o diarrea non deve allarmare e come un reset di sistema ad un certo punto osserverete a parità di cibi immunologicamente idonei che il sistema si stabilizza fino a dettare nuovi ritmi e il primo aspetto è la maggior lucidità mentale e come se uscite da un eterno letargo!

    Regolare: svezzare l'apparato oro-gastro-enterico, all'inizio può farvi capire quanto avete adattato fino a quel momento e come esso si riassetta lavorando in maniera ottimale. Questo processo varierà dai gruppi zero in 4-5 settimane, nel gruppo A circa due mesi, nel B due-tre mesi e negli AB da 2 a 5 mesi. Inoltre la risposta risente dal gruppo Rhesus, ovvero i positivi saranno più lenti ed i negativi (gruppi ancestralmente più antichi, più reattivi) anche tra i gruppi ABO i gruppi zero sono i più reattivi ed iperacidi.

    Non troverete l'appoggio di amici, familiari e colleghi inquanto cambiando le vostre abitudini cambierete la vostra vita sociale, ma questo potrebbe essere un aspetto positivo inquanto potrete fare nuove conoscenze, di persone motivate come voi!

    Regola: uscite dalla rete e ricominciare un nuovo modo di vivere.

    Un pregiudizzo da vincere è l'associare la carne con certi piatti o accompagnare i piatti con pane o derivati, sono solo pregiudizzi secolari, indotti dal sistema.

    Ovvero un cibo può essere valido e nutriete anche se vegetale! Ma ricordate non vuol dire non bangiare carne o pesce. Ma averne maggior rispetto.

    Regola: vegetali, ortaggi e frutta aiutano ma in alcuni gruppi necessita la presenza di proteine animali come ad esempio il gruppo B ed AB.

    Dovete dedicare all'inizio del tempo al piano alimentare ed imparare a fare nuovi piatti e se siete malati la restrizione di certi alimenti deve essere drastica: A mali estremi, estremi rimedi.

    Ma questo non vuol dire che muorirete di fame, anzi rinascerete di nuovo e vi sentirete mentalmente e fisicamente più attivi e più giovanili.

    Seguite una dieta varia e ricca di alimenti, non fate pause lunghe senza mangiare usate ad esempio dei semi oleosi specifici tra i pasti principali, per ridurre il senso di fame. Questo implica che avete assunto pochi alimenti ai pasti principali, ma dipende anche da un sistema intestinale maltrattato fino a poco prima di cambiare il vostro stile alimentare!

    Inoltre ricordate che i gruppi zero non hanno orari per mangiare, mangiano quando hanno fame, mentre per gli altri tre gruppi il fissare orari può aiutare. Ricordiamo che il gruppo B se la sera ad esempio mangia in maniera eccessiva si porta tutta notte fino al mattino il processo digestivo, ovviamente, questo si ripercuoterà sullo stile di vita notturno.

    Regola: indipendentemente dal gruppo sanguigno la scienza ufficiale ci insegna da svariate centinaia di anni, che il pasto serale deve essere semplice e non elaborato, evitando alcolici o vino, anche se consentito da alcuni gruppi.

    Regola: una volta che una persona ha adattato l'alimentazione gli sgarri alimentari di alimenti sconsigliati si ripercuoteranno in breve sull'organo più debole se esso risente degli effetti della sostanza.

    Un po' di storia dell'alimentazione: per iniziare a comprendere, quanto ha influenzato il mondo.

    Gli storici unanimemente ammettono che negli ultimi 12000 anni l'uomo era prevalentemente cannivoro ed anche prima si nutriva di quello che trovava nell'ambiente cacciando gli animali solo per nutrirsi: i cacciatori-raccoglitori, questi individui erano considerati primitivi sia dal punto di vista immunologico che culturalmente anche se recenti manufatti fanno pensare che il tempo dovesse essere spostato ancor prima, gli uomini erano da tempo cambiati e non utilizzavano solo la caccia per sopravvivere, ma si servivano di radici e bacche o frutti che le piante del tempo fornivano e la conoscenza degli stessi si trasmetteva per via orale. In quell'epoca esistevano non solo le grotte come tanti hanno supposto, ma anche strutture più complesse che hanno fatto spostare il periodo di 10000 anni supposto fino a pochi anni fa dagli studiosi ufficiali a quello di almeno 12000 o forse prima anni fa. Inoltre prima dell'ultima era glaciale si suppone che esistesse una razza diversa, forse di giganti con colture sconosciute e complesse. Dunque i riferimenti alimentari per la scienza ufficiale prendono origine dopo l'ultima era glaciale da 12000 a 10000 anni fa. Con lo scioglimento dei ghiacci della parte nord del mondo e la comparsa di aree forestali dove prima esisteva solo ghiaccio, aumentando il territorio di caccia e raccolta.

    Alle sue origini esso si esprimeva fino al Neolitico come un cacciatore-raccoglitore inquanto era costreto a sposarsi continuamente come dimostrano i reperti archeologici da una parte all'altra in cerca di cacciaggione (proteine e lipidi), ma anche di bacche (frutti selvatici) e radici (carboidrati complessi con alto contenuto di fibre), tra questi si associavano in base alle stagioni (foglie e germogli) e qualche seme (che in futuro saranno la fonte inspirativa dei primi agricoltori).

    Il dispendio energetico quotidiano era notevole, oltre alle battute di caccia comunitarie e i continui spostamenti, dovevano contrastare il clima che passava da un periodo di freddo intenso ad un periodo mite, questo imponeva lo spostamento continuo per cercare cacciaggione fresca e poter sfamare le famiglie numerose dei primi clan. Vivevano in rifugi di fortuna, ma manufatti di recente scoperta portavano a dire che erano in grado di produrre templi, sculture e abitazioni semplici.

    Questi soggetti come la filogenesi dei gruppi dimostra erano di gruppo zero negativo, non si sa quando gli incroci hanno modificato il gruppo in positivo, ma sicuramente con l'incontro dgli altri gruppi migratri dall'oriente (gruppo B) e con la coltura dei cereali che impose il gruppo A nelle aree miti mediterraneee dove vi erano le condizioni climatiche idonee. Ovviamente questo farà comprendere come determinate patologie si sono sviluppate in base all'evoluzione del gruppo sanguigno.

    Con l'instaurarsi di un clima adeguato l'uomo del neolitico diventa un allevatore ed in breve agricoltore, dunque passa da una carne selvaica ad una carne stanziale ed inizia a scoprire i cereali tipo segale, orzo, grano e le leguminacee tipo piselli o lenticchie ed infine la frutta e la verdura. Dunque i passaggi furuno storicamente:

    a) da carne selvatica a carne d'allevamento

    b) da radici e bacche ai cereali

    c) scoperta dei leguminacee

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