Giochi bollenti (eLit): eLit

Di Alison Tyler

Quale scenario migliore per abbandonarsi alle proprie fantasie erotiche di una splendida villa abitata da una serie di ospiti dalle inclinazioni sessuali particolari e che non vedono l'ora di iniziarla al loro mondo? Ellis, giunta lì per una rilassante vacanza, scopre un nuovo tipo di divertimento!

• Lingua: Italiano
• Editore: HarperCollins Italia
• Data di uscita: 7 gen 2020
• ISBN: 9788830505063

Alison Tyler

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

Anteprima del libro

Immagine di copertina:

fmbackx / E+ / Getty Images.

Titolo originale dell'edizione in lingua inglese:

Giving In

Spice Briefs

© 2012 Alison Tyler

Traduzione di Eleonora Motta

Questa edizione è pubblicata per accordo con

Harlequin Books S.A.

Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

persone della vita reale è puramente casuale.

© 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

eBook ISBN 978-88-3050-506-3

1

«Non posso permettermi il biglietto aereo.»

«Quando ti ricapiterà un’occasione del genere?»

«Non posso pagarmi nemmeno il taxi fino all’aeroporto!»

A trentaquattro anni ero un fallimento su tutti i fronti. A meno che una fata non mi apparisse con la bacchetta magica e mi ricoprisse d’oro, non possedevo un soldo per pagare l’affitto, tanto meno qualche spicciolo per mangiare.

«Ho dei bonus da incassare, Ellis. Sai che non mi piace viaggiare da sola.»

Mi guardai attorno. Il monolocale apparteneva a una lontana cugina, Joyce, che amava più i gatti degli esseri umani. Indifferente ai legami famigliari, mi avrebbe di certo buttata fuori, non appena avesse saputo che ero al verde.

«Sono a secco» mi lamentai, incapace di trattenere le lacrime. «Non posso più permettermi New York e, ironia della sorte, non riesco nemmeno a tornare a casa. Il mio nuovo appartamento sarà uno scatolone di cartone sotto un ponte.»

«Capisco come ti senti, tesoro» tentò di consolarmi Sasha. «Non preoccuparti.»

«Se mi porti a Venezia, non sarò in grado di pagare niente. Cibo, biglietti e il resto.»

«Penserà a tutto lo zio Stefan, come sempre.»

«Lo zio Stefan?»

«Non è proprio uno zio, è un vecchio amico di famiglia e possiede una casa a Venezia. Mi ha invitato a portare con me un’amica. Non pagheremo nulla e tu hai un assoluto bisogno di allontanarti dalla città. Dai...»

«Che ne farò delle mie cose?»

Riflettevo sulla questione da giorni, consapevole di dover lasciare la casa di Joyce al più presto. Se nessuno mi offriva un divano su cui dormire entro sera, non sapevo dove sbattere la testa.

«Metti tutto dentro a degli scatoloni e portali da me. Avresti dovuto trasferirti a casa mia non appena hai perso il lavoro. Stiamo bene insieme.»

Sasha e io ci conoscevamo dai tempi del college, ma non volevo che lei sapesse in che condizioni disperate mi ero ridotta. Faticavo persino a riconoscerlo io stessa.

«Prenoto subito il volo» asserì lei, decisa. «Fra un’ora sono da te per aiutarti.»

Quello fu il mio arrivederci agli Stati Uniti