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Guida Pratica per Aspiranti Datori di Lavoro: Ovvero: Come fare progredire la tua azienda con l’aiuto dei tuoi dipendenti senza grattacapi, notti insonni e spreco di denaro
Guida Pratica per Aspiranti Datori di Lavoro: Ovvero: Come fare progredire la tua azienda con l’aiuto dei tuoi dipendenti senza grattacapi, notti insonni e spreco di denaro
Guida Pratica per Aspiranti Datori di Lavoro: Ovvero: Come fare progredire la tua azienda con l’aiuto dei tuoi dipendenti senza grattacapi, notti insonni e spreco di denaro
E-book153 pagine1 ora

Guida Pratica per Aspiranti Datori di Lavoro: Ovvero: Come fare progredire la tua azienda con l’aiuto dei tuoi dipendenti senza grattacapi, notti insonni e spreco di denaro

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Info su questo ebook

Purtroppo all’inizio dell’attività alcuni datori di lavoro commettono, senza loro colpa, errori che possono essere economicamente pesanti.

In pochi sanno come fare a valutare se assumere, come assumere, che cosa considerare, che rischi si corrono, quali soluzioni si possono mettere in atto in caso di problemi. Mentre i lavoratori hanno chi li difende, nessuno aiuta i datori di lavoro nel loro quotidiano cammino verso i propri traguardi.

La “guida pratica per aspiranti datori di lavoro” condensa tutte le istruzioni e le informazioni che possono veramente aiutare i datori di lavoro, imprenditori e non, che hanno bisogno di collaboratori per portare avanti la loro attività.

All’interno del libro scoprirai le indicazioni per evitare di aver grane con i dipendenti:
  • Cosa devi fare prima di assumere
  • Perché non sempre la soluzione migliore è assumere dipendenti
  • Il motivo fondamentale per cui devi fare i conti del costo del personale
  • Come scegliere chi ti può aiutare nella gestione dei tuoi collaboratori
  • Gli strumenti essenziali che devi assolutamente avere per controllare e amministrare i tuoi lavoratori
  • E tanto altro ancora!
“Un’azienda, un’impresa, un datore di lavoro che non si cura dei propri dipendenti è come un venditore che non si cura dei propri clienti: fallirà sicuramente.”
-Luca Pasini-

A chi consiglio questo libro?
  • All'imprenditore che deve assumere o avvalersi di collaboratori e non sa bene cosa fare.
  • Questo è un libro che vuole aiutare i datori di lavoro a valutare quando e se assumere, a conoscere quali sono le cose che nessuno gli dice prima di assumere e prima che sia troppo tardi per tornare indietro senza averci rimesso soldi, tempo ed energia.
  • Può servire anche a imprenditori che vogliono evitare casini e problemi nella gestione del personale.
  • Può essere utile anche a tutti quelli che hanno bisogno di avvalersi di collaboratori o dipendenti, a loro può veramente far risparmiare situazioni imbarazzanti, disturbati e spiacevoli.
  • Può essere un supporto agli addetti degli uffici paga e personale e dare punti strategici di riferimento da seguire.
L’autore

Luca Pasini è Consulente del Lavoro dal 2004.
La sua esperienza nel mondo delle paghe e della gestione delle risorse umane è iniziata nel lontano 1995 e poi è proseguita fino a oggi ,abbinando allo studio della materia, l’applicazione pratica di concetti e soluzioni in favore di aziende, datori di lavoro con dipendenti e collaboratori e famiglie con badanti e colf.

Lavora ogni giorno per aiutare i datori di lavoro nel rendere i loro collaboratori e dipendenti una vera e propria arma segreta che può far loro vincere le sfide che il presente e il futuro gli pongono davanti, cercando soluzioni, metodi, strategie che possono meglio adattarsi a ogni situazione, caso per caso. Attualmente ha studi in Cesena e Ravenna con collaboratori e partnerspartner.

È convinto che solo aiutando chi crea posti di lavoro reali e si impegna seriamente a impiegare e valorizzare i propri collaboratori si potrà assistere al progresso del Paese. I suoi due principali pilastri sono: fai bene i conti prima di assumere e chi non si cura dei propri dipendenti è destinato a fallire.

Attraverso i suoi blog: www.fattorelavoro.it e www.colfincasa.com fornisce indicazioni utili per la gestione dei lavoratori e dei collaboratori.
LinguaItaliano
Data di uscita4 ott 2020
ISBN9791220203616
Guida Pratica per Aspiranti Datori di Lavoro: Ovvero: Come fare progredire la tua azienda con l’aiuto dei tuoi dipendenti senza grattacapi, notti insonni e spreco di denaro

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    Anteprima del libro

    Guida Pratica per Aspiranti Datori di Lavoro - Luca Pasini

    impresa.

    PREMESSA

    Se nella tua attività, hai bisogno di ricorrere a lavoratori dipendenti o a collaboratori:

    devi prendere consapevolezza e valutare attentamente la situazione da cui parti e dove intendi arrivare.

    devi capire che cosa ti servirà per raggiungere il tuo obiettivo, come organizzarti in ordine a tempi, modi e collaboratori.

    devi assolutamente strutturati in modo da ottimizzare le tue risorse e le tue energie.

    Con questo mio scritto, vorrei proporti e suggerirti alcuni strumenti che ritengo utili e ti consentiranno di evitare errori che, in definitiva, potrebbero impoverire e drenare le risorse necessarie alla tua attività (denaro, tempo, energie umane).

    Tecniche di lettura

    Per rendere tutto più facile, semplice e comprensibile, ho cercato di utilizzare un linguaggio, diretto, schietto e senza fronzoli.

    Quindi anche se può apparire poco professionale, userò il linguaggio di tutti i giorni.

    Cercherò di andare dritto al punto il prima possibile, senza che tu debba essere costretto a leggere un’infinità di parole.

    Quando necessario, ti farò degli esempi.

    Metti in pratica ciò che troverai scritto. Fallo veramente, ne troverai beneficio!

    Buona Lettura.

    IL PRIMO TERRIBILE ERRORE CHE DEVI EVITARE O LA TUA AZIENDA SARÀ BLOCCATA PER SEMPRE

    CAPITOLO 1

    Business model e mancanza di coerenza nelle assunzioni

    Quando si inizia un’attività bisogna SEMPRE chiedersi:

    Assumere dipendenti o collaboratori è la cosa giusta?

    Molti imprenditori iniziano la loro attività con la passione per il proprio lavoro, trasportati e motivati dall’amore che provano per l’attività, il prodotto o il servizio offerto.

    Anch’io ho iniziato la mia professione per puro piacere e passione, senza fare la giusta valutazione in merito a come strutturare le mie attività.

    Facendo così, però, ci si può trovare in difficoltà.

    All’inizio, un’attività imprenditoriale può andar bene e partire con una buona spinta.

    Ciò può spingere l’imprenditore ad assumere personale e a stringere collaborazioni, aumentando l’organico aziendale.

    Se con il passare del tempo, poi, ci si trova in momenti di magra, o in situazioni di difficoltà, il personale di cui ci si avvale può risultare troppo numeroso e costoso, tanto da appesantire il processo produttivo aziendale.

    In questi casi, l’imprenditore, di solito, si pone la seguente domanda: Come può essere accaduto?

    Per quanto doloroso, è facile dare una risposta.

    Tutto ciò è avvenuto perché catturati dal lavoro quotidiano, dal dover guidare i collaboratori e assistere i clienti, assillati dalle molteplici preoccupazioni, non ci si è fermati a… riflettere.

    Infatti la prima e fondamentale cosa che deve fare non solo un datore di lavoro, ma qualsiasi imprenditore, è individuare i modelli di azienda e di organizzazione più ottimali da seguire per poter realizzare il proprio lavoro e non rimetterci denaro.

    Non esiste un modello unico per tutte le attività.

    La tua attività e il tuo business sono diversi da quelli degli altri imprenditori e così anche l’organizzazione commerciale, produttiva e organizzativa è diversa.

    Un ristorante può essere gestito come un’azienda che estrae gas dal fondo del mare?

    Direi di no.

    In termini tecnici, ogni impresa ha il suo modello di business.

    Solo dopo che hai capito qual è il modello migliore per la tua azienda, puoi e devi chiederti se la cosa giusta è assumere personale e avvalerti di collaboratori.

    Quindi, prima comprendi il modello di business a cui la tua impresa deve fare riferimento, poi stabilisci se hai realmente bisogno di assumere dipendenti, avvalerti di collaboratori o di lavoratori a partita iva.

    Quando ho iniziato, questo concetto non mi era chiaro.

    Ma oggi l’ho assimilato profondamente e lo considero il caposaldo della gestione di un’azienda.

    Per meglio chiarire questo concetto, ti espongo due esempi:

    1. L’azienda di abbigliamento

    Un mio cliente rimase allibito da ciò che gli risposi tempo fa (adesso mi ringrazia ancora).

    Si presentò da me pronto ad assumere.

    Nonostante avesse fondato la sua impresa di abbigliamento da poco tempo, l’attività procedeva già a gonfie vele.

    Disegnava e produceva abiti e il mercato stava premiando le sue idee e la sua creatività.

    L’aveva indirizzato a me il suo commercialista, perché gli potessi dare dei consigli sulle modalità di assunzione di alcuni dipendenti.

    Il mio cliente pensava di aver bisogno di una segretaria e di un impiegato commerciale che promovesse le vendite, in quanto aveva appaltato all’esterno tutto il processo di confezione sartoriale degli abiti.

    Lui aveva fatto le sue valutazioni e i costi gli sembravano sostenibili.

    Su un punto eravamo in disaccordo: lui voleva assumere subito impiegati e venditori, mentre io ero dell’idea di temporeggiare.

    Gli spiegai che per poter assumere una o più persone, è necessario che l’attività si sia stabilizzata e che tutti i processi di reperimento delle risorse finanziare siano ben collaudati e soprattutto costanti.

    In quel momento e in quel particolare ambito del settore moda, ciò non si era ancora realizzato.

    Il mio cliente vendeva bene e molto, ma a flussi improvvisi e intermittenti.

    In termini di mero costo economico, poteva permettersi di assumere le persone di cui aveva bisogno, però, considerato lo stadio di sviluppo della sua attività (ancora in fase iniziale), gli consigliai di avvalersi di un servizio esterno per la gestione della segreteria.

    Alla fine decise di ascoltarmi: il lavoro amministrativo e contabile per il primo periodo, lo fece seguire dallo studio del suo commercialista.

    Per la gestione dell’area vendite, che in sostanza significava contattare di persona i clienti e mostrare loro il catalogo per poi prendere gli ordini, istituimmo un contratto di agenzia, di durata annuale, che si rinnovava automaticamente alla scadenza.

    Al mio cliente rimaneva il compito di ideare, creare e disegnare i modelli degli abiti e tenere i contatti con i produttori esterni.

    In poco tempo l’attività crebbe e si stabilizzò.

    A quel punto, venne assunta una segretaria.

    Per il resto rimase tutto come prima.

    Il mio cliente, infatti, mantenne l’attività leggera, esternalizzando tutto il possibile.

    Un bel giorno, l’agente di commercio se ne andò e il mio cliente scoprì che l’attività proseguiva bene anche senza di lui. Infatti i processi di vendita erano diventati automatici… e il venditore serviva a poco o niente.

    Se l’avessimo assunto come dipendente avremmo speso molto di più e sicuramente non se ne sarebbe mai andato.

    Senza venditore e con questa organizzazione poco costosa, il mio cliente ha continuato a guadagnare e togliersi delle belle soddisfazioni.

    Oggi, causa la

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