La gioia di uccidere
()
Info su questo ebook
Mi tiene allegro il ricordo delle stupide ingiurie delle quali mi gratificò durante il processo un amenissimo Pubblico Ministero, che, lavorando di logica attorno ai risultati delle esperienze ridevoli eseguite su di me da più o meno illustri psichiatri, mi dipinse come il delinquente tipo, sostenendo con gran sicurezza che ne possedevo tutti i caratteri fisici e morali. Il buon diavolo non si era accorto che fisicamente sono un bell’uomo, e la mia deposizione non era riescita a dimostrargli che, moralmente, posseggo una coscienza superiore e perfetta.
Gerolamo Lazzeri
Gerolamo Lazzeri (Tresana, 11 maggio 1894 – Varese, 14 settembre 1941), politico, scrittore e giornalista italiano.
Correlato a La gioia di uccidere
Ebook correlati
L'Innocente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'incertezza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiacomo Casanova Omicidio a Rialto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'innocente - Gabriele D'Annunzio: edizione integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGinevra, o, L'Orfana della Nunziata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Teoria Metafisica Dell'Economia Egualitaria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFosca Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl vicario delle Ardenne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl prezzo del sangue. Il macellaio di Saluzzo è tornato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa battaglia di Benevento: Storia del secolo XIII Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConfessioni di un pazzo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMessere Arlotto Mainardi, Pievano di S. Cresci a Maciuoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe mie prigioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNaso di legno: erotic poem 18+ Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i romanzi e i racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo non salgo sul treno dei pazzi, lo guido! Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria di una gamba e altri racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStraccio era pulito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAndré Cornélis Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Baule (Un Dialogo Perduto) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe confessioni di Sant'Agostino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando il passato ritorna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUltime lettere di Jacopo Ortis Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa coerenza di Milo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ultimo giorno di un condannato a morte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna condanna Infinita. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’informatore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe mie prigioni: Ediz. integrale con note Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mio delitto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLibro proibito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa generale per voi
Tutto Sherlock Holmes Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Ulisse Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutti i racconti, le poesie e «Gordon Pym» Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Le affinità elettive Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il ritorno di Sherlock Holmes Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe undicimila verghe. Il manifesto dell'erotismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa tomba e altri racconti dell'incubo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Faust Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTradizioni di famiglia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i romanzi e i racconti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Alla ricerca del tempo perduto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Biografia di Giuseppe Garibaldi Valutazione: 3 su 5 stelle3/5I promessi sposi Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L'idiota Valutazione: 4 su 5 stelle4/5I demoni Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Madame Bovary e Tre racconti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Liberati della brava bambina: Otto storie per fiorire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mia vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le fiabe Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutti i romanzi, le novelle e il teatro Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La luna e i falò Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConfessioni di un prof Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiabe della Sardegna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiallo siciliano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Divina Commedia: edizione annotata Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Lotta fra titani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa metamorfosi e tutti i racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome uccidere la tua famiglia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti dell'età del jazz Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su La gioia di uccidere
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
La gioia di uccidere - Gerolamo Lazzeri
delitto.
I
Appartengo ad una famiglia della più pura nobiltà italiana: al 1090 risale il capostipite del mio casato. I miei avi furon signori d'un marchesato lunigianese, ed anch'io – ultimo erede e discendente della famiglia – conservo il titolo di marchese. Mio padre, Pier Giovanni Adorni dei marchesi di Tregiana, era un appassionato cacciatore e trascorreva la maggior parte dell'anno nel castello avito, dove convenivano aristocratici ospiti da tutte le parti d'Italia. Per questo, forse, soleva dire che attorno a lui si radunava il primato della nazione.
Sono figlio unico, e non conobbi mia madre, morta nel darmi alla luce. Dirò, per essere sincero, di non aver mai provato rammarico alcuno per non averla conosciuta: ignoro ed ho sempre ignorato qualsiasi desiderio di materne carezze, e le carezze che, bimbo, mi prodigavano molte signore mi urtavano sino all'ira. Rimpiansi sempre, per converso, ed ancora rimpiango di non aver avuto una sorella, una dolce sorella, che potesse diventar la mia confidente.
Feci i miei studi in un collegio nazionale; ma studiai svogliatamente, non riescendo ad adattarmi alla tirannia dei maestri che m'imponevano studi ed occupazioni nettamente opposti alle mie attitudini. Ricordo questi anni di collegio molto vagamente, e sul ricordo affiora soltanto molta tristezza e molta malinconia. Da bimbo, veramente, fui sempre malinconico e pensoso, dimostrando una serietà che mal si confaceva ai miei anni. Ero frequentemente assalito da nostalgie della casa avita a tal punto da fuggir di collegio, e tornare a piedi sotto acque torrenziali in Lunigiana, dove mi aspettavano le sfuriate del babbo, che non riesciva o non voleva riescire a comprendere le mie nostalgie.
Ma non sempre fu così. Una volta, tornando a casa dopo due giorni di cammino, stanco e sudicio, trovai mio padre nello studio, intento a leggere non so che cosa. Entrai timido e pauroso, pronto a sentirmi accogliere dalla solita sfuriata. Invece nulla. Il babbo mi guardò con un sorriso buono e affettuoso, mi strinse a sè, e dopo un breve silenzio mi