Luca Scarano - Versi e prosa della pandemia

Di Luca Scarano

La venuta della pandemia, proprio quando ci veniva chiesto il massimo isolamento possibile dai contatti fisici con gli altri, mi ha portato a contatto spirituale con varie esperienze e persone, che mi hanno dato una molteplicità di occhi e cuori attraverso i quali vedere ciò che io stesso vedevo, eppure traendone visioni diverse. Ne ha derivato una complessa esperienza di morte. Morte fisica, clinica, sanitaria, sociale, morale, mentale, interiore. E allo stesso tempo, è stata una ricca esperienza di amore, dunque di vita e di vita in divenire.

• Lingua: Italiano
• Editore: Luca Scarano
• Data di uscita: 23 nov 2020
• ISBN: 9791220226097

Anteprima del libro

Luca Scarano

Versi e prosa della pandemia

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Indice dei contenuti

Una prefazione è necessaria

Introduzione

(Haiku)

Ecco la fine

(Haiku in Loto)

Leggeri abbandoni

(Haiku)

Tengo una virusa

Cumana Virus

Irene a Gallipoli

II - Al centro della terra

Consapevolezza

(Haiku)

Dubbi

Fumus Persecutionis

Io ho sempre vissuto

Anni(tra)versario

C’è un’anima sul balcone

Il giorno più vecchio

Palme isolate e fiori di loto

I giorni del male

Inquinare

La tristezza di Achille

Respira l’universo

Tetradi di malinconia

Exitus

Due

De Congiuntis

Attimi di silenzio sul crinale

Luna rosa non culla i cuori freddi

Apatiche formalità

Fuori dalla crisalide

Ballando ribelli immortali desideri

Plenilunio

Risoluzioni

IV - La prigione del drago

Bianco di donna

Tu non riesci

La desolazione

Non voglio mostrarvi il pazzo,

Al candore di luna

V - Arrivederci

Sussulto di bacio oltremare

Fiume e mare

(Haiku)

(Haiku)

L’anno dei graffiti

Fine

La mente è capace di amare, ma ha paura di morire. Tutto ciò che ferisce l’Amore, la mente vede come Morte.

Il corpo è capace di morire a ogni istante e perciò non crede all’eternità dell’Amore.

Perché vi sia felicità, la mente ha bisogno di imparare dal corpo a morire e il corpo deve avere fiducia nella mente che ama.

Una prefazione è necessaria

Probabilmente quelli che sono poeti e scrittori per davvero, troveranno inopportuna questa prefazione. Non sarei sorpreso se qualcuno la trovasse addirittura volgare. Ma a me torna ancora adesso in mente Marina Abramovic, messa all’angolo da Toni Servillo nel film La grande bellezza di Paolo Sorrentino, quando le